Pellegrinaggio diocesano da Molfetta a Roma: un cammino di fede nel segno del Giubileo
Saranno 750 i pellegrini coinvolti, con sacerdoti e laici delle quattro città della Diocesi
sabato 15 marzo 2025
10.51
La nostra diocesi si prepara a vivere il pellegrinaggio diocesano a Roma, guidato dal Vescovo Domenico. Saranno 750 i pellegrini, sacerdoti e laici delle quattro città della Diocesi, che, uniti nella preghiera e nel desiderio di rinnovamento spirituale, attraverseranno la Porta Santa della Basilica di San Pietro, simbolo della misericordia di Dio e dell'incontro con Cristo.
Come ci ricorda Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo 2025, "Spes non confundit", il pellegrinaggio giubilare è un invito a "risvegliare in noi la speranza", sperimentando la tenerezza e la misericordia del Padre. Con questo spirito, al mattino di sabato 15 marzo, i pellegrini si ritroveranno nei pressi di Piazza Pia, da cui inizieranno il cammino verso la Basilica Vaticana. Questo gesto rappresenta il percorso interiore di ogni credente, chiamato a camminare con fiducia verso il Signore, lasciandosi trasformare dalla Sua grazia. Attraversare la Porta Santa non è un semplice atto simbolico, ma un'esperienza di conversione: l'ingresso in un tempo di rinnovamento, di riconciliazione e di grazia, come ci ricorda il Papa quando afferma che il Giubileo è "un tempo favorevole per ravvivare la fede e la testimonianza cristiana".
In Basilica, presso l'altare della Cattedra, il Vescovo Domenico presiederà la Celebrazione Eucaristica. Durante la Santa Messa saranno affidate nelle mani del Signore le intenzioni e le speranze di ciascun partecipante, con il desiderio di rinnovare il proprio cammino di fede e di impegnarsi, come Chiesa, nella testimonianza della carità. In modo particolare, sarà affidata al Signore la salute del Santo Padre, che in questi giorni è ancora ricoverato in ospedale, chiedendo per lui il dono della salute e della forza per continuare a guidare la Chiesa con saggezza e amore.
Questo pellegrinaggio rappresenta un segno di unità per la nostra diocesi, in un tempo particolare in cui le sfide pastorali e sociali ci interpellano. Seguendo l'invito di Papa Francesco a essere "pellegrini di speranza", questo cammino vuole essere un segno di fiducia nel futuro e di affidamento alla misericordia di Dio, che accompagna la nostra Chiesa diocesana nel cammino del Giubileo.
Come ci ricorda Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo 2025, "Spes non confundit", il pellegrinaggio giubilare è un invito a "risvegliare in noi la speranza", sperimentando la tenerezza e la misericordia del Padre. Con questo spirito, al mattino di sabato 15 marzo, i pellegrini si ritroveranno nei pressi di Piazza Pia, da cui inizieranno il cammino verso la Basilica Vaticana. Questo gesto rappresenta il percorso interiore di ogni credente, chiamato a camminare con fiducia verso il Signore, lasciandosi trasformare dalla Sua grazia. Attraversare la Porta Santa non è un semplice atto simbolico, ma un'esperienza di conversione: l'ingresso in un tempo di rinnovamento, di riconciliazione e di grazia, come ci ricorda il Papa quando afferma che il Giubileo è "un tempo favorevole per ravvivare la fede e la testimonianza cristiana".
In Basilica, presso l'altare della Cattedra, il Vescovo Domenico presiederà la Celebrazione Eucaristica. Durante la Santa Messa saranno affidate nelle mani del Signore le intenzioni e le speranze di ciascun partecipante, con il desiderio di rinnovare il proprio cammino di fede e di impegnarsi, come Chiesa, nella testimonianza della carità. In modo particolare, sarà affidata al Signore la salute del Santo Padre, che in questi giorni è ancora ricoverato in ospedale, chiedendo per lui il dono della salute e della forza per continuare a guidare la Chiesa con saggezza e amore.
Questo pellegrinaggio rappresenta un segno di unità per la nostra diocesi, in un tempo particolare in cui le sfide pastorali e sociali ci interpellano. Seguendo l'invito di Papa Francesco a essere "pellegrini di speranza", questo cammino vuole essere un segno di fiducia nel futuro e di affidamento alla misericordia di Dio, che accompagna la nostra Chiesa diocesana nel cammino del Giubileo.