PD, Rifondazione, Movimento 5 stelle, Forza Italia, Fratelli d'Italia, PSI: chi sarà il partito più votato a Molfetta?
Cresce l'attesa: per i 5 Stelle e Fratelli d'Italia potrebbe arrivare il primo incarico istituzionale cittadino
lunedì 13 giugno 2022
PD, Rifondazione, Movimento 5 stelle, Forza Italia, Fratelli d'Italia e PSI-PRI sono i partiti che hanno preso parte delle coalizioni a sostegno dei tre candidati sindaco di Molfetta nelle elezioni comunali '22.
L'attesa è altissima, in particolare per Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia che potrebbero avere il primo incarico istituzionale cittadino.
Ma andiamo con ordine.
Nella coalizione di Lillino Drago figurano Partito Democratico e Movimento 5 stelle.
Il PD è atteso al varco: rispetto al 2017, nelle fila del partito, non c'è Nicola Piergiovanni nè Gianni Facchini, tanto suffragati da arrivare in Consiglio Comunale. La spaccatura con Minervini, la crisi di maggioranza e il passaggio all'opposizione, ha comportato una nuova fase del PD locale che ha puntato tutto su Lillino Drago. Non a caso, l'ufficialità della candidatura del magistrato avvenne proprio nella sede del Partito in Corso Margherita di Savoia.
Sempre con Drago c'è il Movimento 5 Stelle, finalmente in grado di presentarsi agli elettori per le elezioni comunali con l'effige ufficiale e che a Molfetta ha portato anche il presidente Giuseppe Conte per sostenere Drago.
Con Mastropasqua, invece, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
I fasti del passato, per il partito di Silvio Berlusconi, a Molfetta sembrerebbero solo un ricordo: 16 i candidati al Consiglio Comunale dove, tuttavia, negli ultimi cinque anni ci sono stati diversi rappresentati di FI tra cui Isa de Bari e Maria Spano, senza ombra di dubbio le personalità di spicco.
Attenzione, però, a Fratelli d'Italia: il nuovo corso, giovane e preparato, ha nel coordinatore Adamo Logrieco e in Eliana Tatulli i volti ma anche coloro capaci di creare un gruppo che potrebbe portare il partito di Giorgia Meloni a confermarsi nella media nazionale e ad avere il primo incarico alla prima partecipazione ufficiale a una tornata elettorale.
PSI- PRI mira a un voto di opinione.
Con Giovanni Infante, infine, Rifondazione comunista: il partito mira alla conferma di quanto di buono ottenuto in termini di consenso nel 2017 quando furono ben due i rappresentati in Consiglio Comunale.
L'attesa è altissima, in particolare per Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia che potrebbero avere il primo incarico istituzionale cittadino.
Ma andiamo con ordine.
Nella coalizione di Lillino Drago figurano Partito Democratico e Movimento 5 stelle.
Il PD è atteso al varco: rispetto al 2017, nelle fila del partito, non c'è Nicola Piergiovanni nè Gianni Facchini, tanto suffragati da arrivare in Consiglio Comunale. La spaccatura con Minervini, la crisi di maggioranza e il passaggio all'opposizione, ha comportato una nuova fase del PD locale che ha puntato tutto su Lillino Drago. Non a caso, l'ufficialità della candidatura del magistrato avvenne proprio nella sede del Partito in Corso Margherita di Savoia.
Sempre con Drago c'è il Movimento 5 Stelle, finalmente in grado di presentarsi agli elettori per le elezioni comunali con l'effige ufficiale e che a Molfetta ha portato anche il presidente Giuseppe Conte per sostenere Drago.
Con Mastropasqua, invece, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
I fasti del passato, per il partito di Silvio Berlusconi, a Molfetta sembrerebbero solo un ricordo: 16 i candidati al Consiglio Comunale dove, tuttavia, negli ultimi cinque anni ci sono stati diversi rappresentati di FI tra cui Isa de Bari e Maria Spano, senza ombra di dubbio le personalità di spicco.
Attenzione, però, a Fratelli d'Italia: il nuovo corso, giovane e preparato, ha nel coordinatore Adamo Logrieco e in Eliana Tatulli i volti ma anche coloro capaci di creare un gruppo che potrebbe portare il partito di Giorgia Meloni a confermarsi nella media nazionale e ad avere il primo incarico alla prima partecipazione ufficiale a una tornata elettorale.
PSI- PRI mira a un voto di opinione.
Con Giovanni Infante, infine, Rifondazione comunista: il partito mira alla conferma di quanto di buono ottenuto in termini di consenso nel 2017 quando furono ben due i rappresentati in Consiglio Comunale.