PD Molfetta: «Raccolta differenziata sempre più giù. In arrivo stangata TARI»
La nota: «La nostra città all'ultimo posto nella classifica dei "Comuni Ricicloni"»
giovedì 1 febbraio 2024
La sezione locale del Partito Democratico ha voluto dire la sua in merito alla questione legata alla raccolta differenziata a Molfetta:
"In arrivo una vera e propria stangata fiscale per le famiglie molfettesi con la prossima tassa sui rifiuti, a fronte di una gestione scadente e fallimentare del servizio da parte dell'amministrazione comunale e dell'ASM, e di una città sempre più sporca. L'ultimo rapporto di Legambiente sui "Comuni Ricicloni" in Puglia, infatti, presentato nei giorni scorsi, pone Molfetta all'ultimo posto, tra le città della provincia di Bari in cui è attiva la raccolta "porta a porta", per la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti per ciascun abitante".
"Nella nostra città, infatti, si producono 155,7 chilogrammi di rifiuti indifferenziati ad abitante, a fronte di una media, negli altri comuni del barese, di poco più di 100 kg. E come se non bastasse, i dati del monitoraggio periodico pubblicati sul sito dell'Osservatorio regionale dei Rifiuti segnalano una preoccupante flessione della percentuale di raccolta differenziata a Molfetta che passa dal 71,01% del 2020 al 67,37% del 2023, con una riduzione di quasi 4 punti percentuali in soli tre anni".
"Un vero e proprio tracollo che, tra l'altro, porta Molfetta ad avvicinarsi pericolosamente alla soglia del 65% di differenziata, al di sotto della quale scatta l'obbligo di pagamento della ecotassa. Tutto questo non potrà che tradursi, già da quest'anno, in un aumento significativo dei costi che il Comune dovrà affrontare per lo smaltimento in discarica di una quantità crescente di "residuo secco indifferenziato". Questi aumenti, poi, inevitabilmente, si scaricheranno sulle tasche dei molfettesi dal momento che la legge prevede che il costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti debba essere interamente coperto dal gettito proveniente dalla Tari pagata dai cittadini; se aumentano i rifiuti "indifferenziati", quindi, aumentano i costi di smaltimento e, di conseguenza, non potranno che aumentare anche le tasse per i molfettesi".
"È questa la conseguenza della gestione dissennata e fallimentare della raccolta differenziata dei rifiuti in città che imporrebbe innanzitutto un'assunzione di responsabilità da parte dell'amministrazione comunale e dei vertici dell'ASM. Manca completamente una strategia da parte del Comune su questo tema: l'abbandono a ogni angolo di strada dei rifiuti è diventato, ormai, parte del paesaggio cittadino, per non parlare di quanto succede nell'agro, con vere e proprie discariche abusive a cielo aperto nelle nostre campagne. Dinnanzi a questo scenario il sindaco Minervini dimostra di essere incapace a fronteggiare la situazione e di non avere alcuna idea su come risolvere un problema che diventa ogni giorno più grave".
"Occorre radicalmente invertire la rotta, puntando alla tariffazione puntuale e ad una seria campagna di comunicazione e sensibilizzazione nei quartieri per incentivare la raccolta differenziata. Altrimenti a pagare il conto salatissimo dell'inadeguatezza di questa amministrazione saranno, ancora una volta, i cittadini molfettesi di tasca loro".
"In arrivo una vera e propria stangata fiscale per le famiglie molfettesi con la prossima tassa sui rifiuti, a fronte di una gestione scadente e fallimentare del servizio da parte dell'amministrazione comunale e dell'ASM, e di una città sempre più sporca. L'ultimo rapporto di Legambiente sui "Comuni Ricicloni" in Puglia, infatti, presentato nei giorni scorsi, pone Molfetta all'ultimo posto, tra le città della provincia di Bari in cui è attiva la raccolta "porta a porta", per la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti per ciascun abitante".
"Nella nostra città, infatti, si producono 155,7 chilogrammi di rifiuti indifferenziati ad abitante, a fronte di una media, negli altri comuni del barese, di poco più di 100 kg. E come se non bastasse, i dati del monitoraggio periodico pubblicati sul sito dell'Osservatorio regionale dei Rifiuti segnalano una preoccupante flessione della percentuale di raccolta differenziata a Molfetta che passa dal 71,01% del 2020 al 67,37% del 2023, con una riduzione di quasi 4 punti percentuali in soli tre anni".
"Un vero e proprio tracollo che, tra l'altro, porta Molfetta ad avvicinarsi pericolosamente alla soglia del 65% di differenziata, al di sotto della quale scatta l'obbligo di pagamento della ecotassa. Tutto questo non potrà che tradursi, già da quest'anno, in un aumento significativo dei costi che il Comune dovrà affrontare per lo smaltimento in discarica di una quantità crescente di "residuo secco indifferenziato". Questi aumenti, poi, inevitabilmente, si scaricheranno sulle tasche dei molfettesi dal momento che la legge prevede che il costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti debba essere interamente coperto dal gettito proveniente dalla Tari pagata dai cittadini; se aumentano i rifiuti "indifferenziati", quindi, aumentano i costi di smaltimento e, di conseguenza, non potranno che aumentare anche le tasse per i molfettesi".
"È questa la conseguenza della gestione dissennata e fallimentare della raccolta differenziata dei rifiuti in città che imporrebbe innanzitutto un'assunzione di responsabilità da parte dell'amministrazione comunale e dei vertici dell'ASM. Manca completamente una strategia da parte del Comune su questo tema: l'abbandono a ogni angolo di strada dei rifiuti è diventato, ormai, parte del paesaggio cittadino, per non parlare di quanto succede nell'agro, con vere e proprie discariche abusive a cielo aperto nelle nostre campagne. Dinnanzi a questo scenario il sindaco Minervini dimostra di essere incapace a fronteggiare la situazione e di non avere alcuna idea su come risolvere un problema che diventa ogni giorno più grave".
"Occorre radicalmente invertire la rotta, puntando alla tariffazione puntuale e ad una seria campagna di comunicazione e sensibilizzazione nei quartieri per incentivare la raccolta differenziata. Altrimenti a pagare il conto salatissimo dell'inadeguatezza di questa amministrazione saranno, ancora una volta, i cittadini molfettesi di tasca loro".