Pd e gli altri, la sinistra è un killer di candidati leader

Piergiovanni per le primarie. Ma aumentano i malumori per i possibili alleati

sabato 14 gennaio 2017 9.00
A cura di Andrea Teofrasto
Magari andrà tutto come deve, come sperano gli ottimisti. Di Gioia troverà la quadra in relazione all'intesa migliore tra le varie fazioni del centrosinistra, convincendo i democratici "scettici", che ancora oggi sono invece convinti di riproporre la medesima coalizione del 2013. O magari si andrà a votare con un Partito Democratico e un centrosinistra in difficoltà, vista la situazione di stallo, seppellito dalla perenne incertezza su chi allargare i propri orizzonti politici. Tutto può accadere, in effetti.

Però la situazione sembra davvero molto più complessa. Perché Nicola Piergiovanni sembra intenzionato a non mollare di un centimetro sulle primarie, perché Sinistra Italiana e Democrazia e Partecipazione bombarderanno ogni trattativa, perché il segretario dem Di Gioia fatica a controllare un Partito a parole coeso ma nei fatti sull'orlo di una nuova mini crisi d'identità. E finchè le forze politiche di sinistra non troveranno un accordo sulla coalizione da proporre alle prossime amministrative, il centrodestra potrà dormire tra due guanciali.

E mentre le tre anime del centrosinistra (Pd, SI e DeP) continueranno la loro battaglia sulla leadership della sinistra locale, il centrodestra potrebbe trovarne giovamento visto che l'andamento lento sta stremando la sinistra, in tutte le sue declinazioni.