Pd alla resa dei conti tra alleanze e congressi

Verso il Congresso, tra divisioni e accoordi

venerdì 1 maggio 2015 16.18
A cura di Andrea Teofrasto
Volti lunghi, facce scure, molti rimpianti e perfino qualcuno che calcolatrice alla mano conta le tessere. Il Pd fa i conti con il Congresso del 2-3 maggio, l'attesa del voto e le possibili alleanze che tanta maretta hanno creato nel partito, tanto da spingere i Giovani democratici a spaccarsi al loro interno.

Ora i GD si sono ritrovati a proporsi come nuova guida, dopo anni di militanza, della segreteria del PD. Sintomo di un malessere tutto interno ai democratici e che sembra ormai essersi diffuso nella base, che difficilmente riesce a digerire la soluzione Piero De Nicolo. Tanti sono però i militanti arrabbiati e spaesati. Perché se la base ribolle, l'ordine di scuderia è comunque quello di sostenere le larghe intese, costi quel che costi. Tra i GD il nome di Marco Gadaleta (si vocifera anche Fabio Ciocia in alternativa), si fa sempre piú largo, sul quale potrebbero confluire tutti i voti di Minervini. A questo punto ci sarebbe una lista di coloro che voteranno PD e quindi Piero De Nicolo e nella lista dei GD (che voteranno Erika Cormio alle regionali), potrebbero trovare posto alcuni candidati del gruppo di Gu che non voteranno PD. Nonostante tutto De Nicolo appare sempre più in primissima fila.

Secondo indiscrezioni però il nome di Gadaleta non piace al vice-segretario uscente Renna che starebbe spingendo sul piano B che vede Fabio Ciocia tra i papabili, che tra qualche mese lascerà i GD per motivi anagrafici e che non avrebbe però dalla sua sponsorizzazioni di primo piano.