Passaggio corso Margherita: il Consiglio di Stato mette la parola fine
Confermata la piena assoluzione per Balducci, condannato invece alle spese il Comune
venerdì 28 aprile 2017
17.50
Si è espresso in queste ore il Consiglio di Stato in merito alla questione dello stabile di corso Margherita di Savoia n. 106. Con sentenza n. 1942/2017 pubblicata il 27 aprile 2017 il CdS ha annullato definitivamente tutti gli atti in origine rigettati dall'ex dirigente Balducci e poi rilasciati dai successivi dirigenti, tra cui i permessi di costruire in sanatoria e le agibilità.
La vicenda prende avvio nel 2010, quando la Sig.ra P.-C., presenta una richiesta di rilascio del permesso di costruire a sanatoria per legittimare il frazionamento del locale con accesso da C.so Margherita 108, in due locali: uno da via Margherita 108, da adibire a studio tecnico, l'altro con accesso esclusivo dall'androne civ. 106, da adibire ad attività commerciale. L'ing. Rocco Altomare, allora dirigente Territorio, esprime dapprima parere contrario perché l'androne è privato e non possono affacciarsi esercizi pubblici. La Sig.ra P.-C., ripresenta però l'istanza nel 2011 e l'ing. Altomare esprime invece questa volta parere favorevole richiedendo il pagamento degli oneri concessori. Il 24 giugno 2011, viene nominato dirigente "ad interim" del Settore Territorio, l'ing. Enzo Balducci, il quale conferma il parere contrario espresso inizialmente dall'ing. Rocco Altomare nonostante i versamenti concessori che nel frattempo la Sig.ra P.-C. aveva effettuato.
Arriviamo ad agosto 2011. Con il parere contrario al frazionamento, la sig.ra P.-C. non riesce ad ottenere la licenza alla vendita dall'ufficio Annona del Comune. Intanto, grazie al momentaneo parere favorevole espresso dal Comune, la Sig.ra P.-C. riesce ad ottenere dalla Questura di Bari l'autorizzazione alla vendita, dichiarando che la galleria di collegamento tra C.so Margherita e via Paniscotti era gravata da servitù di passaggio pedonale ad uso pubblico. Il presupposto dell'uso pubblico della galleria era infatti essenziale per ottenere dalla Questura di Bari l'autorizzazione alla vendita. I condomini proprietari della galleria, contrari a mantenere aperto il portone durante la giornata lavorativa, chiedevano però al Comune, a settembre del 2011, di certificare definitivamente la natura giuridica della galleria con accesso dal civico 106 di Via Margherita di Savoia.
L'istanza di alcuni condomini veniva pertanto assegnata per competenza al Dirigente Balducci, il quale a ottobre 2011 rilasciava certificazione in cui attestava la proprietà privata della galleria di collegamento.
Pertanto Balducci, negava il frazionamento, dichiarava all'ufficio annona l'inesistenza del civico 106/b, e rilasciava certificazione ai condomini-proprietari della Galleria che la stessa era di proprietà privata, contro i desiderata della Sig.ra P.-C.
Quest'ultima, il 14 dicembre 2011, depositava alla Procura di Trani un esposto-denuncia contro Corrieri (Dirigente annona) e Balducci, ritenendo che il suo provvedimento fosse stato condizionato da un rapporto personale con un altro dirigente e con un ex comandante dei VV.UU. residenti in quello stabile. Di qui parte il primo Procedimento penale n. 7451/2011 nei confronti dell'ing. Balducci conclusosi con la assoluzione piena dell'ex Dirigente, dopo 5 anni, il 10 gennaio 2017 e del Dirigente dell'epoca dott. Domenico Corrieri.
La successiva Amministrazione Comunale, nomina a settembre 2013, l'arch. Lazzaro Pappagallo, nuovo Dirigente del Settore Territorio, il quale rilasciava alla Sig.ra P.-C. il Permesso a sanatoria non concesso dall'ing. Enzo Balducci ed ad ottobre 2013 l'arch. Sabina Lenoci rilasciava inoltre un certificato di agibilità per il locale di proprietà P.-C. .
Di li iniziava un lungo carteggio tra l'ex sindaco ed i condomini, in cui si invitava a trovare una soluzione "a beneficio (…) di una maggiore libertà dell'esercizio a chi, in quella galleria, ha un negozio che si vede penalizzato dalla chiusura dei cancelli". Seguono poi nel 2014 ordinanze e diffide a firma dell'arch. Sabina Lenoci e in ultimo del subentrante ing. Alessandro Binetti, nonostante le diffide dell'avv. Francesco Logrieco e dell'avv. Felice Petruzzella, in difesa dei proprietari danneggiati e di una memoria circostanziata e documentata inviata il 2 luglio 2014 dall'ing. Balducci, a chiarimento della vicenda, al Sindaco Natalicchio e al Dirigente del Settore Territorio.
I condomini-proprietari hanno di conseguenza aderito per vie legali, impugnando tutti gli atti innanzi al TAR che, il 16 settembre 2015, con sentenza n. 1250/2015 del 16 settembre 2015 annullava tutti gli atti adottati dai vari Dirigenti dell'Amministrazione Natalicchio. A tale sentenza sia i sigg. P. e C. che il Comune di Molfetta, fanno ricorso al Consiglio di Stato, rappresentato e difeso dall'avvocato Luigi Paccione. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 1942/2017 del 27 aprile 2017, respinge definitivamente gli appelli dei sigg. P. e C. e del Comune di Molfetta.
Ad oggi pertanto all'avvocato Luigi Paccione sono stati liquidati acconti per circa € 30.000,00 e all'avv. Giuseppe Minervini, penalista, che ha difeso il Comune, costituitosi parte civile contro l'ing. Balducci, sono stati liquidati acconti per € 40.000,00 circa. A queste spese vanno aggiunti i saldi degli onorari e le spese sostenute dall'ing. Enzo Balducci per i due procedimenti penali per i quali è stato assolto con formula piena.
La vicenda prende avvio nel 2010, quando la Sig.ra P.-C., presenta una richiesta di rilascio del permesso di costruire a sanatoria per legittimare il frazionamento del locale con accesso da C.so Margherita 108, in due locali: uno da via Margherita 108, da adibire a studio tecnico, l'altro con accesso esclusivo dall'androne civ. 106, da adibire ad attività commerciale. L'ing. Rocco Altomare, allora dirigente Territorio, esprime dapprima parere contrario perché l'androne è privato e non possono affacciarsi esercizi pubblici. La Sig.ra P.-C., ripresenta però l'istanza nel 2011 e l'ing. Altomare esprime invece questa volta parere favorevole richiedendo il pagamento degli oneri concessori. Il 24 giugno 2011, viene nominato dirigente "ad interim" del Settore Territorio, l'ing. Enzo Balducci, il quale conferma il parere contrario espresso inizialmente dall'ing. Rocco Altomare nonostante i versamenti concessori che nel frattempo la Sig.ra P.-C. aveva effettuato.
Arriviamo ad agosto 2011. Con il parere contrario al frazionamento, la sig.ra P.-C. non riesce ad ottenere la licenza alla vendita dall'ufficio Annona del Comune. Intanto, grazie al momentaneo parere favorevole espresso dal Comune, la Sig.ra P.-C. riesce ad ottenere dalla Questura di Bari l'autorizzazione alla vendita, dichiarando che la galleria di collegamento tra C.so Margherita e via Paniscotti era gravata da servitù di passaggio pedonale ad uso pubblico. Il presupposto dell'uso pubblico della galleria era infatti essenziale per ottenere dalla Questura di Bari l'autorizzazione alla vendita. I condomini proprietari della galleria, contrari a mantenere aperto il portone durante la giornata lavorativa, chiedevano però al Comune, a settembre del 2011, di certificare definitivamente la natura giuridica della galleria con accesso dal civico 106 di Via Margherita di Savoia.
L'istanza di alcuni condomini veniva pertanto assegnata per competenza al Dirigente Balducci, il quale a ottobre 2011 rilasciava certificazione in cui attestava la proprietà privata della galleria di collegamento.
Pertanto Balducci, negava il frazionamento, dichiarava all'ufficio annona l'inesistenza del civico 106/b, e rilasciava certificazione ai condomini-proprietari della Galleria che la stessa era di proprietà privata, contro i desiderata della Sig.ra P.-C.
Quest'ultima, il 14 dicembre 2011, depositava alla Procura di Trani un esposto-denuncia contro Corrieri (Dirigente annona) e Balducci, ritenendo che il suo provvedimento fosse stato condizionato da un rapporto personale con un altro dirigente e con un ex comandante dei VV.UU. residenti in quello stabile. Di qui parte il primo Procedimento penale n. 7451/2011 nei confronti dell'ing. Balducci conclusosi con la assoluzione piena dell'ex Dirigente, dopo 5 anni, il 10 gennaio 2017 e del Dirigente dell'epoca dott. Domenico Corrieri.
La successiva Amministrazione Comunale, nomina a settembre 2013, l'arch. Lazzaro Pappagallo, nuovo Dirigente del Settore Territorio, il quale rilasciava alla Sig.ra P.-C. il Permesso a sanatoria non concesso dall'ing. Enzo Balducci ed ad ottobre 2013 l'arch. Sabina Lenoci rilasciava inoltre un certificato di agibilità per il locale di proprietà P.-C. .
Di li iniziava un lungo carteggio tra l'ex sindaco ed i condomini, in cui si invitava a trovare una soluzione "a beneficio (…) di una maggiore libertà dell'esercizio a chi, in quella galleria, ha un negozio che si vede penalizzato dalla chiusura dei cancelli". Seguono poi nel 2014 ordinanze e diffide a firma dell'arch. Sabina Lenoci e in ultimo del subentrante ing. Alessandro Binetti, nonostante le diffide dell'avv. Francesco Logrieco e dell'avv. Felice Petruzzella, in difesa dei proprietari danneggiati e di una memoria circostanziata e documentata inviata il 2 luglio 2014 dall'ing. Balducci, a chiarimento della vicenda, al Sindaco Natalicchio e al Dirigente del Settore Territorio.
I condomini-proprietari hanno di conseguenza aderito per vie legali, impugnando tutti gli atti innanzi al TAR che, il 16 settembre 2015, con sentenza n. 1250/2015 del 16 settembre 2015 annullava tutti gli atti adottati dai vari Dirigenti dell'Amministrazione Natalicchio. A tale sentenza sia i sigg. P. e C. che il Comune di Molfetta, fanno ricorso al Consiglio di Stato, rappresentato e difeso dall'avvocato Luigi Paccione. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 1942/2017 del 27 aprile 2017, respinge definitivamente gli appelli dei sigg. P. e C. e del Comune di Molfetta.
Ad oggi pertanto all'avvocato Luigi Paccione sono stati liquidati acconti per circa € 30.000,00 e all'avv. Giuseppe Minervini, penalista, che ha difeso il Comune, costituitosi parte civile contro l'ing. Balducci, sono stati liquidati acconti per € 40.000,00 circa. A queste spese vanno aggiunti i saldi degli onorari e le spese sostenute dall'ing. Enzo Balducci per i due procedimenti penali per i quali è stato assolto con formula piena.