Parla Bellifemine: «Spero che Paola scelga un tecnico pescato dalla società civile»
L’assessore al Lavoro lascia la giunta Natalicchio per motivi personali
venerdì 3 ottobre 2014
11.17
L'assessore Francesco Bellifemine se ne va. La notizia era già nell'area da diversi giorni, ma a renderla ufficiale è stato il sindaco Paola Natalicchio ieri, nella stessa nota stampa con cui annunciava la revoca delle deleghe all'assessore Serene La Ghezza.
Dietro le dimissioni dell'assessore al Lavoro, Innovazione e Sviluppo (un tecnico targato Exprivia, vicino però all'area politica di Guglielmo Minervini) ci sarebbero soltanto ragioni di natura personale. Nessun problema di equilibri politici, nessun contrasto con il sindaco, giurano in maggioranza. Ma i bene informati fanno notare che la posizione lasciata libera da Bellifemine potrebbe essere una casella utile a riequilibrare i pesi specifici interni al Pd. Insomma, è probabile che Natalicchio al fine di blindare una maggioranza oggettivamente indebolita dalle ultime vicende scelga sì un tecnico, ma indicato da un'altra area politica.
Assessore Bellifemine può spiegarci cosa è successo in questi ultimi giorni tra lei e la giunta e cosa puoi dirci in merito alle sue eventuali dimissioni?
I rapporti con la Giunta sono di collaborazione, e in questo primo anno di mandato ho avuto modo di apprezzare la passione e la professionalità di tutti i miei compagni di viaggio. Il lavoro in team è alla base del metodo della giunta in quanto Il Sindaco ha sapientemente distribuito le deleghe in modo che viga la multidisciplinarietà su ogni singolo tema che affrontiamo. In un team così composto è normale che ci siano discussioni ma che sono sempre volte a costruire e a creare condivisione. Negli ultimi giorni quindi non è successo nulla di strano.
Come ho avuto modo di dire in più occasioni, ho fatto la scelta di lasciare il mio lavoro per dedicarmi totalmente all'impegno civico in questa Amministrazione, ma al momento è diventato impellente potermi riconciliare con la vita professionale che purtroppo ho dovuto sospendere.
Il suo partito come ha commentato la voce legata alle sue eventuali dimissioni e soprattutto esiste già qualche candidatura interna ad una sua sostituzione?
Non faccio parte di un partito, sono stato scelto dalla società civile. Non nego che il mio percorso "politico" viene dal mondo del volontariato e dell'impegno civico e che ho sempre seguito con attenzione i temi sociali, dei minori e delle politiche giovanili che sono in sintonia con l'impegno portato avanti in questi anni da Guglielmo Minervini e dal mio amico fraterno, e oggi consigliere del PD, Davide de Candia.
Sto ricevendo tuttavia, non solo dal PD, ma dagli amici di SEL e Rifondazione, riconoscimenti di stima per il lavoro fatto e questo dimostra quanto tutta la sinistra molfettese abbia a cuore prima i temi della città e poi i temi delle "poltrone". Al momento quindi non ci sono nomi ma spero che il Paola Natalicchio possa continuare con la formula del tecnico, pescato dalla società civile e che rappresenti la migliore sintesi fra impegno e competenza.
In questi mesi di lavoro come Assessore allo Sviluppo Economico, Lavoro, Innovazione cosa le rimane e quali sono gli obiettivi che ha raggiunto per la città?
Sin dai primi giorni della nomina ho visitato moltissime aziende della Zona Industriale e ho raccolto i bisogni degli imprenditori. E' emerso che le aziende e i lavoratori, prima ancora di soluzioni imposte, cercano ascolto ai loro bisogni e dunque abbiamo costruito una politica comune che partiva proprio dai loro bisogni. Per prima cosa mi sono concentrato sulle infrastrutture e sui servizi di base, conscio che queste rappresentano l'elemento primario per rendere competitive le nostre aziende sul mercato globale: dal potenziamento dei servizi di manutenzione (spazzatura e strade), all'abbassamento della tassa sul passo carrabile (oggi solo al 30%) alla nuova linea di trasporto pubblico che oggi serve centinaia di lavoratori, alla banda ultralarga, primi nella provincia di Bari/BAT, alla ormai prossima chiusura dei lavori della rete Gas (progetto ormai da anni in stallo), alla regolamentazione della sicurezza stradale nella Zona Industriale con la prossima apposizione della segnaletica, fino alla predisposizione del progetto di potenziamento della videosorveglianza nella Zona Artigianale. In questo anno ho visto nascere l'Associazione Imprenditori con cui abbiamo avviato un fertile dialogo e con cui stiamo lavorando per risolvere molti dei problemi che attanagliano la nostra imprenditoria locale.
Contemporaneamente sulle tematiche del lavoro ho lavorato con un ufficio dimenticato in questi ultimi anni e cioè l'UPAL (Ufficio Politiche Attive del Lavoro) che abbiamo subito rilanciato potenziandone la comunicazione e le infrastrutture. Oggi alla newsletter del lavoro sono iscritte centinaia di persone e offriamo informazioni utili per la ricerca del lavoro e la riqualificazione professionale. Strategicamente ci siamo seduti attorno ad un tavolo con sindacati e associazioni di categoria e abbiamo costituito la rete Cittadina del Lavoro (JobCityNet) che oggi rappresenta un esperimento unico nel panorama locale con la sua rete di relazioni che deve essere coltivata e mantenuta e che deve lavorare sui temi maggiormente critici della ricerca del lavoro.
Come Assessore all'Innovazione ho incentrato subito il mio lavoro sulla trasparenza. Il cittadino che viene tagliato fuori dall'attività dell'Amministrazione non ha la possibilità di vivere i problemi della Città e di parteciparne allo sviluppo. Oggi con lo streaming delle sedute di Consiglio e con il nuovo sito Web tutti hanno la possibilità di controllare il nostro lavoro e questo, seppur faticoso, rappresenta una rivoluzione a Molfetta dove per troppo tempo le coscienze di molti hanno sonnecchiato sotto le macerie del disinteresse. Il portale Web rappresenta una rivoluzione perchè oggi permette di fruire di tutti i provvedimenti amministrativi che vengono diligentemente pubblicati direttamernte dallo staff di Segreteria del Sindaco. L'anagrafe degli eletti, i nostri curriculum e i nostri redditi sono pubblici, come lo sono gli incarichi dati dall'Amministrazione e che abbiamo caricato partendo dal 2010. Un'altra rivoluzione è stata quella di aver dematerializzato gli atti dirigenziali. Oggi nel Comune di Molfetta più di 5000 pratiche annue vengono scritte elettronicamente e vengono trasferite fra i vari uffici senza il passaggio di carta. Risultati: abbiamo salvato il lavoro di una persona di segreteria che ha potuto dedicarsi ad altri compiti, abbiamo risparmiato i costi dei trasferimenti e soprattutto abbiamo evitato l'anomalo smarrimento delle pratiche che oggi vengono automaticamente pubblicate sul sito senza la possibilità di modificarle. Tutto sotto gli occhi dei cittadini!
Ricordo infine che ho avuto l'onore di essere nominato Assessore al Personale nell'ottobre 2013. Inm meno di un anno abbiamo messo mano alla organizzazione Comunale con una riforma radicale: dalla semplificazione dei settori (sono passati da 8 a 5 con conseguente risparmio sul numero di dirigenti previsti in pianta organica), al potenziamento del ruolo delle Posizioni organizzative e dei Responsabili del Procedimento. Abbiamo rivisto molti regolamenti e soprattutto abbiamo riallacciato un dialogo con i lavoratori e con i sindacati andando a recuperare situazioni ataviche che le passate amministrazioni non hanno voluto o saputo risolvere. Oggi i dipendenti comunali hanno riconquistato la fiducia nelle loro professionalità, sono maggiormente consapevoli del loro contributo al bene comune ma hanno anche le giuste responsabilità che la legge gli impone e questo risultato lo abbiamo ottenuto con il coraggio di scelte spesse volte impopolari. Sul fronte delle assunzioni abbiamo dato il via alle procedure per l'assunzione a tempo indeterminato (quini non più cariche fiduciarie) del dirigente al settore Welfare Cittadino (Socialità) e del "concorsone" per i Vigili Urbani che spero in questi giorni possa essere ufficializzato.
C'è qualcosa che potrebbe lasciare in sospeso e che le ha lasciato l'amaro in bocca?
Certamente in un anno di lavoro ho potuto mettere le basi per una serie di politiche che spero si svilupperanno nel tempo. Rimpiango solo che non potrò contribuire attivamente alla programmazione futura ma sono certo che la Giunta avrà la vista lunga e quindi sto più tranquillo.
Quali sono le problematiche sullo sviluppo che ancora soffre la città di Molfetta?
Molfetta è un campo fertile che aspetta solo di essere irrorato. Siamo seduti su un forziere fatto di tradizioni, e saperi che molti nel mondo ci invidiano. Abbiamo imprenditori d'eccellenza e i lavoratori molfettesi si distinguono per la loro tenacia e sono apprezzati in tutto il mondo. Questo tesoro però non ce lo sappiamo conservare e anzi da troppo tempo abbiamo gettato via la chiave: siamo incuranti del decoro della nostra casa comune e spesse volte i piccoli atti di illegalità ci sembrano normali. il problema oggi è quindi quello di avere maggiore consapevolezza di "essere comunità".
Come vede il suo futuro politico e quello della Giunta Natalicchio?
Continuerò a impegnarmi nel mondo del volontariato, dell'innovazione come metodo educativo per i più piccoli ma mi piace pensare che non perderò di vista i nostri imprenditori. La Giunta Natalicchio governerà, bene, per tutto il mandato, Paola è una forza della natura per la sua capacità di reggere carichi di lavoro quasi disumani. E' una donna forte e profonda che ha una visione che mancava da fin troppo tempo qui da noi. Sarà difficile batterla politicamente, vedrete.
Dietro le dimissioni dell'assessore al Lavoro, Innovazione e Sviluppo (un tecnico targato Exprivia, vicino però all'area politica di Guglielmo Minervini) ci sarebbero soltanto ragioni di natura personale. Nessun problema di equilibri politici, nessun contrasto con il sindaco, giurano in maggioranza. Ma i bene informati fanno notare che la posizione lasciata libera da Bellifemine potrebbe essere una casella utile a riequilibrare i pesi specifici interni al Pd. Insomma, è probabile che Natalicchio al fine di blindare una maggioranza oggettivamente indebolita dalle ultime vicende scelga sì un tecnico, ma indicato da un'altra area politica.
Assessore Bellifemine può spiegarci cosa è successo in questi ultimi giorni tra lei e la giunta e cosa puoi dirci in merito alle sue eventuali dimissioni?
I rapporti con la Giunta sono di collaborazione, e in questo primo anno di mandato ho avuto modo di apprezzare la passione e la professionalità di tutti i miei compagni di viaggio. Il lavoro in team è alla base del metodo della giunta in quanto Il Sindaco ha sapientemente distribuito le deleghe in modo che viga la multidisciplinarietà su ogni singolo tema che affrontiamo. In un team così composto è normale che ci siano discussioni ma che sono sempre volte a costruire e a creare condivisione. Negli ultimi giorni quindi non è successo nulla di strano.
Come ho avuto modo di dire in più occasioni, ho fatto la scelta di lasciare il mio lavoro per dedicarmi totalmente all'impegno civico in questa Amministrazione, ma al momento è diventato impellente potermi riconciliare con la vita professionale che purtroppo ho dovuto sospendere.
Il suo partito come ha commentato la voce legata alle sue eventuali dimissioni e soprattutto esiste già qualche candidatura interna ad una sua sostituzione?
Non faccio parte di un partito, sono stato scelto dalla società civile. Non nego che il mio percorso "politico" viene dal mondo del volontariato e dell'impegno civico e che ho sempre seguito con attenzione i temi sociali, dei minori e delle politiche giovanili che sono in sintonia con l'impegno portato avanti in questi anni da Guglielmo Minervini e dal mio amico fraterno, e oggi consigliere del PD, Davide de Candia.
Sto ricevendo tuttavia, non solo dal PD, ma dagli amici di SEL e Rifondazione, riconoscimenti di stima per il lavoro fatto e questo dimostra quanto tutta la sinistra molfettese abbia a cuore prima i temi della città e poi i temi delle "poltrone". Al momento quindi non ci sono nomi ma spero che il Paola Natalicchio possa continuare con la formula del tecnico, pescato dalla società civile e che rappresenti la migliore sintesi fra impegno e competenza.
In questi mesi di lavoro come Assessore allo Sviluppo Economico, Lavoro, Innovazione cosa le rimane e quali sono gli obiettivi che ha raggiunto per la città?
Sin dai primi giorni della nomina ho visitato moltissime aziende della Zona Industriale e ho raccolto i bisogni degli imprenditori. E' emerso che le aziende e i lavoratori, prima ancora di soluzioni imposte, cercano ascolto ai loro bisogni e dunque abbiamo costruito una politica comune che partiva proprio dai loro bisogni. Per prima cosa mi sono concentrato sulle infrastrutture e sui servizi di base, conscio che queste rappresentano l'elemento primario per rendere competitive le nostre aziende sul mercato globale: dal potenziamento dei servizi di manutenzione (spazzatura e strade), all'abbassamento della tassa sul passo carrabile (oggi solo al 30%) alla nuova linea di trasporto pubblico che oggi serve centinaia di lavoratori, alla banda ultralarga, primi nella provincia di Bari/BAT, alla ormai prossima chiusura dei lavori della rete Gas (progetto ormai da anni in stallo), alla regolamentazione della sicurezza stradale nella Zona Industriale con la prossima apposizione della segnaletica, fino alla predisposizione del progetto di potenziamento della videosorveglianza nella Zona Artigianale. In questo anno ho visto nascere l'Associazione Imprenditori con cui abbiamo avviato un fertile dialogo e con cui stiamo lavorando per risolvere molti dei problemi che attanagliano la nostra imprenditoria locale.
Contemporaneamente sulle tematiche del lavoro ho lavorato con un ufficio dimenticato in questi ultimi anni e cioè l'UPAL (Ufficio Politiche Attive del Lavoro) che abbiamo subito rilanciato potenziandone la comunicazione e le infrastrutture. Oggi alla newsletter del lavoro sono iscritte centinaia di persone e offriamo informazioni utili per la ricerca del lavoro e la riqualificazione professionale. Strategicamente ci siamo seduti attorno ad un tavolo con sindacati e associazioni di categoria e abbiamo costituito la rete Cittadina del Lavoro (JobCityNet) che oggi rappresenta un esperimento unico nel panorama locale con la sua rete di relazioni che deve essere coltivata e mantenuta e che deve lavorare sui temi maggiormente critici della ricerca del lavoro.
Come Assessore all'Innovazione ho incentrato subito il mio lavoro sulla trasparenza. Il cittadino che viene tagliato fuori dall'attività dell'Amministrazione non ha la possibilità di vivere i problemi della Città e di parteciparne allo sviluppo. Oggi con lo streaming delle sedute di Consiglio e con il nuovo sito Web tutti hanno la possibilità di controllare il nostro lavoro e questo, seppur faticoso, rappresenta una rivoluzione a Molfetta dove per troppo tempo le coscienze di molti hanno sonnecchiato sotto le macerie del disinteresse. Il portale Web rappresenta una rivoluzione perchè oggi permette di fruire di tutti i provvedimenti amministrativi che vengono diligentemente pubblicati direttamernte dallo staff di Segreteria del Sindaco. L'anagrafe degli eletti, i nostri curriculum e i nostri redditi sono pubblici, come lo sono gli incarichi dati dall'Amministrazione e che abbiamo caricato partendo dal 2010. Un'altra rivoluzione è stata quella di aver dematerializzato gli atti dirigenziali. Oggi nel Comune di Molfetta più di 5000 pratiche annue vengono scritte elettronicamente e vengono trasferite fra i vari uffici senza il passaggio di carta. Risultati: abbiamo salvato il lavoro di una persona di segreteria che ha potuto dedicarsi ad altri compiti, abbiamo risparmiato i costi dei trasferimenti e soprattutto abbiamo evitato l'anomalo smarrimento delle pratiche che oggi vengono automaticamente pubblicate sul sito senza la possibilità di modificarle. Tutto sotto gli occhi dei cittadini!
Ricordo infine che ho avuto l'onore di essere nominato Assessore al Personale nell'ottobre 2013. Inm meno di un anno abbiamo messo mano alla organizzazione Comunale con una riforma radicale: dalla semplificazione dei settori (sono passati da 8 a 5 con conseguente risparmio sul numero di dirigenti previsti in pianta organica), al potenziamento del ruolo delle Posizioni organizzative e dei Responsabili del Procedimento. Abbiamo rivisto molti regolamenti e soprattutto abbiamo riallacciato un dialogo con i lavoratori e con i sindacati andando a recuperare situazioni ataviche che le passate amministrazioni non hanno voluto o saputo risolvere. Oggi i dipendenti comunali hanno riconquistato la fiducia nelle loro professionalità, sono maggiormente consapevoli del loro contributo al bene comune ma hanno anche le giuste responsabilità che la legge gli impone e questo risultato lo abbiamo ottenuto con il coraggio di scelte spesse volte impopolari. Sul fronte delle assunzioni abbiamo dato il via alle procedure per l'assunzione a tempo indeterminato (quini non più cariche fiduciarie) del dirigente al settore Welfare Cittadino (Socialità) e del "concorsone" per i Vigili Urbani che spero in questi giorni possa essere ufficializzato.
C'è qualcosa che potrebbe lasciare in sospeso e che le ha lasciato l'amaro in bocca?
Certamente in un anno di lavoro ho potuto mettere le basi per una serie di politiche che spero si svilupperanno nel tempo. Rimpiango solo che non potrò contribuire attivamente alla programmazione futura ma sono certo che la Giunta avrà la vista lunga e quindi sto più tranquillo.
Quali sono le problematiche sullo sviluppo che ancora soffre la città di Molfetta?
Molfetta è un campo fertile che aspetta solo di essere irrorato. Siamo seduti su un forziere fatto di tradizioni, e saperi che molti nel mondo ci invidiano. Abbiamo imprenditori d'eccellenza e i lavoratori molfettesi si distinguono per la loro tenacia e sono apprezzati in tutto il mondo. Questo tesoro però non ce lo sappiamo conservare e anzi da troppo tempo abbiamo gettato via la chiave: siamo incuranti del decoro della nostra casa comune e spesse volte i piccoli atti di illegalità ci sembrano normali. il problema oggi è quindi quello di avere maggiore consapevolezza di "essere comunità".
Come vede il suo futuro politico e quello della Giunta Natalicchio?
Continuerò a impegnarmi nel mondo del volontariato, dell'innovazione come metodo educativo per i più piccoli ma mi piace pensare che non perderò di vista i nostri imprenditori. La Giunta Natalicchio governerà, bene, per tutto il mandato, Paola è una forza della natura per la sua capacità di reggere carichi di lavoro quasi disumani. E' una donna forte e profonda che ha una visione che mancava da fin troppo tempo qui da noi. Sarà difficile batterla politicamente, vedrete.