Paola Natalicchio: «Un anno di esperti ma Molfetta è ferma»
L'ex sindaco traccia il bilancio dei primi dodici mesi dell'amministrazione Minervini
mercoledì 4 luglio 2018
Paola Natalicchio non le manda a dire, come sta facendo indistintamente tutta l'opposizione in queste ultime ore, a traccia il suo personalissimo bilancio dei primi dodici mesi di amministrazione Minervini.
#unannodiesperti è l'hastagh lanciato dall'ex sindaco sui social per sintetizzare cosa succede in città dal suo punto di vista. Una Molfetta che si muove grazie all'eredità lasciata dalla sua Giunta e dalla sua esperienza amministrativa.
«Gli unici palazzi in costruzione sono quelli a cui abbiamo dato noi i permessi (ma non avevamo bloccato l'urbanistica?), gli unici autobus rinnovati sono quelli che avevamo comprato noi, gli unici vigili assunti sono quelli del nostro concorso, le uniche opere pubbliche in realizzazione sono appalti cominciati sotto la nostra amministrazione (gli stadi di calcio, ad esempio, o i lavori a Corso Umberto, o il waterfront a Madonna dei Martiri, progettato con il concorso Europan e finanziato per 2 milioni e mezzo con la nostra amministrazione)», afferma l'attuale consigliere comunale, eletta nelle fila di Sinistra Italiana.
«Il Porto e' fermo (non era facile, anzi facilissimo riavviare i lavori?). E la Pista d'Atletica e' ferma. L'impianto di compostaggio e' fermo. Il piano delle coste e' commissariato. Il Documento Unico sul Commercio paralizzato. Gli uffici comunali, dopo il walzer dei dirigenti, in assoluto affanno», continua.
Poi l'attenzione si sposta verso il quartiere di Ponente dove gli operai sono a lavoro per la riqualificazione di Corso Fornari e della villetta che si trova nella zona.
«I giochi di piazzetta Giovine, alla fine di via Mameli, sono allo sfascio: una casetta mai riparata, altalene rotte e non sostituite. Nessuno se ne occupa, nemmeno nella vicina Piazzetta Roma. E pero' si piantano fiori dappertutto (in piena estate, con 35 gradi). E si inaugura una nuova area giochi nella trafficatissima Corso Fornari (ha senso? o solo senso post elettorale? a campagna elettorale finita da un anno?), mentre le aree giochi esistenti da mesi vanno in malora. E intanto E il Porto e' fermo (non era facile, anzi facilissimo riavviare i lavori?)».
Secondo Natalicchio, però, la situazione non è diversa neppure spostandosi in centro.
«Le altalene a banchina San Domenico funzionano a meta'. Da mesi ce n'e' una rotta che nessuno ha riparato».
«A volte mi chiedo: iniziamo a renderci conto di tutto questo? E quando iniziamo a tirare su la testa?»
#unannodiesperti è l'hastagh lanciato dall'ex sindaco sui social per sintetizzare cosa succede in città dal suo punto di vista. Una Molfetta che si muove grazie all'eredità lasciata dalla sua Giunta e dalla sua esperienza amministrativa.
«Gli unici palazzi in costruzione sono quelli a cui abbiamo dato noi i permessi (ma non avevamo bloccato l'urbanistica?), gli unici autobus rinnovati sono quelli che avevamo comprato noi, gli unici vigili assunti sono quelli del nostro concorso, le uniche opere pubbliche in realizzazione sono appalti cominciati sotto la nostra amministrazione (gli stadi di calcio, ad esempio, o i lavori a Corso Umberto, o il waterfront a Madonna dei Martiri, progettato con il concorso Europan e finanziato per 2 milioni e mezzo con la nostra amministrazione)», afferma l'attuale consigliere comunale, eletta nelle fila di Sinistra Italiana.
«Il Porto e' fermo (non era facile, anzi facilissimo riavviare i lavori?). E la Pista d'Atletica e' ferma. L'impianto di compostaggio e' fermo. Il piano delle coste e' commissariato. Il Documento Unico sul Commercio paralizzato. Gli uffici comunali, dopo il walzer dei dirigenti, in assoluto affanno», continua.
Poi l'attenzione si sposta verso il quartiere di Ponente dove gli operai sono a lavoro per la riqualificazione di Corso Fornari e della villetta che si trova nella zona.
«I giochi di piazzetta Giovine, alla fine di via Mameli, sono allo sfascio: una casetta mai riparata, altalene rotte e non sostituite. Nessuno se ne occupa, nemmeno nella vicina Piazzetta Roma. E pero' si piantano fiori dappertutto (in piena estate, con 35 gradi). E si inaugura una nuova area giochi nella trafficatissima Corso Fornari (ha senso? o solo senso post elettorale? a campagna elettorale finita da un anno?), mentre le aree giochi esistenti da mesi vanno in malora. E intanto E il Porto e' fermo (non era facile, anzi facilissimo riavviare i lavori?)».
Secondo Natalicchio, però, la situazione non è diversa neppure spostandosi in centro.
«Le altalene a banchina San Domenico funzionano a meta'. Da mesi ce n'e' una rotta che nessuno ha riparato».
«A volte mi chiedo: iniziamo a renderci conto di tutto questo? E quando iniziamo a tirare su la testa?»