«Paola Natalicchio lasci il Partito Democratico libero di esprimersi»

Comunicato congiunto del Segretario Provinciale del Partito Democratico, Ubaldo Pagano, e del Segretario Cittadino molfettese, Piero de Nicolo.

martedì 13 settembre 2016 15.22
L'ex Sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, torna a praticare quello che sembra essere il suo sport preferito: l'attacco al Partito Democratico.
Dopo le sue dimissioni "irrevocabili", frutto di una sua scelta autonoma e non condivisa con nessun partner della maggioranza politica e amministrativa che l'aveva eletta e sostenuta. "Condividendo" un comunicato del Circolo cittadino molfettese dei "Giovani "Democratici", la Natalicchio entra - a gamba tesa - nel dibattito interno del nostro Partito distribuendo, come suo solito, le patenti a "buoni" e "cattivi".
Mai ci saremmo sognati di interferire pubblicamente nelle dinamiche interne a partiti che non sono il nostro (nel galateo della Politica, dalla notte dei tempi, vige la regola per cui si rispetta la vita interna dei Partiti diversi dal tuo) ma, a quanto pare, nello schema politico dell'ex Sindaco di Molfetta queste banali forme di convivenza civile e politica fanno parte di un antico mondo superato dalla foga dell'apparire, a tutti i costi, sulle cronache social e giornalistiche cittadine.
Quanta irriconoscenza da parte di chi venne eletta grazie al contributo determinate di tutto il P.D. molfettese. Quanta irriconoscenza da parte di chi (solo all'inizio di quest'anno) vedeva l'allora Segretario Regionale, Michele Emiliano, unitamente ai Segretari Provinciale e Cittadino del P.D. intervenire, in maniera determinante, affinché potesse continuare l'esperienza dell'amministrazione comunale molfettese.
Che la gratitudine "politica" non appartenesse alla Natalicchio fu già, evidentemente chiaro quando lo stesso ex Sindaco arrivò a pretendere che il P.D. votasse in Consiglio Comunale un Ordine del Giorno (da lei formulato sul "Piano di Riordino Ospedaliero") che rappresentava un duro attacco al Presidente Michele Emiliano. Ma oggi si è passato il segno.
Lasci Paola Natalicchio il Partito Democratico libero di esprimersi e autodeterminarsi democraticamente attraverso gli strumenti statutari che lo ordinano. Rispetti (se le riesce) una Comunità cui deve – politicamente ed elettoralmente – molto.
Smetta di fare il tifo (cercando di condizionare gli esiti della partita) per questa o per l'altra squadra che si confronta sul campo del P.D. molfettese. I Democratici molfettesi e di Terra di Bari (nonostante tutto) continueranno a rispettare le regole del gioco in maniera corretta e senza "invasioni di campo".
Nella assemblea cittadina che il P.D. svolgerà stasera capiremo se la Comunità dei Democratici molfettesi è quella che a qualcuno piace descrivere, a tinte fosche, o continua ad essere un prezioso esempio di impegno civile e politico che si interroga, democraticamente, sul suo futuro.
Alla Natalicchio, a Paola, ci permettiamo di suggerire una maggiore chiarezza e trasparenza rispetto alle accuse di oscure manovre che avrebbe "sventato" con le sue dimissioni: le responsabilità sono sempre personali e quindi siamo in attesa che pubblicamente faccia chiarezza su quanto lascia presagire citando fatti, circostanze ed atti che riguardano le singole persone responsabili, qualora vi siano al di fuori di se stessa.
Altrimenti infanga la dignità di persone che sono sempre state leali e corrette con Lei.
Ubaldo Pagano
Segretario Provinciale del P.D. di Terra di Bari
Piero de Nicolo
Segretario cittadino PD Molfetta