Paola Natalicchio ai ferri corti con il PD: "Il bicchiere mi sembra mezzo vuoto"
Non c'è unità sul tema ospedale. E' rottura in maggioranza, il sindaco se la prende col Pd
martedì 15 marzo 2016
10.48
"Torno a casa con inquietudine e amarezza da un consiglio comunale francamente incomprensibile. Tre diversi ordini del giorno sul tema del riordino ospedaliero denotano scarsa serietà rispetto a quanto sta accadendo in città". E' arrabbiata e allo stesso tempo rammaricata, il sindaco Paola Natalicchio. Il consiglio comunale andato in scena ieri sera ha lasciato il segno. Alla prima cittadina non è per niente piaciuta la scelta del Partito Democratico di presentare — sul tema ospedale e piano di riordino — una terza mozione in aggiunta a quella della minoranza e differente rispetto a quella sostenuta dal sindaco stesso a nome di tutta la maggioranza.
Ci ha provato Natalicchio a mettere d'accordo tutti. A tarda sera, in aula, convoca i capigruppo per tentare una mediazione tra i tre ordini del giorno su cui si è discusso: uno presentato dal Pd, uno presentato dalla minoranza di centodestra, l'altro dal Consigliere Onofrio Pappagallo.
"E' imbarazzante" dichiara il sindaco "domani da sindaco devo andare nella conferenza dei sindaci Asl, dopo domani alla commissione sanità della Regione Puglia con tre ordini del giorno in mano: pertanto ho ritenuto doveroso proporre di convergere su un ordine del giorno unico con tre punti che valorizzassero i tre: la parte dei dati, presentata dal consigliere Pappagallo, la parte sull'ospedale consortile dal centrodestra e la scelta di dare un ruolo a una delegazione di consiglieri come nell'ordine del giorno del Pd ma ho ricevuto da parte dell'opposizione e del Partito democratico l'indisponibilità a procedere in tal senso quindi, concedetemi, di esprimere la mia piena delusione".
Con 10 voti favorevoli approvato l'ordine del giorno a firma del consigliere Pappagallo, fortemente voluto dal sindaco. Se il no dell'opposizione era prevedibile, fa rumore l'astensione di sei consiglieri della maggioranza, legati all'ambito del Pd.
Approvato anche l'ordine del giorno voluto dal Pd, che prende i voti anche dell'opposizione. Indignata Paola Natalicchio che si alza e si allontana dalla cattedra dove è seduta la sua giunta. Appare ormai chiara la frattura tra il primo cittadino e il Partito democratico.
Un segnale di divisione politica profonda su un tema cruciale come quello della sanità e dell'ospedale. Il Pd si smarca ancora dal sindaco lasciandola senza numeri e senza sostegno. "Ho cercato fino all'ultimo — continua Natalicchio — di promuovere una mediazione e arrivare a un provvedimento unitario, che unisse maggioranza e opposizione, destra e sinistra. Ma evidentemente c'era voglia, stasera, di fare un altro gioco. La città meritava di più di questo brutto spettacolo. Raccogliere i cocci domani sarà difficile. Il bicchiere stasera mi sembra davvero mezzo vuoto".
Parole a caldo che ora aprono un serio interrogativo su come potrà andare avanti questa maggioranza lacerata. Le visioni politiche sono ormai evidentemente divergenti, non c'è dialogo tra Pd e sindaco e bisognerà vedere quali segni lascerà questa vicenda sul proseguo dell'amministrazione.
Ci ha provato Natalicchio a mettere d'accordo tutti. A tarda sera, in aula, convoca i capigruppo per tentare una mediazione tra i tre ordini del giorno su cui si è discusso: uno presentato dal Pd, uno presentato dalla minoranza di centodestra, l'altro dal Consigliere Onofrio Pappagallo.
"E' imbarazzante" dichiara il sindaco "domani da sindaco devo andare nella conferenza dei sindaci Asl, dopo domani alla commissione sanità della Regione Puglia con tre ordini del giorno in mano: pertanto ho ritenuto doveroso proporre di convergere su un ordine del giorno unico con tre punti che valorizzassero i tre: la parte dei dati, presentata dal consigliere Pappagallo, la parte sull'ospedale consortile dal centrodestra e la scelta di dare un ruolo a una delegazione di consiglieri come nell'ordine del giorno del Pd ma ho ricevuto da parte dell'opposizione e del Partito democratico l'indisponibilità a procedere in tal senso quindi, concedetemi, di esprimere la mia piena delusione".
Con 10 voti favorevoli approvato l'ordine del giorno a firma del consigliere Pappagallo, fortemente voluto dal sindaco. Se il no dell'opposizione era prevedibile, fa rumore l'astensione di sei consiglieri della maggioranza, legati all'ambito del Pd.
Approvato anche l'ordine del giorno voluto dal Pd, che prende i voti anche dell'opposizione. Indignata Paola Natalicchio che si alza e si allontana dalla cattedra dove è seduta la sua giunta. Appare ormai chiara la frattura tra il primo cittadino e il Partito democratico.
Un segnale di divisione politica profonda su un tema cruciale come quello della sanità e dell'ospedale. Il Pd si smarca ancora dal sindaco lasciandola senza numeri e senza sostegno. "Ho cercato fino all'ultimo — continua Natalicchio — di promuovere una mediazione e arrivare a un provvedimento unitario, che unisse maggioranza e opposizione, destra e sinistra. Ma evidentemente c'era voglia, stasera, di fare un altro gioco. La città meritava di più di questo brutto spettacolo. Raccogliere i cocci domani sarà difficile. Il bicchiere stasera mi sembra davvero mezzo vuoto".
Parole a caldo che ora aprono un serio interrogativo su come potrà andare avanti questa maggioranza lacerata. Le visioni politiche sono ormai evidentemente divergenti, non c'è dialogo tra Pd e sindaco e bisognerà vedere quali segni lascerà questa vicenda sul proseguo dell'amministrazione.