Pane di Altamura: la Forestale sventa una mega truffa in Puglia

Due attività commerciali di Molfetta denunciate per frode e contraffazione

venerdì 20 marzo 2015 16.46
A cura di Mino Ciocia
Frode nell'esercizio del commercio e contraffazione di denominazioni di origine di prodotti alimentari. Sono questi i capi d'accusa che gravano su due esercizi commerciali molfettesi che vendevano pane comune di semola, spacciandolo per "Pane di Altamura", un alimento noto in tutta Italia e protetto da un rigido disciplinare per la sua produzione.

A scoprire la contraffazione alimentare, gli uomini del comando di Altamura del Corpo Forestale dello Stato, a seguito di una indagine condotta attraverso la verifica della documentazione contabile degli esercizi commerciali indagati, che ha consentito di tracciare a ritroso la provenienza del prodotto principe delle tavole italiane, e quindi di scoprire quella che si paventa essere una vera e propria truffa perpetrata ai danni dei consumatori. Una attività investigativa durata 8 mesi e che ha riguardato tutta la Puglia e che permesso di sequestrare 7mila chilogrammi di pane e denunciare 19 persone, oltre che a Molfetta, anche a Andria, Bari, Corato, Ruvo di Puglia e Bisceglie, che vendevano il prodotto con etichette contraffate. Un reato che potrebbe costare ai denunciati 2 anni di reclusione e una ammenda che raggiungerebbe i 20mila euro.

«Occorre ricordare - è il commento del commissario Capo dr. Giuliano Palomba, comandante della stazione di Altamura del Corpo forestale dello Stato - che il pane di Altamura DOP è un prodotto unico, diverso dagli altri tipi di pane. Come recita il disciplinare di produzione deve necessariamente essere realizzato con semole rimacinate di grano duro rigorosamente locali, delle varietà "appula", "arcangelo", "duilio" o "simeto". Il pane di semola rimacinata "simile" al pane di Altamura, invece, non da garanzie sulla provenienza delle semole; anzi, generalmente è prodotto da una miscela di grani duri e grani teneri di provenienza extra Unione Europea. Così come sono differenti anche i metodi di produzione, che per il Pane di Altamura contemplano precise percentuali di lievito madre naturale per ogni chilo di farina, mentre per altri prodotti viene utilizzato il più comune lievito di birra».