Palazzo Tattoli, urgenti i lavori di messa in sicurezza
Lanciata petizione online per segnalare al Governo l'immobile, "scrigno di storia" molfettese
martedì 31 maggio 2016
Palazzo Tattoli è una delle perle di Via Amente, passaggio imprescindibile per ogni turista che visita il Centro storico, testimonianza di un passato fatto di famiglie nobili che si contendevano il prestigio urbano anche per mezzo delle loro residenze, sontuose e imponenti.
La dimora, adesso, versa in condizioni assolutamente precarie e di degrado e il Comune di Molfetta sta cercando di intervenire per mezzo di lavori urgenti di messa in sicurezza tanto da non poter essere posticipati.
La vicenda, abbastanza triste e desolante, tocca il proprio apice la sera del 20 marzo 2015 quando ci fu il crollo di una muratura portante interna: si intervenne subito. Per tre mesi una squadra di operai fu a lavoro per compiere interventi mirati alla rimozione delle cause determinanti il crollo con una operazione costata 159.60,00 Euro.
Tuttavia, proprio questi lavori hanno consentito di rendersi effettivamente conto dello stato del luogo, per anni abbandonato alle intemperie e ai vandali.
"L'aver osservato dall'alto Palazzo Tattoli, ha evidenziato oltre all'importanza di questa ultima testimonianza storica, soprattutto la necessità assoluta di preservare, conservare e recuperare l'immobile per evitare la perdita di questo ultimo contenitore storico di importanti testimonianze del nostro passato, degli stili di vita, delle tecniche costruttive impiegate, nonché della società di un tempo, e dei materiali che si utilizzavano", si legge nella determinazione dirigenziale che ricostruisce la vicenda.
Tra interessamenti anche della Regione Puglia e del Ministero dei Beni Culturali, adesso sta per compiersi l'ultima tappa: si è provveduto all'affidamento dei lavori, che riguarderanno anche gli edifici adiacenti. Circa 100 mila Euro servirebbero per riconsegnare alla città un pezzo importante della sua storia.
Per Palazzo Tattoli è partita anche una mobilitazione da parte dei cittadini. Infatti, il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro per recuperare i beni culturali dimenticati. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all'indirizzo di posta elettronicabellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare.
Il Laboratorio di Urbanistica Partecipata - LUP di Molfetta ed altre associazioni e realtà che operano sul territorio molfettese hanno segnalato Palazzo Tattoli.
La petizione è sottoscrivibile al sito www.change.org.
La dimora, adesso, versa in condizioni assolutamente precarie e di degrado e il Comune di Molfetta sta cercando di intervenire per mezzo di lavori urgenti di messa in sicurezza tanto da non poter essere posticipati.
La vicenda, abbastanza triste e desolante, tocca il proprio apice la sera del 20 marzo 2015 quando ci fu il crollo di una muratura portante interna: si intervenne subito. Per tre mesi una squadra di operai fu a lavoro per compiere interventi mirati alla rimozione delle cause determinanti il crollo con una operazione costata 159.60,00 Euro.
Tuttavia, proprio questi lavori hanno consentito di rendersi effettivamente conto dello stato del luogo, per anni abbandonato alle intemperie e ai vandali.
"L'aver osservato dall'alto Palazzo Tattoli, ha evidenziato oltre all'importanza di questa ultima testimonianza storica, soprattutto la necessità assoluta di preservare, conservare e recuperare l'immobile per evitare la perdita di questo ultimo contenitore storico di importanti testimonianze del nostro passato, degli stili di vita, delle tecniche costruttive impiegate, nonché della società di un tempo, e dei materiali che si utilizzavano", si legge nella determinazione dirigenziale che ricostruisce la vicenda.
Tra interessamenti anche della Regione Puglia e del Ministero dei Beni Culturali, adesso sta per compiersi l'ultima tappa: si è provveduto all'affidamento dei lavori, che riguarderanno anche gli edifici adiacenti. Circa 100 mila Euro servirebbero per riconsegnare alla città un pezzo importante della sua storia.
Per Palazzo Tattoli è partita anche una mobilitazione da parte dei cittadini. Infatti, il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro per recuperare i beni culturali dimenticati. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all'indirizzo di posta elettronicabellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare.
Il Laboratorio di Urbanistica Partecipata - LUP di Molfetta ed altre associazioni e realtà che operano sul territorio molfettese hanno segnalato Palazzo Tattoli.
La petizione è sottoscrivibile al sito www.change.org.