Ospedale di Molfetta, Isa de Bari scrive a Minervini e al direttore generale dell'Asl Bari
La consigliere comunale: «Ospedale inadeguato, sdegno per atti di violenza»
mercoledì 11 settembre 2019
16.16
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta al sindaco Tommaso Minervini e al direttore generale dell'Asl Bari, Antonio Sanguedolce, scritta dall'avvocato Isa de Bari, consigliere comunale di Molfetta.
«Mi associo allo sdegno degli atti di violenza su persone e cose verificatisi all'ospedale di Molfetta ed invito ad apprezzare non solo l'abnegazione dei medici, ma anche il loro impegno coraggioso a fronteggiare disfunzioni, disservizi, caos organizzativo, carenza di personale, di sicurezza e soprattutto l'esasperazione di una comunità che nel momento del bisogno, della paura per sé o per i propri cari, si imbatte nel tempo che passa inesorabilmente, nei ritardi d'intervento e nell'indifferenza di quella inoperosità oggettiva che impone di "attendere".
Il nostro ospedale è inadeguato, è solo uno sportello di smistamento che produce ritardi. I protocolli d'intesa, le promesse, gli impegni assunti con il sindaco d Molfetta sono concertazioni di stampo elettorale.
Certo che vanno apprezzati i medici e va espressa solidarietà perché è la loro abnegazione al lavoro ed il rischio che corrono a dare una parvenza di civiltà ad una politica sanitaria da terzo mondo quando, per esempio, un codice rosso viene modificato a giallo all'atto della destinazione e riportato a codice rosso all'arrivo nel presidio inadeguato (fatto verificabile: chiamata al 118 del 25 novembre 2018 ore 04:16 e seguito)».
«Mi associo allo sdegno degli atti di violenza su persone e cose verificatisi all'ospedale di Molfetta ed invito ad apprezzare non solo l'abnegazione dei medici, ma anche il loro impegno coraggioso a fronteggiare disfunzioni, disservizi, caos organizzativo, carenza di personale, di sicurezza e soprattutto l'esasperazione di una comunità che nel momento del bisogno, della paura per sé o per i propri cari, si imbatte nel tempo che passa inesorabilmente, nei ritardi d'intervento e nell'indifferenza di quella inoperosità oggettiva che impone di "attendere".
Il nostro ospedale è inadeguato, è solo uno sportello di smistamento che produce ritardi. I protocolli d'intesa, le promesse, gli impegni assunti con il sindaco d Molfetta sono concertazioni di stampo elettorale.
Certo che vanno apprezzati i medici e va espressa solidarietà perché è la loro abnegazione al lavoro ed il rischio che corrono a dare una parvenza di civiltà ad una politica sanitaria da terzo mondo quando, per esempio, un codice rosso viene modificato a giallo all'atto della destinazione e riportato a codice rosso all'arrivo nel presidio inadeguato (fatto verificabile: chiamata al 118 del 25 novembre 2018 ore 04:16 e seguito)».