Ospedale di Molfetta, Isa de Bari contro Tommaso Minervini
La consigliera comunale chiede chiarimenti pubblici al primo cittadino
lunedì 14 gennaio 2019
Non è la prima volta che la consigliera comunale di Forza Italia, Isabella de Bari, chiede pubblicamente spiegazioni in merito al destino dell'Ospedale di Molfetta "Don Tonino Bello".
Lo ha fatto anche nelle ultime ore attraverso un video pubblicato sulla sua pagina Facebook nel quale, oltre a chiedere lumi sul nosocomio molfettese, avanza anche quella che potrebbe essere, a suo dire, più che un'ipotesi.
«L'Ospedale di Molfetta sarà dismesso e convertito in presidio territoriale di assistenza».
E' con questa affermazione che l'ex candidata sindaco di centrodestra esordisce nel suo messaggio rivolto al primo cittadino e ai cittadini, all'indomani dell'annuncio di Tommaso Minervini e dei vertici regionali di un potenziamento del nostro presidio ospedaliero.
«Le tre sale operatorie in fase di costruzione, l'edificazione di una palazzina già destinata a direzione sanitaria e amministrativa e i 20 posti letto di medicina - ha proseguito l'avv. de Bari - sono atti di ordinaria amministrazione e ben compatibili con un presidio territoriale di assistenza e, al contrario, ben lontani da un vero e proprio potenziamento dell'ospedale. Per non parlare della nuova TAC di cui presto si doterà il "Don Tonino Bello": si tratta di un appalto già in corso in quanto l'apparecchio in dotazione era da tempo guasto».
Non sarà un potenziamento quello a cui andrà incontro l'Ospedale di Molfetta: si possono sintetizzare in questo modo le affermazioni della consigliera comunale di Molfetta che a sua volta rilancia: «L'ospedale di base, secondo l'attuale proposta, sarà quello di Terlizzi, Corato e Bisceglie. Il primo cittadino – ha poi concluso – dica alla città quale sarà il ruolo del nostro nosocomio: di base, di primo livello, un ospedale HUB, oppure soltanto un presidio territoriale di assistenza».
Insomma le polemiche non accennano a placarsi e non è esclusa adesso una nuova replica da parte dell'Amministrazione Comunale.
Lo ha fatto anche nelle ultime ore attraverso un video pubblicato sulla sua pagina Facebook nel quale, oltre a chiedere lumi sul nosocomio molfettese, avanza anche quella che potrebbe essere, a suo dire, più che un'ipotesi.
«L'Ospedale di Molfetta sarà dismesso e convertito in presidio territoriale di assistenza».
E' con questa affermazione che l'ex candidata sindaco di centrodestra esordisce nel suo messaggio rivolto al primo cittadino e ai cittadini, all'indomani dell'annuncio di Tommaso Minervini e dei vertici regionali di un potenziamento del nostro presidio ospedaliero.
«Le tre sale operatorie in fase di costruzione, l'edificazione di una palazzina già destinata a direzione sanitaria e amministrativa e i 20 posti letto di medicina - ha proseguito l'avv. de Bari - sono atti di ordinaria amministrazione e ben compatibili con un presidio territoriale di assistenza e, al contrario, ben lontani da un vero e proprio potenziamento dell'ospedale. Per non parlare della nuova TAC di cui presto si doterà il "Don Tonino Bello": si tratta di un appalto già in corso in quanto l'apparecchio in dotazione era da tempo guasto».
Non sarà un potenziamento quello a cui andrà incontro l'Ospedale di Molfetta: si possono sintetizzare in questo modo le affermazioni della consigliera comunale di Molfetta che a sua volta rilancia: «L'ospedale di base, secondo l'attuale proposta, sarà quello di Terlizzi, Corato e Bisceglie. Il primo cittadino – ha poi concluso – dica alla città quale sarà il ruolo del nostro nosocomio: di base, di primo livello, un ospedale HUB, oppure soltanto un presidio territoriale di assistenza».
Insomma le polemiche non accennano a placarsi e non è esclusa adesso una nuova replica da parte dell'Amministrazione Comunale.