Operazione "Simlasabim", confiscate concessionaria, polizze e conti ad un 42enne
Eseguito un provvedimento del Tribunale di Bari ad un anno dal sequestro della Guardia di Finanza
martedì 24 settembre 2019
12.06
I militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Molfetta hanno confiscato i beni ad un imprenditore bitontino, il 42enne M. C., condannato in via definitiva per furto, ricettazione e falso.
Circa 1 anno dopo il sequestro eseguito, nel mese di settembre 2019, nell'ambito dell'operazione "Simsalabim", i finanzieri diretti dal luogotenente carica speciale Dario Zifarelli hanno proceduto all'esecuzione del provvedimento di confisca del patrimonio nei confronti dell'uomo, residente a Bitonto, soggetto noto alle forze dell'ordine e condannato in via definitiva per i reati di ricettazione, furto e falso.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Bari - Sezione III in Funzione di Tribunale della Prevenzione, ha riguardato il capitale sociale ed il compendio aziendale di una società a responsabilità limitata esercente l'attività di vendita di autoveicoli nuovi ed usati, 1 autoveicolo personale, 2 immobili, 7 terreni, 3 conti correnti bancari e postali, 1 libretto postale, 8 polizze assicurative e 1 deposito titoli.
L'attività in rassegna è la conseguenza delle indagini condotte dalle fiamme gialle in merito all'applicazione della normativa contenuta nel decreto legislativo n. 159/2011 (c.d. Testo Unico Antimafia) e che hanno portato a considerare il soggetto come socialmente pericoloso dedito abitualmente a condotte delittuose grazie alle quali aveva accumulato ricchezze frutto di attività illecite.
Le indagini della Guardia di Finanza eseguite secondo il Codice Antimafia hanno ritenuto il pregiudicato come «socialmente pericoloso - è scritto in una nota ufficiale - dedito abitualmente a condotte delittuose grazie alle quali aveva accumulato ricchezze frutto di attività illecite».
Circa 1 anno dopo il sequestro eseguito, nel mese di settembre 2019, nell'ambito dell'operazione "Simsalabim", i finanzieri diretti dal luogotenente carica speciale Dario Zifarelli hanno proceduto all'esecuzione del provvedimento di confisca del patrimonio nei confronti dell'uomo, residente a Bitonto, soggetto noto alle forze dell'ordine e condannato in via definitiva per i reati di ricettazione, furto e falso.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Bari - Sezione III in Funzione di Tribunale della Prevenzione, ha riguardato il capitale sociale ed il compendio aziendale di una società a responsabilità limitata esercente l'attività di vendita di autoveicoli nuovi ed usati, 1 autoveicolo personale, 2 immobili, 7 terreni, 3 conti correnti bancari e postali, 1 libretto postale, 8 polizze assicurative e 1 deposito titoli.
L'attività in rassegna è la conseguenza delle indagini condotte dalle fiamme gialle in merito all'applicazione della normativa contenuta nel decreto legislativo n. 159/2011 (c.d. Testo Unico Antimafia) e che hanno portato a considerare il soggetto come socialmente pericoloso dedito abitualmente a condotte delittuose grazie alle quali aveva accumulato ricchezze frutto di attività illecite.
Le indagini della Guardia di Finanza eseguite secondo il Codice Antimafia hanno ritenuto il pregiudicato come «socialmente pericoloso - è scritto in una nota ufficiale - dedito abitualmente a condotte delittuose grazie alle quali aveva accumulato ricchezze frutto di attività illecite».