Operazione "Quinto Piano", inizia l'udienza preliminare per 30 imputati
I legali sceglieranno se optare per l'abbreviato, Asl e Regione hanno chiesto di costituirsi parte civile
lunedì 11 ottobre 2021
10.00
Si terrà domani, al Tribunale di Trani, dinanzi al giudice dell'udienza preliminare Lucia Anna Altamura, l'udienza preliminare a carico di 30 dipendenti dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari accusati di timbrare regolarmente il proprio cartellino, ma in realtà di assentarsi durante l'orario di lavoro all'ospedale don Tonino Bello.
Per questo, al termine dell'indagine "Quinto Piano" svolta dai militari della Guardia di Finanza della locale Tenenza, cinque medici, una caposala, una infermiera professionale, diciassette impiegati amministrativi, cinque impiegati tecnici manutentori ed un soggetto esterno alla Azienda Sanitaria Locale, affronteranno un processo per i reati - a vario titolo - di truffa aggravata ai danni di Ente pubblico, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, abuso d'ufficio e di peculato.
Dodici di loro - Marco Bellapianta, Salvatore Boccanegra, Raffaele Croce, Francesco Saverio De Bari, Francesco Dimiccoli, Vincenza Farinola, Giovanni Gadaleta, Luigi La Forgia, Demetrio Losciale, Giuseppe Piccininni, Isabellangela Sgherza e Filomena Squeo -, l'8 luglio 2019, furono arrestati su ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Trani, Maria Grazia Caserta, e posti ai domiciliari, misure revocate dopo gli interrogatori di garanzia e in seguito dal Tribunale del Riesame.
L'inchiesta dei finanzieri, coordinati dal sostituto procuratore Silvia Curione, durò due anni e fece emergere circa 300 episodi di assenteismo da parte di medici, infermieri, impiegati amministrativi e tecnici manutentori. Le Fiamme Gialle avrebbero accertato numerose assenze dal luogo di lavoro in orario d'ufficio, spesso autorizzate da permessi sindacali o dalla legge 104/92, ma usate per svolgere attività in altre strutture o per motivi privati, anche utilizzando le auto di servizio.
In qualche caso sarebbe stata constatata anche la collaborazione di un soggetto esterno alla Asl, il quale si presentava per "smarcare" ai rilevatori la presenza, timbrando cartellini illecitamente. Si sarebbero assentati anche vari impiegati dell'ufficio rilevazioni presenze ed assenze, addetti al controllo del corretto rispetto dell'orario di lavoro dei dipendenti che, approfittando della possibilità di accedere al sistema informatico, avrebbero modificato manualmente gli orari di lavoro.
Domani il gup Altamura dovrà in via preliminare sciogliere la riserva sulle richieste di costituzione di parte civile dell'Asl e della Regione Puglia, mentre i legali dei 30 imputati saranno chiamati a scegliere riti alternativi, l'abbreviato o il patteggiamento, ovvero a proseguire il processo nelle forme ordinarie del dibattimento.
Per questo, al termine dell'indagine "Quinto Piano" svolta dai militari della Guardia di Finanza della locale Tenenza, cinque medici, una caposala, una infermiera professionale, diciassette impiegati amministrativi, cinque impiegati tecnici manutentori ed un soggetto esterno alla Azienda Sanitaria Locale, affronteranno un processo per i reati - a vario titolo - di truffa aggravata ai danni di Ente pubblico, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, abuso d'ufficio e di peculato.
Dodici di loro - Marco Bellapianta, Salvatore Boccanegra, Raffaele Croce, Francesco Saverio De Bari, Francesco Dimiccoli, Vincenza Farinola, Giovanni Gadaleta, Luigi La Forgia, Demetrio Losciale, Giuseppe Piccininni, Isabellangela Sgherza e Filomena Squeo -, l'8 luglio 2019, furono arrestati su ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Trani, Maria Grazia Caserta, e posti ai domiciliari, misure revocate dopo gli interrogatori di garanzia e in seguito dal Tribunale del Riesame.
L'inchiesta dei finanzieri, coordinati dal sostituto procuratore Silvia Curione, durò due anni e fece emergere circa 300 episodi di assenteismo da parte di medici, infermieri, impiegati amministrativi e tecnici manutentori. Le Fiamme Gialle avrebbero accertato numerose assenze dal luogo di lavoro in orario d'ufficio, spesso autorizzate da permessi sindacali o dalla legge 104/92, ma usate per svolgere attività in altre strutture o per motivi privati, anche utilizzando le auto di servizio.
In qualche caso sarebbe stata constatata anche la collaborazione di un soggetto esterno alla Asl, il quale si presentava per "smarcare" ai rilevatori la presenza, timbrando cartellini illecitamente. Si sarebbero assentati anche vari impiegati dell'ufficio rilevazioni presenze ed assenze, addetti al controllo del corretto rispetto dell'orario di lavoro dei dipendenti che, approfittando della possibilità di accedere al sistema informatico, avrebbero modificato manualmente gli orari di lavoro.
Domani il gup Altamura dovrà in via preliminare sciogliere la riserva sulle richieste di costituzione di parte civile dell'Asl e della Regione Puglia, mentre i legali dei 30 imputati saranno chiamati a scegliere riti alternativi, l'abbreviato o il patteggiamento, ovvero a proseguire il processo nelle forme ordinarie del dibattimento.