Onofrio Mastandrea nella top 100 di Forbes: «Onorato di questo riconoscimento»

La nostra intervista al manager di Molfetta, vicepresidente di Incyte Italia

mercoledì 11 ottobre 2023 13.33
A cura di Danilo de Robertis
Ieri ha avuto grande eco mediatico la notizia dell'inserimento di Onofrio Mastandrea nella top 100 italiana di Forbes sui migliori manager nel nostro territorio nazionale: classe 1976 e laureatosi in Scienze farmaceutiche nel 2001 presso l'Università degli studi di Bari "Aldo Moro", oggi è General Manager di Incyte Italia. Per commentare questa grande novità, abbiamo contattato direttamente il Dott. Mastandrea, fiore all'occhiello della nostra città.

Come commenta l'inserimento in questa prestigiosa classifica di Forbes?
«Sono onorato di avere ricevuto questo riconoscimento, leggere il mio nome al fianco di manager alla guida di aziende storiche, del calibro di Mediaset, Ferrari e Barilla è sicuramente qualcosa che riempie di orgoglio ed entusiasmo. Ho sempre cercato di esprimere una visione di leadership orientata all'innovazione e guidata dalla volontà di generare un impatto positivo sulla società. Credo che questa menzione sia una conferma importante che la strada intrapresa è quella giusta».

Qual è il focus dell'attività di Incyte Italia, l'azienda di cui è alla guida?
«Incyte è un'azienda biofarmaceutica globale impegnata nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie innovative che vogliono dare una risposta ai bisogni insoddisfatti dei pazienti, con un focus specifico in oncoematologia, oncologia e infiammazione e autoimmunità. Nata nel 2002 in Delaware, da un team di ricercatori, chimici e biologi, oggi l'azienda conta più di 2000 dipendenti, di cui oltre 800 impiegati in R&D. Il forte orientamento alla ricerca si traduce in alcuni dati significativi: un tasso di investimento in sperimentazione clinica che supera l'80% del fatturato; 19 molecole in sviluppo in Italia; 60 studi clinici avviati; oltre 400 centri ospedalieri coinvolti in sperimentazioni, con oltre 650 pazienti inclusi nei programmi di ricerca clinica».

Qual è l'ambizione per il prossimo futuro?
«La nostra visione, che mi piace definire "vivid vision", è diventare un modello di ispirazione per le aziende del settore biotech, continuando a portare nuove soluzioni al servizio dei pazienti e a generare valore per tutto il sistema paese. Per farlo siamo guidati dal nostro motto "Solve On", che ci porta ad affrontare anche le sfide più complesse con un'attitudine positiva, sempre aperta al dialogo e alla creazione di alleanze con tutti gli interlocutori del settore».