È online il videoclip del singolo "Il Filo Spinato"
Una istant song sul dramma dei migranti
domenica 27 agosto 2017
E' online il video-clip del "Il Filo Spinato" (https://www.youtube.com/watch?v=XAuuYZzWKW4&feature=youtu.be), il nuovo singolo di Francesco Foresta, cantautore catanese ma pugliese di adozione con alle spalle una lunga carriera, intrapresa da giovanissimo negli anni Ottanta e alla quale è ritornato di recente, dopo una lunga pausa forzata.
Si tratta di una istant song di prepotente attualità nel quale il cantautore siciliano affronta con la sua profonda sensibilità il tema dei migranti che, ogni giorno, attraversano il Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna, alla ricerca di un futuro migliore. Ogni verso evoca le immagini che ogni giorno passano sotto i nostri occhi alla televisione o sulle pagine dei giornali: naufragi, morti, scafisti senza scrupoli, respingimenti, dolore, politiche internazionali sempre più fallimentari. E poi, ancora, la drammatica immagine di Aylan, senza vita a faccia in giù, tra la schiuma delle onde, nella sua t-shirt rossa e nei suoi pantaloncini blu scuro, piegati all'altezza della vita. Tutto ciò è racchiuso in questa toccante istant song di Francesco Foresta, la cui intensa interpretazione vocale è impreziosita da un evocativo arrangiamento in crescendo, curato da Giovanni Chiapparino, nel quale spicca l'uso del pianoforte e degli archi.
Francesco Foresta (Catania 1962) inizia a cantare da ragazzo nelle band catanesi nelle cantine della città. Ancora 14enne viene scoperto da musicisti professionisti che gli propongono di far parte di un gruppo stabile, gli AQUARIUS. Inizia così la sua esperienza professionale cantando in vari locali e piazze della Sicilia maturando un'esperienza musicale sul campo. Per un lungo periodo canta nella base militare di Sigonella dove collabora con musicisti americani che gli fanno scoprire la black music. All'età di 21 anni si trasferisce a Milano, cuore e fulcro della discografia Italiana degli anni '80. A Milano frequenta il CTA (Centro Teatro Attivo ) dove conosce musicisti, attori e ballerini, tra cui Danilo Minotti col quale cuce una importante collaborazione musicale, registrando dei brani con suoi testi. La sua "vita" musicale continua per diversi anni tra pubblicità e serate, fino a quando la vita non gli riserva amarezze che lo costringono ad abbandonare la musica. Da pochi anni ha ripreso a scrivere musica con tenacia e rigore, attingendo ispirazione dalle vicende della sua vita e di quelle che toccano il suo cuore sensibile.
Si tratta di una istant song di prepotente attualità nel quale il cantautore siciliano affronta con la sua profonda sensibilità il tema dei migranti che, ogni giorno, attraversano il Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna, alla ricerca di un futuro migliore. Ogni verso evoca le immagini che ogni giorno passano sotto i nostri occhi alla televisione o sulle pagine dei giornali: naufragi, morti, scafisti senza scrupoli, respingimenti, dolore, politiche internazionali sempre più fallimentari. E poi, ancora, la drammatica immagine di Aylan, senza vita a faccia in giù, tra la schiuma delle onde, nella sua t-shirt rossa e nei suoi pantaloncini blu scuro, piegati all'altezza della vita. Tutto ciò è racchiuso in questa toccante istant song di Francesco Foresta, la cui intensa interpretazione vocale è impreziosita da un evocativo arrangiamento in crescendo, curato da Giovanni Chiapparino, nel quale spicca l'uso del pianoforte e degli archi.
Francesco Foresta (Catania 1962) inizia a cantare da ragazzo nelle band catanesi nelle cantine della città. Ancora 14enne viene scoperto da musicisti professionisti che gli propongono di far parte di un gruppo stabile, gli AQUARIUS. Inizia così la sua esperienza professionale cantando in vari locali e piazze della Sicilia maturando un'esperienza musicale sul campo. Per un lungo periodo canta nella base militare di Sigonella dove collabora con musicisti americani che gli fanno scoprire la black music. All'età di 21 anni si trasferisce a Milano, cuore e fulcro della discografia Italiana degli anni '80. A Milano frequenta il CTA (Centro Teatro Attivo ) dove conosce musicisti, attori e ballerini, tra cui Danilo Minotti col quale cuce una importante collaborazione musicale, registrando dei brani con suoi testi. La sua "vita" musicale continua per diversi anni tra pubblicità e serate, fino a quando la vita non gli riserva amarezze che lo costringono ad abbandonare la musica. Da pochi anni ha ripreso a scrivere musica con tenacia e rigore, attingendo ispirazione dalle vicende della sua vita e di quelle che toccano il suo cuore sensibile.