Omicidio De Gennaro, oggi i funerali e la marcia della non violenza

A Sant'Achille l'ultimo saluto al 23enne, in serata l'iniziativa per la legalità. Minervini: «Una tragedia inaccettabile»

mercoledì 21 febbraio 2024 11.10
A cura di Nicola Miccione
«Un giovane è morto e un altro è in carcere. E qualunque sia il motivo, il risultato è inaccettabile. Un cattivo esempio per tutti. La morte di un giovane è qualcosa che non si riesce ad accettare. Lascia sgomenti. Il dolore per chi l'ha amato è insopportabile. E il colpevole ha dirottato la sua vita. Ma la rabbia non è la cura».

L'appello di Tommaso Minervini, il sindaco di Molfetta, città in cui, giovedì pomeriggio, Onofrio de Pasquale, di 29 anni, ha ucciso a coltellate Dario De Gennaro, di 23 anni arriva a poche ore dai funerali del giovane, in programma oggi alle ore 15.30 nella chiesa di Sant'Achille, e dalla marcia della non violenza e della legalità. L'iniziativa, promossa dalle comunità parrocchiali di San Gennaro, Immacolata e di San Domenico, avrà inizio proprio da quest'ultima parrocchia, alle ore 19.00.

E se il 29enne, accusato di omicidio volontario, di tentativo di soppressione di cadavere e di detenzione di stupefacenti, lunedì è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, per la convalida del fermo, «in queste ore - ha proseguito Minervini - circolano post nei quali i ragazzi gridano vendetta». Il presunto omicida ha ricevuto insulti e messaggi minatori sui social. «Addio zio… Sarà fatta vendetta», si legge in una storia su Instagram.

«La vita è la cosa più preziosa che noi possediamo - ha aggiunto il sindaco - e mai deve essere disprezzata come è accaduto. Replicare alla brutale violenza con messaggi di odio e vendetta significa continuare a disprezzare la vita. A non darle alcun valore. E la vita di un ragazzo di 23 anni, che ora non c'è più, deve essere valorizzata nel suo prezioso ricordo». E l'iniziativa si propone di «sensibilizzare la comunità locale sull'importanza di costruire una società basata sul rispetto».

«La marcia organizzata da tre parrocchie - ha proseguito il primo cittadino - deve avere forte il significato dell'etica della non violenza e ogni tentativo di generare odio deve essere respinto». Per il sindaco di Molfetta è a questo disagio generalizzato che si deve rispondere. «Etica della non violenza e della legalità come una grande comunità. La giustizia deve fare il suo corso nei Tribunali - ha terminato Minervini -, ma noi dobbiamo essere protagonisti dell'etica della non violenza».

Intanto, in attesa dei risultati dell'autopsia effettuata ieri dal medico legale Sara Sablone, i Carabinieri continueranno ad allargare il campo dell'inchiesta. Intanto arriveranno i riscontri sulle utenze telefoniche del presunto omicida e della vittima e, infine, le relazioni sulle riprese della videosorveglianza di via Immacolata.