Omicidio De Gennaro, il Presidio Libera di Molfetta: «Tessuto criminale infiltrato nella comunità»
La nota: «Continuiamo a invocare la convocazione del Comitato per il monitoraggio dei fenomeni delinquenziali»
domenica 18 febbraio 2024
10.30
Il Presidio di Libera di Molfetta "Gianni Carnicella" esprime sgomento per il recente episodio delittuoso verificatosi in città che ha portato all'uccisione per accoltellamento del ventitreenne Dario De Gennaro da parte del ventinovenne reo confesso Onofrio De Pasquale.
"Il Presidio confida nel lavoro delle autorità giudiziarie, perché siano accertate le reali cause e circostanze dell'omicidio. L'efferatezza del delitto ci interroga sulle possibili azioni preventive, mirate ad offrire opportunità di integrazione dei giovani in contesti lavorativi onesti e sulla capacità degli stessi di aderire a regole condivise che contemplino il pieno rispetto della legge e la convivenza civile all'interno della comunità cittadina. Nel solco dell'azione educativa portata avanti comunque con fatica e costanza da realtà quali le scuole, le associazioni laiche e le comunità parrocchiali, si è da sempre inserito il Presidio al fine di promuovere i valori di libertà e di giustizia sociale".
"Tanto è stato fatto e viene ancora realizzato, ma, nonostante ciò, gli episodi della notte di Capodanno e questo omicidio raccontano di un atteggiamento e di un tessuto criminale profondamente infiltrati nella comunità cittadina, davanti ai quali anche le agenzie educative provano una sensazione di impotenza e fallimento, benché non intendano assolutamente arrendersi. Se saranno appurate le reali motivazioni dell'omicidio, probabilmente emergeranno altre gravi situazioni di illegalità ormai incistate in alcuni territori della città di Molfetta, che generano già da tempo la percezione diffusa di pericolosità e di insicurezza in determinati quartieri".
"Nel mese di gennaio, il Presidio, come fa ormai da anni, era tornato a richiamare l'attenzione dell'Amministrazione su certe situazioni di degrado sociale e di criminalità presenti in città, chiedendo per l'ennesima volta la convocazione del Comitato Comunale per il Monitoraggio dei Fenomeni Delinquenziali. Tale convocazione non è mai arrivata, al netto di un consiglio comunale monotematico sui fatti di Capodanno richiesto dall'opposizione. Oggi la città si ritrova a dover subire la ferita umana e sociale di un ennesimo omicidio e la convocazione non è più rimandabile".
"Il Presidio, che si approssima come ogni anno a vivere il 21 marzo la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie (quest'anno, a Roma presso il Circo Massimo), continuerà a mantenere alta l'attenzione su determinati episodi e a impegnarsi nell'azione educativa e sociale che porta avanti sin dalla sua costituzione nel 2010. Inoltre, il Presidio prenderà parte alla Marcia della Non Violenza e della Legalità, promossa dalle Parrocchie Immacolata, San Domenico e San Gennaro, in comunione con la Chiesa diocesana, prevista per mercoledì 21 febbraio alle ore 19.00 partendo dal sagrato della Chiesa di San Domenico. È il momento di unire le forze sane e mettere in campo ogni iniziativa utile ad arginare la deriva pericolosa che la comunità cittadina da molto tempo subisce".
"Il Presidio confida nel lavoro delle autorità giudiziarie, perché siano accertate le reali cause e circostanze dell'omicidio. L'efferatezza del delitto ci interroga sulle possibili azioni preventive, mirate ad offrire opportunità di integrazione dei giovani in contesti lavorativi onesti e sulla capacità degli stessi di aderire a regole condivise che contemplino il pieno rispetto della legge e la convivenza civile all'interno della comunità cittadina. Nel solco dell'azione educativa portata avanti comunque con fatica e costanza da realtà quali le scuole, le associazioni laiche e le comunità parrocchiali, si è da sempre inserito il Presidio al fine di promuovere i valori di libertà e di giustizia sociale".
"Tanto è stato fatto e viene ancora realizzato, ma, nonostante ciò, gli episodi della notte di Capodanno e questo omicidio raccontano di un atteggiamento e di un tessuto criminale profondamente infiltrati nella comunità cittadina, davanti ai quali anche le agenzie educative provano una sensazione di impotenza e fallimento, benché non intendano assolutamente arrendersi. Se saranno appurate le reali motivazioni dell'omicidio, probabilmente emergeranno altre gravi situazioni di illegalità ormai incistate in alcuni territori della città di Molfetta, che generano già da tempo la percezione diffusa di pericolosità e di insicurezza in determinati quartieri".
"Nel mese di gennaio, il Presidio, come fa ormai da anni, era tornato a richiamare l'attenzione dell'Amministrazione su certe situazioni di degrado sociale e di criminalità presenti in città, chiedendo per l'ennesima volta la convocazione del Comitato Comunale per il Monitoraggio dei Fenomeni Delinquenziali. Tale convocazione non è mai arrivata, al netto di un consiglio comunale monotematico sui fatti di Capodanno richiesto dall'opposizione. Oggi la città si ritrova a dover subire la ferita umana e sociale di un ennesimo omicidio e la convocazione non è più rimandabile".
"Il Presidio, che si approssima come ogni anno a vivere il 21 marzo la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie (quest'anno, a Roma presso il Circo Massimo), continuerà a mantenere alta l'attenzione su determinati episodi e a impegnarsi nell'azione educativa e sociale che porta avanti sin dalla sua costituzione nel 2010. Inoltre, il Presidio prenderà parte alla Marcia della Non Violenza e della Legalità, promossa dalle Parrocchie Immacolata, San Domenico e San Gennaro, in comunione con la Chiesa diocesana, prevista per mercoledì 21 febbraio alle ore 19.00 partendo dal sagrato della Chiesa di San Domenico. È il momento di unire le forze sane e mettere in campo ogni iniziativa utile ad arginare la deriva pericolosa che la comunità cittadina da molto tempo subisce".