Omicidio a Santo Spirito, ucciso Franco Dogna. Lavorava per Exprivia

Il 63enne era dipendente della multinazionale di Molfetta: il cadavere scoperto dalla sorella

mercoledì 8 gennaio 2025 18.18
A cura di Nicola Miccione
Il barese Francesco Dogna, 63 anni compiuti lo scorso 4 ottobre e dipendente della multinazionale Exprivia di Molfetta, ha perso la vita questa mattina, ucciso da numerose coltellate. L'uomo, residente a Santo Spirito, è stato colpito a morte mentre era all'interno della propria casa, vicino al lungomare Cristoforo Colombo.

Colpi violenti, il tonfo di oggetti rovesciati sul pavimento e un'abitazione al pianterreno, quella al civico 12 di via Torino, nei pressi di piazza dei Mille, sottosopra. È stata la sorella con un suo amico, insospettiti dal non sentirlo da ieri, ad allertare i soccorsi al numero 112 dopo aver trovato il cadavere del fratello in una pozza di sangue. Il killer, evidentemente, è scappato a piedi lasciando il corpo di Dogna, che in quell'abitazione viveva da solo e non aveva figli, disteso a pancia in giù.

A nulla sono valsi i soccorsi prestati dagli operatori sanitari del 118: per l'uomo, privo di precedenti o di segnalazioni di alcun genere, non vi è stato più niente da fare. È morto a causa delle profonde ferite inferte con un'arma da taglio e da punta e per una emorragia. Non è dato sapere che cosa sia accaduto di preciso, in quell'appartamento, in quegli istanti che hanno preceduto la tragedia. Forse una lite o un chiarimento improvviso culminato con la voglia di colpire. Di uccidere.

Tutto da ricostruire, in queste ore, il movente del grave fatto di sangue, il primo del nuovo anno: le ipotesi, tutte ancora da accertare, ricadono su motivi personali, visto lo stato di incensuratezza di Dogna, che lavorava in smartworking nell'azienda molfettese specializzata in progettazione e sviluppo di tecnologie software.