Ok ai bagni a Cala Sant'Andrea. Ma l'ordinanza sarà impugnata?
Possibile con ricorso al Tar oppure al Presidente della Repubblica
martedì 21 agosto 2018
9.34
L'ordinanza del Sindaco di Molfetta Tommaso Minervini che dispone la sospensione del divieto di balneazione a Cala Sant'Andrea fino al 16 settembre (https://www.molfettaviva.it/notizie/sospeso-il-divieto-di-balneazione-a-cala-sant-andrea-a-molfetta-fino-al-16-settembre/) ha risvegliato la città dal torpore delle vacanze, accendendo un fitto dibattito che soprattutto sui social ha scatenato molti.
Detto già ieri della decisione del primo cittadino, vediamo adesso tutto nel dettaglio.
Tutto parte dalla nota della locale ASL BA Dipartirnento di Prevenzione - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del 15 maggio scorso che segnala al Comune, in via preventiva, di interdire la balneazione in alcuni tratti della costa parzialmente soggetti ad inquinamento delimitandone i confini.
Ad essa bisogna aggiungere la deliberazione della Giunta della Regione Puglia, datata 13 marzo 2018, la quale classifica le acque di balneazione per la stagione balneare 2018 nella Provincia di Bari, sulla base dei campionamenti e della valutazione delle stesse effettuate daII'ARPA Puglia.
E' da tutto ciò che nasce il provvedimento di Tommaso Minervini che, in data 24 maggio 2018, sancisce il divieto di balneazione con effetto immediato sulla quasi totalità della litoranea di Molfetta. Tra i luoghi non accessibili per chi vuole fare un bagno anche Cala Sant'Andrea.
(https://www.molfettaviva.it/notizie/arriva-l-estate-arriva-il-divieto-di-balneazione-su-lunghi-tratti-della-costa-molfettese/)
Tutto cambia però con l'arrivo dell'estate.
Il 14 agosto esperti del Comune di Molfetta e uomini della Capitaneria di Porto effettuano un sopralluogo a Cala Sant'Andrea (dove nei giorni precedenti era stato sistemato un mezzo che consentiva l'accesso al mare ai disabili, ndr) e vengono effettuati anche campionamenti delle acque. Sono i proprio i risultati da questi derivanti che portano ieri all'ordinanza che dice sì ai bagni a Cala Sant'Andrea ma fino al 16 settembre.
Adesso, cosa accadrà?
La spiaggia sarà sicuramente accessibile anche se, bisogna dirlo, tanti erano i bagnanti che già ne usufruivano.
Però potrebbe intervenire la giustizia.
Infatti, l'ordinanza è impugnabile con ricorso aI TAR di Bari entro 60 giorni dalla pubblicazione oppure addirittura con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di 120 giorni dalla pubblicazione.
Le opposizioni come si comporteranno?
Detto già ieri della decisione del primo cittadino, vediamo adesso tutto nel dettaglio.
Tutto parte dalla nota della locale ASL BA Dipartirnento di Prevenzione - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del 15 maggio scorso che segnala al Comune, in via preventiva, di interdire la balneazione in alcuni tratti della costa parzialmente soggetti ad inquinamento delimitandone i confini.
Ad essa bisogna aggiungere la deliberazione della Giunta della Regione Puglia, datata 13 marzo 2018, la quale classifica le acque di balneazione per la stagione balneare 2018 nella Provincia di Bari, sulla base dei campionamenti e della valutazione delle stesse effettuate daII'ARPA Puglia.
E' da tutto ciò che nasce il provvedimento di Tommaso Minervini che, in data 24 maggio 2018, sancisce il divieto di balneazione con effetto immediato sulla quasi totalità della litoranea di Molfetta. Tra i luoghi non accessibili per chi vuole fare un bagno anche Cala Sant'Andrea.
(https://www.molfettaviva.it/notizie/arriva-l-estate-arriva-il-divieto-di-balneazione-su-lunghi-tratti-della-costa-molfettese/)
Tutto cambia però con l'arrivo dell'estate.
Il 14 agosto esperti del Comune di Molfetta e uomini della Capitaneria di Porto effettuano un sopralluogo a Cala Sant'Andrea (dove nei giorni precedenti era stato sistemato un mezzo che consentiva l'accesso al mare ai disabili, ndr) e vengono effettuati anche campionamenti delle acque. Sono i proprio i risultati da questi derivanti che portano ieri all'ordinanza che dice sì ai bagni a Cala Sant'Andrea ma fino al 16 settembre.
Adesso, cosa accadrà?
La spiaggia sarà sicuramente accessibile anche se, bisogna dirlo, tanti erano i bagnanti che già ne usufruivano.
Però potrebbe intervenire la giustizia.
Infatti, l'ordinanza è impugnabile con ricorso aI TAR di Bari entro 60 giorni dalla pubblicazione oppure addirittura con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di 120 giorni dalla pubblicazione.
Le opposizioni come si comporteranno?