Oggi l'inaugurazione della mostra di Athos Faccincani a Molfetta
Più di 30 dipinti nell'esposizione alla Sala dei Templari
sabato 7 ottobre 2023
Borges ha scritto: "La memoria è la nostra coerenza, il nostro sentimento, persino il nostro agire. Senza il ricordo non siamo nulla." perché i ricordi, soprattutto i più belli, rimangono indelebili nella memoria.
Ed è alla memoria che attinge Athos Faccincani per realizzare i suoi dipinti, ricordi mediati dal sogno e dalla fantasia, intrisi di luce e di colori che ci mostrano la natura che tanto venera, i paesaggi, le città più belle del mediterraneo rielaborate in base alla sua sensibilità, al suo vissuto e contaminate dal suo stato d'animo. Alcuni fra i suoi ricordi più belli sono proprio legati alla Puglia, in particolare un viaggio all'inizio degli anni '80 durante il quale la cultura, le bellezze autentiche e la particolare cordialità gli hanno fatto abbandonare "colori tristi" per aprire il proprio animo alla luce, ai colori ed alla gioia.
Per questo motivo il Maestro Faccincani, in collaborazione con il Comune di Molfetta nella persona del Sindaco Tommaso Minervini e dell'Assessore al turismo, marketing e cultura Giacomo Rossiello, regalerà a Molfetta una personale ricca di emozioni, l'artista veronese presenterà alla Sala dei Templari dal 7 al 22 ottobre circa 30 dipinti ad olio tra i più rappresentativi del nostro territorio. Oggi la vivacità cromatica delle opere del Maestro Faccincani è fortemente legata al Sud della nostra Italia e la mostra costituisce un appuntamento importantissimo per apprezzare, attraverso i paesaggi, la cifra espressiva e pittorica che ne fa un tutt'uno con il territorio, con i suoi colori e il profumo del nostro Mediterraneo.
La personale, patrocinata dal Comune di Molfetta, resterà aperta con i seguenti orari:
dal martedì al venerdì 18:00 – 21:00
sabato e domenica 10:00 – 13:00 e 18:00 – 21:00.
Nativo di Peschiera del Garda, negli anni '70, dopo aver terminato gli studi fra Venezia e la Lombardia, l'artista si dedica con entusiasmo all'equitazione ed alla pratica della pittura. Partecipa al clima di impegno civile di quegli anni e l'impatto con la realtà sociale e i suoi problemi, il contatto con il mondo delle carceri, degli emarginati e della malavita, lo rendono un sostenitore di chi non ha voce. Così le sue tele, concentrate sull'enigma del sentimento umano con i suoi drammi e le sue contraddizioni, assumono colori melanconici e sofferti nel rappresentare figure intensamente espressive. Da questa ricerca nasce il ciclo di dipinti sulla "Follia delle attese" e sulla Resistenza.
Nel 1980, dopo una rigenerazione interiore, Faccincani si rivolge alla natura che ama nella sua totalità e che diventa il suo modello. Muta atteggiamento esistenziale e stilistico e crea immagini di chiara derivazione impressionista, dai colori puri e accesi, dove la luce e il sole, testimoniando gioia e serenità, concorrono al recupero dei valori interiori. Conosciuto e amato ormai anche oltreoceano, tra le sue ultime mostre citiamo quella tenutasi presso la Hyatt Gallery di Tokyo, la partecipazione all'Art Manege di Mosca, la personale a Madrid e nel Principato di Monaco. Innumerevoli anche i premi dei quali è stato insignito durante la sua quarantennale carriera, fra gli ultimi a Roma, come Personalità Europea 2008, ad Ischia il premio Ischia Friends 2010, a Napoli il Premio Albatros ed il Leone d'Argento al Narnia Festival nel 2020.
Ed è alla memoria che attinge Athos Faccincani per realizzare i suoi dipinti, ricordi mediati dal sogno e dalla fantasia, intrisi di luce e di colori che ci mostrano la natura che tanto venera, i paesaggi, le città più belle del mediterraneo rielaborate in base alla sua sensibilità, al suo vissuto e contaminate dal suo stato d'animo. Alcuni fra i suoi ricordi più belli sono proprio legati alla Puglia, in particolare un viaggio all'inizio degli anni '80 durante il quale la cultura, le bellezze autentiche e la particolare cordialità gli hanno fatto abbandonare "colori tristi" per aprire il proprio animo alla luce, ai colori ed alla gioia.
Per questo motivo il Maestro Faccincani, in collaborazione con il Comune di Molfetta nella persona del Sindaco Tommaso Minervini e dell'Assessore al turismo, marketing e cultura Giacomo Rossiello, regalerà a Molfetta una personale ricca di emozioni, l'artista veronese presenterà alla Sala dei Templari dal 7 al 22 ottobre circa 30 dipinti ad olio tra i più rappresentativi del nostro territorio. Oggi la vivacità cromatica delle opere del Maestro Faccincani è fortemente legata al Sud della nostra Italia e la mostra costituisce un appuntamento importantissimo per apprezzare, attraverso i paesaggi, la cifra espressiva e pittorica che ne fa un tutt'uno con il territorio, con i suoi colori e il profumo del nostro Mediterraneo.
La personale, patrocinata dal Comune di Molfetta, resterà aperta con i seguenti orari:
dal martedì al venerdì 18:00 – 21:00
sabato e domenica 10:00 – 13:00 e 18:00 – 21:00.
Nativo di Peschiera del Garda, negli anni '70, dopo aver terminato gli studi fra Venezia e la Lombardia, l'artista si dedica con entusiasmo all'equitazione ed alla pratica della pittura. Partecipa al clima di impegno civile di quegli anni e l'impatto con la realtà sociale e i suoi problemi, il contatto con il mondo delle carceri, degli emarginati e della malavita, lo rendono un sostenitore di chi non ha voce. Così le sue tele, concentrate sull'enigma del sentimento umano con i suoi drammi e le sue contraddizioni, assumono colori melanconici e sofferti nel rappresentare figure intensamente espressive. Da questa ricerca nasce il ciclo di dipinti sulla "Follia delle attese" e sulla Resistenza.
Nel 1980, dopo una rigenerazione interiore, Faccincani si rivolge alla natura che ama nella sua totalità e che diventa il suo modello. Muta atteggiamento esistenziale e stilistico e crea immagini di chiara derivazione impressionista, dai colori puri e accesi, dove la luce e il sole, testimoniando gioia e serenità, concorrono al recupero dei valori interiori. Conosciuto e amato ormai anche oltreoceano, tra le sue ultime mostre citiamo quella tenutasi presso la Hyatt Gallery di Tokyo, la partecipazione all'Art Manege di Mosca, la personale a Madrid e nel Principato di Monaco. Innumerevoli anche i premi dei quali è stato insignito durante la sua quarantennale carriera, fra gli ultimi a Roma, come Personalità Europea 2008, ad Ischia il premio Ischia Friends 2010, a Napoli il Premio Albatros ed il Leone d'Argento al Narnia Festival nel 2020.