Oggi è l'anniversario della morte di Lady Diana: nel 1985 visitò Molfetta

La figura della celeberrima principessa del Galles è tutt'ora capace di suscitare emozioni nell'immaginario collettivo

sabato 31 agosto 2024 14.08
A cura di Vincenzo Ciccolella
Lo stridore delle ruote, il boato di uno schianto, poi silenzio: è in questa maniera che si conclude la vita di Diana Spencer. Amata da generazioni, la figura della celeberrima principessa del Galles è tutt'ora capace di suscitare emozioni nell'immaginario collettivo.

Di Diana, nello specifico, vale la pena ricordare la visita a Molfetta.

Era un assolato 2 Maggio 1985 quando Lady Diana e l'attuale re del Regno Unito, Carlo III, presero parte ad un tour che portò in giro l'allora coppia per tutta l'Italia ed il Mediterraneo, a bordo dello yacht reale "Britannia", fino a farli approdare in Puglia. I due furono allora accolti dal sindaco Enzo de Cosmo e da una grande ed emozionata folla, curiosa di assistere alla visita dei principi. Lady D ebbe la possibilità di incontrare i bambini sordomuti dell'Istituto Apicella, al tempo gestito da suore, e di assistere nell'atrio dell'edificio ad una movimentata tarantella e ad un'esibizione di ginnastica ritmica.

Sicuramente la madre del futuro re di Gran Bretagna ha molto apprezzato tutto ciò con cui è entrata in contatto a Molfetta: era infatti una grande amante della danza, della musica e dei bambini. Si deduce l'apprezzamento per la performance dal suo tamburellare le dita nel video che la ritrae all'interno dell'Istituto Apicella.

"Mio marito ed io siamo molto felici di essere qui": così la principessa di Galles commentava il suo soggiorno in Italia, cercando di parlare in un italiano la cui cadenza risultava, ovviamente, fortemente anglosassone.

La storia della "Regina nei cuori delle persone" si conclude improvvisamente in una tranquilla notte di fine estate a Parigi, il 31 agosto 1997.

Oggi, a ventisette anni dalla sua prematura scomparsa, più che mai è doveroso ravvivare la fiamma di una donna che non è stata solo l'icona di stile e charme ma simbolo di generosità, empatia, che diede voce agli inascoltati: ancora oggi sono encomiabili i suoi sforzi di abbattere i pregiudizi su questioni delicatissime quali quelle relative ai malati di AIDS ed alla salute mentale.