Oggi a Molfetta l'incontro pubblico "La città siCura"
Appuntamento alle 19 nei giardinetti via Mameli e via Giovene
giovedì 22 giugno 2023
17.06
Sarà un giardinetto dimenticato di periferia il teatro dell'incontro pubblico "La città siCura" di oggi alle ore 19.00, organizzato da Rinascere con la partecipazione di ospiti di grande prestigio. L'iniziativa si terrà nel parchetto all'angolo via Mameli, via Giovene, sotto l'altalena senza sedile e accanto allo scivolo senza scalini.
Si parlerà di sicurezza e criminalità, ma da una prospettiva diversa. Quella della prevenzione e della cura delle ferite sociali che mordono la città di Molfetta, come molte altre città del Mezzogiorno. All'iniziativa interverranno Pino Gesmundo, segretario confederale nazionale della CGIL, il sociologo Nicola Schingaro, presidente del Municipio III di Bari e autore del libro "Perché non sono un delinquente", Matteo d'Ingeo, coordinatore del movimento Liberatorio, Michele Jacono, coordinatore CGIL Molfetta e Felice Spaccavento, consigliere comunale di Rinascere, impegnato ogni giorno nella lotta alle marginalità. A moderare l'iniziativa sarà il coordinatore cittadino di Rinascere, Corrado Minervini.
Negli ultimi mesi Molfetta è stata colpita da numerosi eventi criminosi, susseguitisi con una frequenza esponenziale. I cittadini chiedono, giustamente, un presidio adeguato delle forze dell'ordine. Lo chiede anche Rinascere, ma questo non basta. "La politica non si occupa solo degli effetti, ma soprattutto delle cause dei problemi" - afferma Corrado Minervini, coordinatore del movimento Rinascere - "Il nostro intento è di ribaltare il paradigma che riduce i problemi di sicurezza solo a dinamiche criminose di gruppi organizzati sempre più pericolosi. Il tema è il brodo di coltura di questa criminalità. La povertà educativa, il disagio sociale, l'assenza di alternative di lavoro e i modelli culturali che conducono un bambino ad affiliarsi ad una baby gang. Quando questo accade perdiamo tutti e c'è poco da fare".
È su questa prospettiva che Rinascere ha aperto un dialogo con la CGIL locale. Gli ospiti aiuteranno non solo a ricostruire l'evoluzione delle dinamiche della criminalità locale, ma soprattutto ad immaginare le politiche più adatte a costruire un destino diverso per quell'esercito di giovani che oggi vengono reclutati dalla malavita, ma che domani vogliamo vedere impegnati nella costruzione di una società migliore.
"Questo è il nostro compito, se vogliamo essere forza di cambiamento!" - conclude Felice Spaccavento, consigliere comunale di Rinascere. - "Le politiche sociali del Comune di Molfetta non si pongono alcun obiettivo strategico: appaiono solo uno strumento per consumare soldi pubblici. Il 28% del bilancio comunale, infatti, è destinato a spesa sociale (diritti sociali, politiche sociali, famiglia). Si tratta di quasi 16 milioni di euro. Qualcuno si è mai chiesto se le politiche adottate siano efficaci? Temiamo di no. Il tessuto sociale va rinvigorito con interventi preventivi di inclusione che vanno co-progettati con i protagonisti dell'impegno sociale e le agenzie educative. Giovedì apriamo un dialogo con la città su questi temi. Non ci fermeremo ad un'iniziativa. Per farlo abbiamo bisogno del contributo di tutti".
Si parlerà di sicurezza e criminalità, ma da una prospettiva diversa. Quella della prevenzione e della cura delle ferite sociali che mordono la città di Molfetta, come molte altre città del Mezzogiorno. All'iniziativa interverranno Pino Gesmundo, segretario confederale nazionale della CGIL, il sociologo Nicola Schingaro, presidente del Municipio III di Bari e autore del libro "Perché non sono un delinquente", Matteo d'Ingeo, coordinatore del movimento Liberatorio, Michele Jacono, coordinatore CGIL Molfetta e Felice Spaccavento, consigliere comunale di Rinascere, impegnato ogni giorno nella lotta alle marginalità. A moderare l'iniziativa sarà il coordinatore cittadino di Rinascere, Corrado Minervini.
Negli ultimi mesi Molfetta è stata colpita da numerosi eventi criminosi, susseguitisi con una frequenza esponenziale. I cittadini chiedono, giustamente, un presidio adeguato delle forze dell'ordine. Lo chiede anche Rinascere, ma questo non basta. "La politica non si occupa solo degli effetti, ma soprattutto delle cause dei problemi" - afferma Corrado Minervini, coordinatore del movimento Rinascere - "Il nostro intento è di ribaltare il paradigma che riduce i problemi di sicurezza solo a dinamiche criminose di gruppi organizzati sempre più pericolosi. Il tema è il brodo di coltura di questa criminalità. La povertà educativa, il disagio sociale, l'assenza di alternative di lavoro e i modelli culturali che conducono un bambino ad affiliarsi ad una baby gang. Quando questo accade perdiamo tutti e c'è poco da fare".
È su questa prospettiva che Rinascere ha aperto un dialogo con la CGIL locale. Gli ospiti aiuteranno non solo a ricostruire l'evoluzione delle dinamiche della criminalità locale, ma soprattutto ad immaginare le politiche più adatte a costruire un destino diverso per quell'esercito di giovani che oggi vengono reclutati dalla malavita, ma che domani vogliamo vedere impegnati nella costruzione di una società migliore.
"Questo è il nostro compito, se vogliamo essere forza di cambiamento!" - conclude Felice Spaccavento, consigliere comunale di Rinascere. - "Le politiche sociali del Comune di Molfetta non si pongono alcun obiettivo strategico: appaiono solo uno strumento per consumare soldi pubblici. Il 28% del bilancio comunale, infatti, è destinato a spesa sociale (diritti sociali, politiche sociali, famiglia). Si tratta di quasi 16 milioni di euro. Qualcuno si è mai chiesto se le politiche adottate siano efficaci? Temiamo di no. Il tessuto sociale va rinvigorito con interventi preventivi di inclusione che vanno co-progettati con i protagonisti dell'impegno sociale e le agenzie educative. Giovedì apriamo un dialogo con la città su questi temi. Non ci fermeremo ad un'iniziativa. Per farlo abbiamo bisogno del contributo di tutti".