Officine Molfetta: «Pronti a firmare per le dimissioni del sindaco»
Le parole di Pasquale Mancini. Nel pomeriggio anche l'incontro con il Partito Democratico
mercoledì 20 ottobre 2021
18.43
Si è appena concluso l'incontro tra le delegazioni di Officine Molfetta e del Partito Democratico: i rappresentanti delle due compagini (che hanno da tempo preso le distanze dall'amministrazione Minervini) hanno condiviso senza esitazioni la necessità di chiudere quanto prima questa stagione amministrativa.
«E' necessario mettere la parola fine ad una esperienza che non ha illuso solo i cittadini ma anche i rappresentanti politici che credevano nell'idea del laboratorio civico arricchito dalla partecipazione di un partito di storia e caratura nazionale come il PD», ha affermato Pasquale Mancini, capogruppo di Officine Molfetta.
«Nessuno dei problemi della Città è stato affrontato come necessario, anzi, in alcune zone della Città la qualità della vita dei cittadini, sommersi da incuria, caos e degrado, è notevolmente peggiorata. E' stato deprimente progettare, proporre, parlare per mesi a orecchie che sentivano senza ascoltare - ha continuato Mancini - questo atteggiamento del Sindaco mi ha offeso profondamente: siamo stati a lungo parte critica interna, abbiamo contestato l'accentramento delle deleghe al Personale e Bilancio, contestato la mancanza di una narrazione e di un fil rouge che unisse i pezzi di un puzzle impazzito, ma il perdurare del "non ascolto" ci ha portati dritti all'opposizione dura dell'amministrazione delle rotonde. Questo progetto meritava maggior trasparenza e impegno, la Città meritava trasparenza, impegno e interventi verticali sui tanti problemi sul tappeto».
«Noi di Officine Molfetta non condividiamo affatto l'atteggiamento delle opposizioni di sinistra: troviamo un non-sense protestare senza avere poi la forza per staccare la spina. Siamo delusi, personalmente e politicamente: firmiamo queste dimissioni e mandiamoli a casa. Dopo e solo dopo - come emerso anche nell'incontro delle due delegazioni - potremo parlare di futuro».
«E' necessario mettere la parola fine ad una esperienza che non ha illuso solo i cittadini ma anche i rappresentanti politici che credevano nell'idea del laboratorio civico arricchito dalla partecipazione di un partito di storia e caratura nazionale come il PD», ha affermato Pasquale Mancini, capogruppo di Officine Molfetta.
«Nessuno dei problemi della Città è stato affrontato come necessario, anzi, in alcune zone della Città la qualità della vita dei cittadini, sommersi da incuria, caos e degrado, è notevolmente peggiorata. E' stato deprimente progettare, proporre, parlare per mesi a orecchie che sentivano senza ascoltare - ha continuato Mancini - questo atteggiamento del Sindaco mi ha offeso profondamente: siamo stati a lungo parte critica interna, abbiamo contestato l'accentramento delle deleghe al Personale e Bilancio, contestato la mancanza di una narrazione e di un fil rouge che unisse i pezzi di un puzzle impazzito, ma il perdurare del "non ascolto" ci ha portati dritti all'opposizione dura dell'amministrazione delle rotonde. Questo progetto meritava maggior trasparenza e impegno, la Città meritava trasparenza, impegno e interventi verticali sui tanti problemi sul tappeto».
«Noi di Officine Molfetta non condividiamo affatto l'atteggiamento delle opposizioni di sinistra: troviamo un non-sense protestare senza avere poi la forza per staccare la spina. Siamo delusi, personalmente e politicamente: firmiamo queste dimissioni e mandiamoli a casa. Dopo e solo dopo - come emerso anche nell'incontro delle due delegazioni - potremo parlare di futuro».