Occupazione abusiva di suolo pubblico
Il Liberatorio presenta due esposti
venerdì 9 maggio 2014
18.56
Presentati due esposti con richiesta d'intervento alla Polizia Municipale per l'occupazione di strade e marciapiedi in violazioni al codice della strada e mancato rispetto della sentenza n.6108/14 del 10 febbraio 2014 della terza sezione penale della Cassazione, in materia di esposizione di merce commestibile.
Il Liberatorio politico affila le armi.
«L'intervento – precisa in una nota Matteo D'Ingeo, coordinatore del movimento - era rivolto in particolare ai punti vendita in: via Bari n. 27; via Cap. Magrone 66-68, angolo via Cap.Manfredi Azzarita; via Baccarini n.105; via Rattazzi n.41; via Di Vagno angolo via Calabrese, occupa uno spazio antistante ad una centralina del gas; via Massimo d'Azeglio, n. 150 (occupa stabilmente marciapiede e strada anche di notte e di giorno apre ombrellone che occupa la strada); via Immacolata n. 13 (strada e marciapiede); via Immacolata - angolo via Matteucci; via Immacolata n. 64-66; via Palestro n. 5 (occupa strada e marciapiede, spesso occupa e chiude accesso strada adiacente); via Crocifisso n. 57 (da sempre occupa strada e marciapiede); (oltre ai più eclatanti casi sopraelencati ci sono decine di piccoli esercizi commerciali, bar e pizzerie, presenti in città che quotidianamente abusano delle loro autorizzazioni, quando ci sono, per occupare abusivamente strade e marciapiedi)».
Con gli stessi esposti è stato richiestio «se i suddetti commercianti occupano regolarmente gli spazi pubblici, se sono rispettate le più elementari norme di igiene e mantenimento della merce, se vengono rilasciati gli scontrini fiscali, se è rispettata la norma della tracciabilità del prodotto, se le autorizzazioni rilasciate siano in contrasto con i regolamenti comunali e il codice della strada; se è rispettata la sentenza di Cassazione n.6108/14 del 10 febbraio 2014».
Il Liberatorio politico affila le armi.
«L'intervento – precisa in una nota Matteo D'Ingeo, coordinatore del movimento - era rivolto in particolare ai punti vendita in: via Bari n. 27; via Cap. Magrone 66-68, angolo via Cap.Manfredi Azzarita; via Baccarini n.105; via Rattazzi n.41; via Di Vagno angolo via Calabrese, occupa uno spazio antistante ad una centralina del gas; via Massimo d'Azeglio, n. 150 (occupa stabilmente marciapiede e strada anche di notte e di giorno apre ombrellone che occupa la strada); via Immacolata n. 13 (strada e marciapiede); via Immacolata - angolo via Matteucci; via Immacolata n. 64-66; via Palestro n. 5 (occupa strada e marciapiede, spesso occupa e chiude accesso strada adiacente); via Crocifisso n. 57 (da sempre occupa strada e marciapiede); (oltre ai più eclatanti casi sopraelencati ci sono decine di piccoli esercizi commerciali, bar e pizzerie, presenti in città che quotidianamente abusano delle loro autorizzazioni, quando ci sono, per occupare abusivamente strade e marciapiedi)».
Con gli stessi esposti è stato richiestio «se i suddetti commercianti occupano regolarmente gli spazi pubblici, se sono rispettate le più elementari norme di igiene e mantenimento della merce, se vengono rilasciati gli scontrini fiscali, se è rispettata la norma della tracciabilità del prodotto, se le autorizzazioni rilasciate siano in contrasto con i regolamenti comunali e il codice della strada; se è rispettata la sentenza di Cassazione n.6108/14 del 10 febbraio 2014».