Nuovo terremoto giudiziario al Comune: indagato il sindaco Minervini

Nel mirino la nuova area mercatale in viale monsignor Bello finita sotto sequestro. 11 gli indagati

venerdì 22 luglio 2022 10.48
Un nuovo terremoto giudiziario, da questa mattina, ha sconvolto il Comune di Molfetta, finito in passato nel mirino della magistratura. La Guardia di Finanza ha notificato 11 decreti di perquisizione e sequestro probatorio a carico di altrettante persone: tra queste ci sono figure apicali del Comune di Molfetta e imprenditori.

Secondo le indagini dei militari della locale Tenenza, diretti dal tenente Salvatore Mercone, gli indagati - i fatti risalgono al periodo tra agosto 2020 e giugno 2021 - avrebbero truccato la gara per i lavori di riqualificazione della nuova area mercatale di Molfetta, in via monsignor Bello, procedendo con un affidamento diretto per gli interventi di completamento, anziché con un bando, dopo che la ditta che in passato si era aggiudicata l'appalto per tutti i lavori, aveva abbandonato il cantiere.

Nel fascicolo affidato ai pubblici ministeri della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Tosto e Francesco Aiello, sono contestati, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità, le ipotesi di reato di frode in pubbliche forniture, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e di falso. I militari, inoltre, dopo aver sequestrato documenti, computer e cellulari, hanno sottoposto a sequestro probatorio pure il cantiere di Ponente, notificando gli avvisi di garanzia a 11 indagati.

Oltre al sindaco Tommaso Minervini, sono indagati gli ex assessori comunali Mariano Caputo e Antonio Ancona, l'ex dirigente del settore Ambiente del Comune Vincenzo Balducci, l'attuale dirigente del settore Lavori Pubblici Domenico Satalino, il geometra comunale e direttore dei lavori Damiano Binetti e cinque imprenditori.