Nuovo PSI di Molfetta: «Scollamento in corso nella maggioranza»
Anche alcune riflessioni in merito alla situazione politica locale
martedì 30 gennaio 2024
Anche il Nuovo PSI di Molfetta si è espresso sugli ultimi fatti in chiave politica: "Il Nuovo PSI di Molfetta, nel confermare il sostegno all'attuale Sindaco, non si sottrae però dall'analizzare gli ultimi avvenimenti politici comunali, perlopiù appresi dai giornali locali e nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Sembrerebbe che sia in corso uno scollamento tra le forze politiche della maggioranza che, in alcuni casi, potrebbe innescare anche fratture insanabili".
"Questa forza politica ritiene che una sana gestione politica di una coalizione, a tutti i livelli, sia possibile solo se c'è un'adeguata camera di compensazione politica, anche se sarebbe meglio definirla "camera di composizione" politica delle possibili insorgenti divergenze tra i vari esponenti delle numerose liste che hanno consentito al Sindaco di vincere le elezioni quasi due anni fa. Ci vuole una grande abilità nel coagulare grandi e vincenti coalizioni elettorali, nel mettere assieme forze politiche e gruppi civici per dare forza ad un Sindaco e al suo programma condiviso. Ci vuole, però, altrettanta capacità nel saper guidare le grandi coalizioni sulla strada della buona, sana e corretta amministrazione. Inoltre, la pari dignità tra tutti i gruppi politici che sostengono l'attuale Sindaco e la sua Amministrazione, non dovrebbe mai essere messa in discussione. Lo diciamo subito, per sgombrare il campo da ogni dubbio: non è bello assistere a repentini cambi di casacca all'interno delle forze della coalizione. Il "travaso" di consiglieri comunali e assessori, da un gruppo politico ad un altro della stessa coalizione, quasi mai è un fenomeno positivo; quasi mai rafforza un Sindaco e la sua Amministrazione".
"Quando esponenti politici che hanno finora sostenuto il Sindaco di Molfetta e la sua Amministrazione improvvisamente si spogliano della loro appartenenza ad una lista civica ed entrano a far parte di un sol gruppo politico, per lo più di natura civica, da ciò che si apprende, il messaggio che si dà ai cittadini non è sicuramente positivo. Gli "accordi di cartello" che azzerano la rappresentanza in Consiglio comunale e in Giunta di alcune forze civiche, a favore di altri gruppi politici, non sono altro che "giochi di potere" finalizzati a consegnare la città nelle mani di pochi. Il fine di queste manovre non è quasi mai encomiabile, senza dimenticare poi che questi fenomeni comunali di "bassa lega" sono sempre percepiti in maniera negativa dai cittadini. Inutile aggiungere poi che i gruppi politici che subiscono questa forma di cannibalismo politico all'interno di una stessa coalizione, che perdono in men che non si dica i propri rappresentanti istituzionali, non possono far altro che dichiarare la fuoriuscita dalla maggioranza".
"Le conseguenze immediate di questo genere di manovre sono inevitabili, quelle future sono abbastanza prevedibili. Da sempre, in politica, il civismo è stato considerato l'elemento in più che aggrega gruppi e forze politiche animate dalla voglia di amministrare bene una città. Spesso sono correnti di opinione, di sani intendimenti che convergono e si attivano per il bene della città e per rappresentare in maniera genuina i cittadini all'interno dell'assise comunale. Purtroppo, lo dobbiamo dire, sta avvenendo qualcosa che non può essere percepito in maniera positiva: alcuni consiglieri comunali, fin troppo noti alla città, abbandonano repentinamente quei gruppi politici che hanno consentito la loro elezione, per "posizionarsi" sotto le "ali protettive" di quei pochi, altrettanto ben noti, a cui il potere politico personale non basta mai. Un'overdose di potere di alcuni, genera solo spinte contrapposte che causano, inevitabilmente, l'implosione di una coalizione. Ci chiediamo, oggi, se sia una mossa per davvero intelligente quella di "consegnare" la maggioranza della maggioranza nelle mani di un uomo solo a cui non fa difetto la sete di potere. Ovviamente non stiamo parlando del Sindaco relegato al ruolo di mero primo amministratore del comune e non di guida della coalizione. Almeno, i fatti a cui stiamo assistendo, ci dicono questo. Il "gruppone" che si va "conglomerando" all'interno del Consiglio comunale, e all'interno della maggioranza consigliare, non rafforzerà affatto il Sindaco e la sua coalizione. E i primi nefasti effetti di questa scellerata manovra politica si stanno già vedendo".
"Noi Socialisti, Riformisti e Liberali da sempre abbiamo sposato gli ideali dei socialisti molfettesi Salvemini e Finocchiaro per cui siamo e continuiamo ad essere fedeli alle nostre idee e non cambiamo pelle né casacca. Abbiamo condiviso un percorso con Pietro Mastropasqua ed affrontato numerose battaglie per il bene della città. Successivamente abbiamo sposato il programma del candidato a primo cittadino Tommaso Minervini che, grazie anche al nostro impegno nel turno di ballottaggio, è stato eletto Sindaco di Molfetta. Anche per questo motivo siamo sempre stati distanti dalle vicende di taluni consiglieri ed assessori del governo Minervini ma vicini al pensiero del nostro primo cittadino. Il Nuovo PSI di Molfetta, non muta casacca né pelle. Pur avendo appreso, con innegabile preoccupazione, tutto quello che è stato pubblicato dai giornali locali, ritiene di sostenere ancora l'attuale Sindaco. Le donne e gli uomini del GAROFANO ROSSO, si riservano però il dovere di valutare meglio questa situazione abbastanza complessa che potrebbe avere delle conseguenze sulla propria azione politica. Le valutazioni espresse in questo comunicato e condivise dai socialisti molfettesi del Nuovo PSI hanno un unico fine: quello di far rinsavire chi di dovere. "Certe cose" non si fanno! Non rafforzano mai una coalizione, anzi, semmai la indeboliscono".
"Questa forza politica ritiene che una sana gestione politica di una coalizione, a tutti i livelli, sia possibile solo se c'è un'adeguata camera di compensazione politica, anche se sarebbe meglio definirla "camera di composizione" politica delle possibili insorgenti divergenze tra i vari esponenti delle numerose liste che hanno consentito al Sindaco di vincere le elezioni quasi due anni fa. Ci vuole una grande abilità nel coagulare grandi e vincenti coalizioni elettorali, nel mettere assieme forze politiche e gruppi civici per dare forza ad un Sindaco e al suo programma condiviso. Ci vuole, però, altrettanta capacità nel saper guidare le grandi coalizioni sulla strada della buona, sana e corretta amministrazione. Inoltre, la pari dignità tra tutti i gruppi politici che sostengono l'attuale Sindaco e la sua Amministrazione, non dovrebbe mai essere messa in discussione. Lo diciamo subito, per sgombrare il campo da ogni dubbio: non è bello assistere a repentini cambi di casacca all'interno delle forze della coalizione. Il "travaso" di consiglieri comunali e assessori, da un gruppo politico ad un altro della stessa coalizione, quasi mai è un fenomeno positivo; quasi mai rafforza un Sindaco e la sua Amministrazione".
"Quando esponenti politici che hanno finora sostenuto il Sindaco di Molfetta e la sua Amministrazione improvvisamente si spogliano della loro appartenenza ad una lista civica ed entrano a far parte di un sol gruppo politico, per lo più di natura civica, da ciò che si apprende, il messaggio che si dà ai cittadini non è sicuramente positivo. Gli "accordi di cartello" che azzerano la rappresentanza in Consiglio comunale e in Giunta di alcune forze civiche, a favore di altri gruppi politici, non sono altro che "giochi di potere" finalizzati a consegnare la città nelle mani di pochi. Il fine di queste manovre non è quasi mai encomiabile, senza dimenticare poi che questi fenomeni comunali di "bassa lega" sono sempre percepiti in maniera negativa dai cittadini. Inutile aggiungere poi che i gruppi politici che subiscono questa forma di cannibalismo politico all'interno di una stessa coalizione, che perdono in men che non si dica i propri rappresentanti istituzionali, non possono far altro che dichiarare la fuoriuscita dalla maggioranza".
"Le conseguenze immediate di questo genere di manovre sono inevitabili, quelle future sono abbastanza prevedibili. Da sempre, in politica, il civismo è stato considerato l'elemento in più che aggrega gruppi e forze politiche animate dalla voglia di amministrare bene una città. Spesso sono correnti di opinione, di sani intendimenti che convergono e si attivano per il bene della città e per rappresentare in maniera genuina i cittadini all'interno dell'assise comunale. Purtroppo, lo dobbiamo dire, sta avvenendo qualcosa che non può essere percepito in maniera positiva: alcuni consiglieri comunali, fin troppo noti alla città, abbandonano repentinamente quei gruppi politici che hanno consentito la loro elezione, per "posizionarsi" sotto le "ali protettive" di quei pochi, altrettanto ben noti, a cui il potere politico personale non basta mai. Un'overdose di potere di alcuni, genera solo spinte contrapposte che causano, inevitabilmente, l'implosione di una coalizione. Ci chiediamo, oggi, se sia una mossa per davvero intelligente quella di "consegnare" la maggioranza della maggioranza nelle mani di un uomo solo a cui non fa difetto la sete di potere. Ovviamente non stiamo parlando del Sindaco relegato al ruolo di mero primo amministratore del comune e non di guida della coalizione. Almeno, i fatti a cui stiamo assistendo, ci dicono questo. Il "gruppone" che si va "conglomerando" all'interno del Consiglio comunale, e all'interno della maggioranza consigliare, non rafforzerà affatto il Sindaco e la sua coalizione. E i primi nefasti effetti di questa scellerata manovra politica si stanno già vedendo".
"Noi Socialisti, Riformisti e Liberali da sempre abbiamo sposato gli ideali dei socialisti molfettesi Salvemini e Finocchiaro per cui siamo e continuiamo ad essere fedeli alle nostre idee e non cambiamo pelle né casacca. Abbiamo condiviso un percorso con Pietro Mastropasqua ed affrontato numerose battaglie per il bene della città. Successivamente abbiamo sposato il programma del candidato a primo cittadino Tommaso Minervini che, grazie anche al nostro impegno nel turno di ballottaggio, è stato eletto Sindaco di Molfetta. Anche per questo motivo siamo sempre stati distanti dalle vicende di taluni consiglieri ed assessori del governo Minervini ma vicini al pensiero del nostro primo cittadino. Il Nuovo PSI di Molfetta, non muta casacca né pelle. Pur avendo appreso, con innegabile preoccupazione, tutto quello che è stato pubblicato dai giornali locali, ritiene di sostenere ancora l'attuale Sindaco. Le donne e gli uomini del GAROFANO ROSSO, si riservano però il dovere di valutare meglio questa situazione abbastanza complessa che potrebbe avere delle conseguenze sulla propria azione politica. Le valutazioni espresse in questo comunicato e condivise dai socialisti molfettesi del Nuovo PSI hanno un unico fine: quello di far rinsavire chi di dovere. "Certe cose" non si fanno! Non rafforzano mai una coalizione, anzi, semmai la indeboliscono".