Nuovo porto di Molfetta: ultimate le operazioni di recupero e trasferimento degli ordigni

84 gli ordigni a caricamento speciale rinvenuti sul fondale

sabato 9 febbraio 2019
Gli artificieri dell'Esercito dell'11esimo Reggimento Genio Guastatori di Foggia, unità specialistica alle dipendenze della Brigata "Pinerolo", hanno ultimato le operazioni di salpamento e trasferimento in cava degli ordigni bellici presenti nello specchio acqueo del cantiere del nuovo porto a Molfetta.

La delicata operazione, condotta sul campo da un team di artificieri specialisti, esperti nel settore della disattivazione di ordigni esplosivi regolamentari ha avuto inizio a novembre dello scorso anno.

Complessivamente sono stati portati in cava ottantaquattro ordigni a caricamento speciale ritrovati sui fondali del nuovo porto: 49 bombe d'aereo inglesi da trenta libre; un ordigno caricato con fosforo bianco; un ordigno probabilmente caricato al fosforo bianco; 32 piat (proietti anticarro); una bomba d'aereo da 30 libre statunitense.

I reparti Genio dell'Esercito, grazie alle esperienze maturate nei teatri operativi ed alla elevata connotazione "dual-use", operano in favore della comunità nazionale sia con la bonifica di residuati bellici ancora ampiamente presenti nel territorio nazionale sia in caso di pubbliche utilità a favore della popolazione civile.

Dalla data di dissequestro del cantiere del porto, avvenuto il 15 maggio 2015, ad oggi non era stata condotta alcuna pulizia del porto dagli ordigni.