Nuovo capitolo per la giostrina di Banchina San Domenico
L’assessore Gadaleta risponde al gisotraio Luciani
giovedì 22 maggio 2014
21.02
Non si fa attendere la risposta dell'amministrazione comunale sulla questione giostrine di banchina San Domenico, costretta a migrare per far posto alla riqualificazione dell'area pubblica, prevista e finanziata con fondi regionali.
A rispondere alle rimostranze di Vitangelo Luciani è l'assessore al territorio Rosalba Gadaleta. «Abbiamo più volte incontrato Luciani – afferma – proponendo soluzioni diverse per la sistemazione della sua giostrina, ma tutte le proposte sono state rigettate». La proposta è stata quella di trasferire l'attrazione in via Salvucci, un altro spazio pubblico dove sorge anche un altro parco giochi con strutture gonfiabili per i più piccoli. Una proposta che secondo il giostraio penalizzerebbe il suo lavoro, perché quel luogo è lontano dalle zone di passeggio e quindi meno fruibili dai bambini e dalle loro famiglie.
«Quell'aera invece – è la difesa dell'assessore - è al centro di un rione molto popoloso. Nella zona abitano circa 10 mila persone, una piccola città. È vicino a istituti scolastici e al "Parco di mezzogiorno" che presto sarà riqualificato, oltre che ad un altro parco giochi che svolge regolarmente al sua attività senza recriminazioni. Non è certamente una zona periferica come "Secca dei pali", un'altra area comunale, luogo proposto alcuni anni fa per il trasferimento della giostrina».
Anche sui possibili mancati introiti, che renderebbero difficile la sopravvivenza della famiglia Luciani, Gadaleta ha da dire la sua.
«Su Banchina San Domenico il passeggio si concentra nei soli mesi estivi – afferma – sicuramente con un guadagno per il giostraio apprezzabile. Ma in via Salvucci, proprio per la sua collocazione, il lavoro potrebbe essere costante per tutto l'anno. Naturalmente i bilanci si fanno a distanza di un anno. Solo dopo si potrà dire se la soluzione prospettata è da ritenersi dignitosa sotto il profilo economico per la famiglia Luciani. Se così non dovesse essere, c'è sempre la possibilità di cercare un'altra soluzione, naturalmente da condividere. Siamo sempre aperti al dialogo e a proposte praticabili. Nei fatti la riqualificazione di Banchina San Domenico non prevede che su quella piazza sia rimontata alcuna giostrina».
L'altra attrazione, quella che rimarrà montata sul versante opposto della banchina, ha attualmente un permesso rilasciato dalla Capitaneria di Porto valido fino al 2015. Per il momento rimarrà li dove è montata.
Mino Ciocia
A rispondere alle rimostranze di Vitangelo Luciani è l'assessore al territorio Rosalba Gadaleta. «Abbiamo più volte incontrato Luciani – afferma – proponendo soluzioni diverse per la sistemazione della sua giostrina, ma tutte le proposte sono state rigettate». La proposta è stata quella di trasferire l'attrazione in via Salvucci, un altro spazio pubblico dove sorge anche un altro parco giochi con strutture gonfiabili per i più piccoli. Una proposta che secondo il giostraio penalizzerebbe il suo lavoro, perché quel luogo è lontano dalle zone di passeggio e quindi meno fruibili dai bambini e dalle loro famiglie.
«Quell'aera invece – è la difesa dell'assessore - è al centro di un rione molto popoloso. Nella zona abitano circa 10 mila persone, una piccola città. È vicino a istituti scolastici e al "Parco di mezzogiorno" che presto sarà riqualificato, oltre che ad un altro parco giochi che svolge regolarmente al sua attività senza recriminazioni. Non è certamente una zona periferica come "Secca dei pali", un'altra area comunale, luogo proposto alcuni anni fa per il trasferimento della giostrina».
Anche sui possibili mancati introiti, che renderebbero difficile la sopravvivenza della famiglia Luciani, Gadaleta ha da dire la sua.
«Su Banchina San Domenico il passeggio si concentra nei soli mesi estivi – afferma – sicuramente con un guadagno per il giostraio apprezzabile. Ma in via Salvucci, proprio per la sua collocazione, il lavoro potrebbe essere costante per tutto l'anno. Naturalmente i bilanci si fanno a distanza di un anno. Solo dopo si potrà dire se la soluzione prospettata è da ritenersi dignitosa sotto il profilo economico per la famiglia Luciani. Se così non dovesse essere, c'è sempre la possibilità di cercare un'altra soluzione, naturalmente da condividere. Siamo sempre aperti al dialogo e a proposte praticabili. Nei fatti la riqualificazione di Banchina San Domenico non prevede che su quella piazza sia rimontata alcuna giostrina».
L'altra attrazione, quella che rimarrà montata sul versante opposto della banchina, ha attualmente un permesso rilasciato dalla Capitaneria di Porto valido fino al 2015. Per il momento rimarrà li dove è montata.
Mino Ciocia