Nuovi avvistamenti di ambulanti. Si tratta di un abusivo?

Questa volta tocca a viale XXV Aprile

giovedì 17 luglio 2014 7.26
A cura di Isabel Romano
Sembra non arrestarsi a Molfetta la comparsa di venditori ambulanti di frutta ad ogni angolo libero e trafficato della città. Anzi, questo moltiplicarsi di bancarelle improvvisate, camioncini in parcheggi di fortuna sembra proprio aumentare di pari passo con il caldo e la voglia di trovare mera consolazione in una bella fetta di anguria. Ultimo avvistamento è quello di un ambulante in viale XXV Aprile, circa subito dopo l'Istituto Professionale: un motociclo a tre ruote parcheggiato in parte sul marciapiede mentre la parte posteriore occupa una porzione del ciglio della strada assieme alla mercanzia e alla strumentazione necessaria alla vendita (meloni, cipolle, sedie, ombrellone, bilancia…).

Naturalmente il disagio maggiore si verifica nel momento in cui acquirenti di passaggio decidono di fermarsi per fare acquisti lasciando le proprie autovetture in posizioni improponibili, divenendo così di intralcio al flusso di auto su quella strada che sappiamo bene essere molto trafficata, su cui talvolta si superano i limiti di velocità previsti dal codice della strada. E come ogni ambulante che si rispetti norme igieniche inesistenti e merce esposta a smog e polveri sottili. Insomma nulla di nuovo, stesso copione contro ogni regola, ogni legge, ogni buon senso.

Un altro episodio di abusivismo che si pone nella scia di quello già evidenziato in Corso Fornari da due giornalisti della nostra testata aggrediti verbalmente dal conducente della bancarella mentre scattavano delle foto, mentre semplicemente svolgevano il proprio lavoro di documentare e segnalare una situazione che a Molfetta sembra essere sfuggita ad ogni tipo di controllo. Ai nostri colleghi va la piena solidarietà di tutta la redazione di MolfettaViva poiché non si può ostacolare un lavoro che è anche servizio alla città. Dopo la pubblicazione e la condivisione della notizia sono ovviamente giunti commenti anche discordanti dalla rete. Ci teniamo a precisare che il nostro lavoro è quello di informare e denunciare un fenomeno diffuso, quello dell'abusivismo ambulante, che non può e non deve essere etichettato come "scene di ordinaria illegalità".

Non vi è intenzione di scagliarsi contro "povera gente che cerca di guadagnarsi il pane" e che altrimenti potrebbe ripiegare su attività ancor meno legali; l'intenzione è quella di mettere in rilievo davanti agli occhi dei cittadini e dell'Amministrazione una situazione che sta dilagando nella normalità ma che normalità non è. In tutti questi esempi di abusivismo ambulante sparsi per la città vengono meno il rispetto delle regole e della legge, il buon senso, scompare qualsiasi barlume di senso civico ed è una condizione che non si può accettare passivamente. Questo è il messaggio diretto ai nostri lettori.