Notte di roghi in via Crocifisso e D'Acquisto

A partire dall'01.00 due episodi in rapida successione. Sulla vicenda al lavoro i Carabinieri

giovedì 20 aprile 2017 9.39
Tre autovetture coinvolte in due diversi incendi avvenuti nella notte tra il 19 e il 20 aprile, a partire dall'01.00, a Molfetta.

Il primo episodio è avvenuto in via Crocifisso, dove un rogo ha carbonizzato un'auto (la marca e il modello non sono stati resi noti). Da lì le fiamme, nel giro di pochi minuti, si sono estese ad una Fiat 500L, parcheggiata davanti all'auto, causando seri danni alla parte posteriore dell'autovettura. Le lingue di fuoco, inoltre, hanno interessato anche il prospetto di un palazzo, causando danni da calore: le fiamme, infatti, hanno letteralmente annerito la facciata esterna dello stabile.

I residenti, nel cuore della notte, si sono accorti del fumo che proveniva dalla sede stradale, hanno visto le fiamme alzarsi a due passi dalle proprie abitazioni ed hanno chiamato i soccorsi. Immediatamente sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Compagnia di Molfetta. Gli uomini del Distaccamento di Molfetta hanno spento le fiamme e posto in sicurezza la zona ed hanno provveduto ad effettuare i rilievi del caso. Ma non è emerso niente.

La catena di fuoco, infine, poco più tardi, si è spostata in via d'Acquisto, dove una chiamata al numero di pubblica utilità 115 ha nuovamente messo in allerta i Vigili del Fuoco. I caschi rossi, infatti, si sono rimessi in azione per cercare di limitare i danni ad un'altra auto (anche in questo la marca e il modello non sono stati resi noti), completamente avvolta dal fuoco.

La squadra operativa in servizio presso il Distaccamento di Molfetta ha immediatamente avviato l'opera di spegnimento, ma nonostante il tempestivo intervento, per l'auto c'è stato ben poco da fare. Sul posto, inoltre, si sono portati i Carabinieri della Compagnia di Molfetta per raccogliere le testimonianze del proprietari dell'autovettura e dei residenti della zona.

Sull'origine dell'incendio gli inquirenti mantengono le bocche cucite. Le indagini dei Carabinieri, diretti dal capitano Vito Ingrosso, adesso, dovranno accertare se i due roghi sono episodi di un'azione mirata, di un'azione unica, ma frutto di un vandalismo che ha colpito a casaccio (e dunque slegati tra loro, ndr). Oppure di una limpida coincidenza che, nel giro di pochi giri di lancette, ha colpito tre autovetture in due diversi punti del centro cittadino.

Insomma tutte le ipotesi sono aperte. Ed ammesso che si trattasse di odiosi vandalismi, l'altro aspetto anomalo è che questi siano avvenuti, col favore delle tenebre, in due arterie stradali abbastanza distanti. A meno che non ci sia un unico filo conduttore che unisce i due incendi. Ma quale sia questo filo, per il momento, nessuno lo sa.