Non si arresta la scia di incendi, a fuoco una Fiat Multipla
Il rogo, ieri sera alle ore 23.50, in via Aiello, a poche ore dell'arresto di un 48enne per l'incendio di via Maranta
mercoledì 23 dicembre 2020
13.55
Ancora incendi di auto a Molfetta, a poche ore dell'arresto di un 48enne pluripregiudicato, avvenuto ieri mattina, accusato di aver appiccato le fiamme a due auto all'interno di un cortile privato in via Maranta. Stavolta è stata irrimediabilmente danneggiata dalle lingue di fuoco una Fiat Multipla.
Erano all'incirca le ore 23.50 di ieri sera, quando in via Aiello, ad angolo con vico I Madonna dei Martiri, a pochi passi da piazzetta Giovene, alcuni residenti hanno chiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco. Sul posto si è subito recata una squadra del Distaccamento di Molfetta oltre a un equipaggio di Carabinieri della Aliquota Radiomobile. Spento l'incendio sono iniziati i rilievi: anche in questo caso, però, non sono state rinvenute tracce di dolo. Ma le indagini proseguono.
Al momento pare non sussista alcun collegamento con i precedenti raid incendiari in una vera e propria escalation senza fine, i cui responsabili, però, non sono rimasti impuniti grazie all'attività d'indagine dei Carabinieri della locale Compagnia, diretti dal capitano Francesco Iodice, e del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, che aveva depositato presso la Procura della Repubblica, a Trani. un dossier elencando 332 episodi di auto incendiate negli ultimi 10 anni.
Un elenco lunghissimo. «Si continua a indagare sugli altri roghi di autovetture»: da mesi i Carabinieri sono al lavoro su un fenomeno «in ascesa», con «non poche preoccupazioni nella comunità». Un fenomeno che però non sembra essersi arrestato nemmeno dopo l'arresto del presunto piromane di via Maranta.
Erano all'incirca le ore 23.50 di ieri sera, quando in via Aiello, ad angolo con vico I Madonna dei Martiri, a pochi passi da piazzetta Giovene, alcuni residenti hanno chiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco. Sul posto si è subito recata una squadra del Distaccamento di Molfetta oltre a un equipaggio di Carabinieri della Aliquota Radiomobile. Spento l'incendio sono iniziati i rilievi: anche in questo caso, però, non sono state rinvenute tracce di dolo. Ma le indagini proseguono.
Al momento pare non sussista alcun collegamento con i precedenti raid incendiari in una vera e propria escalation senza fine, i cui responsabili, però, non sono rimasti impuniti grazie all'attività d'indagine dei Carabinieri della locale Compagnia, diretti dal capitano Francesco Iodice, e del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, che aveva depositato presso la Procura della Repubblica, a Trani. un dossier elencando 332 episodi di auto incendiate negli ultimi 10 anni.
Un elenco lunghissimo. «Si continua a indagare sugli altri roghi di autovetture»: da mesi i Carabinieri sono al lavoro su un fenomeno «in ascesa», con «non poche preoccupazioni nella comunità». Un fenomeno che però non sembra essersi arrestato nemmeno dopo l'arresto del presunto piromane di via Maranta.