Nominato il nuovo Amministratore Delegato della Molfetta Multiservizi

Il dottor Sabino Vigilante si insedierà il prossimo 2 maggio

martedì 29 aprile 2014 7.24
A cura di Andrea Teofrasto
È stato reso noto, nel corso del Consiglio di Amministrazione, il nome del nuovo amministratore delegato della Molfetta Multiservizi. Si tratta del dottore commercialista Sabino Vigilante di Palagiano (TA). Si insedierà il prossimo 2 maggio. Prende il posto del ragionier Marco Caruso.

La Multiservizi è una società per azioni partecipata al 51% dal Comune di Molfetta e al 49% da un socio privato (SCEAP srl). La Sceap ha individuato in Vigilante la figura di nuovo A.D. Secondo quanto dichiarato dal presidente De Nicolo: «nonostante l'assenza dell'amministratore delegato, in questo periodo l'Azienda ha serenamente continuato la sua attività prendendo ogni decisione attraverso il CdA che si è riunito, praticamente, ogni settimana». Strettamente legata alla figura del nuovo A.D. è la tematica bilancio (che secondo una stima del Presidente della Multiservizi dovrebbe attestarsi – prudenzialmente – con un utile di 50.000 euro) non ancora approvato.

Sempre De Nicolo ha dichiarato: «abbiamo rimandato come previsto dalla legge l'approvazione del bilancio di qualche mese sia per consentire al nuovo Amministratore Delegato di prendere parte attiva alla redazione definitiva dello stesso sia per attendere l'esito del ricorso al Tar di Azzollini che qualora venisse accolto cambierebbero le poste attive in bilancio». Infatti nel 2012 intervenne una transazione tra l'Amministrazione Comunale e la Multiservizi avente ad oggetto i crediti vantati dalla Multiservizi nei confronti del Comune. Di fatto la Multiservizi aveva svolto delle "lavorazioni" per il Comune in assenza di indicazioni per la "copertura finanziaria". Questo significa che alla Multiservizi erano stati commissionati dei lavori ma non vi era traccia nell'ordinativo dei lavori dei capitoli di bilancio da cui recuperare le somme necessarie ai pagamenti.
Si decise, allora, di contabilizzare quella somma (circa 700.000 euro) sanandola con questa "transazione" e di prevedere un pagamento rateale in 5 anni. Da quella data (2012), però non venne effettuato il pagamento di nessuna rata da parte degli Uffici comunali. Il nuovo CdA della Multiservizi si è insediato nell'ottobre 2013. Nel dicembre 2013 in fase di approvazione di bilancio la nuova amministrazione stipulò un nuovo accordo ("conciliazione") con la Multiservizi che prevedeva:
1) in ragione della Giurisprudenza formatasi presso la Corte dei Conti, una riduzione del 10% del credito vantato dalla Multiservizi (pari a quello che si presume come "utile di impresa");
2) in contemporanea il pagamento di tutta la somma dovuta entro il mese di dicembre 2014 (di fatto pagamento in due anni invece che in cinque).
Il Consiglio Comunale, quindi, in ragione della predetta "conciliazione" decise di postare le predette somme tra i debiti fuori bilancio. Il Senatore Antonio Azzollini ha invece proposto ricorso al TAR contro il Comune di Molfetta avverso la predetta decisione. Ad oggi l'udienza non si è ancora svolta, ma potrebbe avere una valenza fondamentale. Inoltre, l'attuale presidente De Nicolo ha concluso dicendo: «dopo la nomina del nuovo A.D., Sabino Vigilante, presenteremo e discuteremo il Piano Industriale della Azienda. Dovremo, necessariamente, ipotizzare nuove forme di business attraverso lo svolgimento di ulteriori attività aziendali che portino utili e che ci sottraggano dalla "dipendenza" economico/finanziaria esclusiva dal Comune di Molfetta. Non vogliamo essere (anche se in "attivo") una azienda parassitaria nei confronti del Comune ma vogliamo pensare ad un rilancio che consente, innanzitutto, di offrire una serenità al futuro dei lavoratori. Inoltre il nuovo obiettivo raggiunto dalla Molfetta Multiservizi è stato quello di rendere noto sul sito della stessa società un elenco delle aree verdi sotto la nostra gestione in modo tale che i cittadini possano conoscere realmente quali sono le aree sotto la nostra gestione e quelle affidate ai privati».