No alle immagini di violenza durante i pasti

La scuola Poli realizza un video che sarà presentato a Eataly

giovedì 23 ottobre 2014 7.54
A tavola meglio gustarsi il cibo, che assistere alle cattive notizie della tivù. Si chiama "Disalimentiamo la violenza", il progetto promosso dalla scuola media "G.S. Poli" (istituto Comprensivo "Manzoni-Poli"). Gli alunni della classe III F, sotto la guida di Gianni Perillo, docente di Arte e Immagine, hanno realizzato un video – tipo pubblicità progresso – i cui protagonisti sono stati due docenti e gli stessi alunni.

Il progetto è dedicato al pranzo familiare e al ruolo che i telegiornali o i talk-show possono rivestire sui giovani: «Attraverso un'azione di ricerca e studio su un tema molto delicato come "il cibo e la violenza" – spiegano i responsabili della Poli – i giovani hanno constatato che l'azione quotidiana di portare cibo alla bocca, condita di notizie di cronaca, trasmesse con immagini e parole di un certa durezza, potrebbe "nutrire" anche fasce d'età – ad esempio i ragazzi in età scolare dai 6 ai 13 anni – non dotate di sufficienti strumenti per decodificare ed elaborare quello che percepiscono».

L'argomento sarà ripreso venerdì 24 ottobre, alle 16.30, presso la sala conferenze di Eataly a Bari presso la Fiera del Levante. All'incontro parteciperanno Michele Laudadio dirigente scolastico della "Manzoni-Poli", l'assessore regionale Guglielmo Minervini, Luciano Ponzio
docente di Semiotica del testo dell'Università degli Studi di Lecce; Gianni Perillo ideatore del progette le due creative Teresa Piccininno e Miriam de Candia.