Niccolò Fabi è magico: serata d'autore nel concerto a Molfetta

Il cantautore romano chiude la tre giorni cittadina della kermesse "Luce Music Festival"

sabato 4 settembre 2021 9.04
A cura di Maria Marino
Magia.

E' l'unica parola che riesce a descrivere il concerto che Niccolò Fabi ha regalato a Molfetta venerdì 3 settembre.
Il cantautore e musicista romano non ha deluso le aspettative dei tanti che hanno assistito all'evento su Banchina Seminario: con quel timbro di voce così unico e riconoscibilissimo, Fabi ha dato spazio a tutto il suo repertorio con gli immancabili evergreen della sua produzione, sempre ricercata, attenta, mai banale e scontata.
L'apertura con "Evaporare" e la chiusura con "Lasciarsi un giorno a Roma" raccontano molto di una scaletta composta da 21 brani in totale tra cui "E' non è", "Elementare", "Io sono l'altro", "Ecco", "Costruire" e "Negozio di antiquariato".

«Trasformare è il verbo che più sento mio in questo momento della vita - ha spiegato Fabi dal palco - e mi auguro che questo concerto, a settembre, sia per tutti l'inizio di qualcosa che settembre porta sempre con sè dopo l'estate», per poi raccontare del tour (oltre venti date in tutta Italia negli ultimi mesi), il suo essere distaccato dal mondo dello spettacolo, il suo legame con la Puglia e la volontà di avere sul palco e attorno a lui musicisti e maestranze prima di tutto amici.

Un successo anche l'organizzazione dell'evento svolto nel pieno della sicurezza per tutti, dai lavoratori agli spettatori fino all'artista e ai suoi musicisti.
Rigorosi i controlli all'ingresso (accesso solo esibendo green pass), rispetto delle prescrizioni anche quando la musica avrebbe portato tutti a ballare sotto il palco in un altro momento storico mentre tutti sono rimasti al proprio posto con compostezza ma comunque seguendo il ritmo.

Il concerto di Nicolò Fabi ha concluso in città la rassegna "Luce Music Festival", kermesse itinerante che ha visto la partecipazione di Stefano Bollani e de gli Psicologi nelle scorse ore, accomunati dal fatto di esibirsi in prossimità dei porti pugliesi, considerati "luoghi di scambio, arrivi, partenze e approdi"