Nicola Piergiovanni: «Abbiamo la necessità di coinvolgere i cittadini»
L'ex presidente del Consiglio comunale ribadisce: «Si, mi candido alle primarie»
mercoledì 24 agosto 2016
9.51
«Ho deciso di concorrere alle primaria perché abbiamo la necessità di coinvolgere i cittadini nella scelta del programma, del candidato e della coalizione. Inoltre la mia, è una risposta in controtendenza al rilassamento del centrosinistra». Nicola Piergiovanni dopo aver vestito i panni del mediatore e cercato di riportare un po' di calma nell'ambiente politico molfettese è pronto a ripartire, rilanciandosi e rilanciando il centrosinistra. Dopo la resa di Paola Natalicchio, l'ex presidente del Consiglio comunale cerca di ricomporre i cocci.
Con quale partito si candida?
«Il partito al momento non c'è. Le primarie vanno fatte con la coalizione. Sicuramente – prosegue Piergiovanni – al momento c'è una mancanza di leadership nel centrosinistra e quindi la soluzione delle primarie può essere la migliore. Inoltre lo ribadisco: le primarie sono rivolte a tutto il centrosinistra per la scelta del candidato, del programma e della coalizione».
Voci danno per imminente un suo passaggio al Pd. Conferma l'ipotesi o la smentisce?
«Non smentisco - afferma -. Stiamo valutando un ingresso nel Partito Democratico. Ma al momento non è un attività primaria né per me né per il centrosinistra».
Come sono i rapporti con Piero de Nicolo?
«Ottimi, come con tutti i rappresentanti del centrosinistra della città. Ho rapporti con tutti. Questa è anche la mia forza».
Come vede la destra locale oggi?
«Silenziosa e "pericolosa". Ma al tempo stesso attiva nella volontà di creare un'alternativa politica».
Se diciamo Partito Democratico lei pensa...?
«Penso ad un partito che ha diverse aree ma che ha l'obbligo di trovare e fare una sintesi».
Cosa è mancato all'amministrazione Natalicchio per giungere a fine mandato e, a chi attribuisce la responsabilità per la fine di quest'esperienza amministrativa?
«Le responsabilità sono di tutti, dal primo all'ultimo consigliere, al primo all'ultimo militante. I numeri per proseguire c'erano, quindi l'esperienza politica della Natalicchio doveva continuare».
Secondo lei su chi punterà il centrodestra?
«Secondo me sicuramente punterà su una persona della società civile».
Con quale partito si candida?
«Il partito al momento non c'è. Le primarie vanno fatte con la coalizione. Sicuramente – prosegue Piergiovanni – al momento c'è una mancanza di leadership nel centrosinistra e quindi la soluzione delle primarie può essere la migliore. Inoltre lo ribadisco: le primarie sono rivolte a tutto il centrosinistra per la scelta del candidato, del programma e della coalizione».
Voci danno per imminente un suo passaggio al Pd. Conferma l'ipotesi o la smentisce?
«Non smentisco - afferma -. Stiamo valutando un ingresso nel Partito Democratico. Ma al momento non è un attività primaria né per me né per il centrosinistra».
Come sono i rapporti con Piero de Nicolo?
«Ottimi, come con tutti i rappresentanti del centrosinistra della città. Ho rapporti con tutti. Questa è anche la mia forza».
Come vede la destra locale oggi?
«Silenziosa e "pericolosa". Ma al tempo stesso attiva nella volontà di creare un'alternativa politica».
Se diciamo Partito Democratico lei pensa...?
«Penso ad un partito che ha diverse aree ma che ha l'obbligo di trovare e fare una sintesi».
Cosa è mancato all'amministrazione Natalicchio per giungere a fine mandato e, a chi attribuisce la responsabilità per la fine di quest'esperienza amministrativa?
«Le responsabilità sono di tutti, dal primo all'ultimo consigliere, al primo all'ultimo militante. I numeri per proseguire c'erano, quindi l'esperienza politica della Natalicchio doveva continuare».
Secondo lei su chi punterà il centrodestra?
«Secondo me sicuramente punterà su una persona della società civile».