Nicola Piergiovanni: «Abbiamo la necessità di coinvolgere i cittadini»

L'ex presidente del Consiglio comunale ribadisce: «Si, mi candido alle primarie»

mercoledì 24 agosto 2016 9.51
A cura di Andrea Teofrasto
«Ho deciso di concorrere alle primaria perché abbiamo la necessità di coinvolgere i cittadini nella scelta del programma, del candidato e della coalizione. Inoltre la mia, è una risposta in controtendenza al rilassamento del centrosinistra». Nicola Piergiovanni dopo aver vestito i panni del mediatore e cercato di riportare un po' di calma nell'ambiente politico molfettese è pronto a ripartire, rilanciandosi e rilanciando il centrosinistra. Dopo la resa di Paola Natalicchio, l'ex presidente del Consiglio comunale cerca di ricomporre i cocci.

Con quale partito si candida?

«Il partito al momento non c'è. Le primarie vanno fatte con la coalizione. Sicuramente – prosegue Piergiovanni – al momento c'è una mancanza di leadership nel centrosinistra e quindi la soluzione delle primarie può essere la migliore. Inoltre lo ribadisco: le primarie sono rivolte a tutto il centrosinistra per la scelta del candidato, del programma e della coalizione».

Voci danno per imminente un suo passaggio al Pd. Conferma l'ipotesi o la smentisce?

«Non smentisco - afferma -. Stiamo valutando un ingresso nel Partito Democratico. Ma al momento non è un attività primaria né per me né per il centrosinistra».

Come sono i rapporti con Piero de Nicolo?

«Ottimi, come con tutti i rappresentanti del centrosinistra della città. Ho rapporti con tutti. Questa è anche la mia forza».

Come vede la destra locale oggi?

«Silenziosa e "pericolosa". Ma al tempo stesso attiva nella volontà di creare un'alternativa politica».

Se diciamo Partito Democratico lei pensa...?

«Penso ad un partito che ha diverse aree ma che ha l'obbligo di trovare e fare una sintesi».

Cosa è mancato all'amministrazione Natalicchio per giungere a fine mandato e, a chi attribuisce la responsabilità per la fine di quest'esperienza amministrativa?

«Le responsabilità sono di tutti, dal primo all'ultimo consigliere, al primo all'ultimo militante. I numeri per proseguire c'erano, quindi l'esperienza politica della Natalicchio doveva continuare».

Secondo lei su chi punterà il centrodestra?

«Secondo me sicuramente punterà su una persona della società civile».