Nevicata gennaio 2017, di Gioia: «Chiesti 180 mln di euro al Governo»
Ma Molfetta, come tutta la provincia di Bari e Barletta, sarebbe esclusa dai fondi
domenica 12 marzo 2017
La Regione Puglia ha approvato la richiesta di declaratoria dello stato di calamità naturale da presentare al Mipaaf, dopo i danni alle colture, agli allevamenti e alle strutture rurali causate dalle ingenti nevicate del 5, 6 e 7 gennaio 2017 e successive gelate.
«Già dal 12 gennaio scorso – dichiara l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia -, con deliberazione di Giunta, era stato dichiarato lo stato di crisi in agricoltura. E la Struttura regionale, dopo il rientro dell'allerto meteo, ha affidato prontamente agli Uffici agricoli provinciali l'incarico di ispezionare il territorio e valutare i danni causati dalle nevicate e conseguenti gelate dei giorni successivi al 7 gennaio».
Dai sopralluoghi effettuati nelle 6 Province i danni ammontano a 180.696.550 milioni, con valori che superano il 30% della produzione lorda vendibile, valore percentuale minimo accertato che consente di accedere al Fondo di Solidarietà nazionale.
«La richiesta che facciamo al Governo nazionale è in deroga a quanto previsto dal Fondo di Solidarietà nazionale, come già annunciato al Ministro Martina, sì da garantire risarcimenti anche per le produzioni assicurabili come da Piano Assicurativo Nazionale e per tutelare, quindi, quelle aziende non assicurate, nel corso di un evento con carattere di assoluta eccezionalità».
Sono state maggiormente colpite le colture orticole, quelle dei carciofi, come anche il comparto zootecnico e le produzioni vivaistiche, specie nelle province di Foggia, Lecce e Taranto. In particolare nei territori brindisini i danni ammontano a 34.240.500 di euro; a Foggia sono pari a 48.000.000 di euro; a Lecce 29.830.000 e per quanto concerne la provincia di Taranto si tratta di 68.626.00 di euro.
Ma è su questo che scoppia la bagarre perchè secondo il consigliere regionale bitontino Domenico Damascelli (Forza Italia) sarebbero escluse le province di Bari e Barletta.
«Un'assurdità clamorosa considerando l'entità dei danni alle colture agricole, alle strutture aziendali e agli allevamenti di bestiame. Ci sono –prosegue- intere serre demolite dall'ondata di maltempo in questione e tutte le colture orticole del territorio hanno subito danni devastanti. Idem per le aziende zootecniche: quelle che producono latte, non potendo trasportalo a causa del maltempo, sono state costrette a buttarlo perdendo parecchi soldi. Oltre ai numerosi capi di bestiame deceduti per le intemperie e gli allevatori hanno dovuto sostenere anche i costi di smaltimento. Danni anche agli uliveti, con il disseccamento di numerose piante e con il gelo che ha compromesso la vegetazione e i germogli. Insomma, una situazione drammatica per l'agricoltura pugliese. Ed oggi, come una beffa, vediamo escludere il territorio dal provvedimento del governo regionale per i contributi al settore in ginocchio», afferma.
«Già dal 12 gennaio scorso – dichiara l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia -, con deliberazione di Giunta, era stato dichiarato lo stato di crisi in agricoltura. E la Struttura regionale, dopo il rientro dell'allerto meteo, ha affidato prontamente agli Uffici agricoli provinciali l'incarico di ispezionare il territorio e valutare i danni causati dalle nevicate e conseguenti gelate dei giorni successivi al 7 gennaio».
Dai sopralluoghi effettuati nelle 6 Province i danni ammontano a 180.696.550 milioni, con valori che superano il 30% della produzione lorda vendibile, valore percentuale minimo accertato che consente di accedere al Fondo di Solidarietà nazionale.
«La richiesta che facciamo al Governo nazionale è in deroga a quanto previsto dal Fondo di Solidarietà nazionale, come già annunciato al Ministro Martina, sì da garantire risarcimenti anche per le produzioni assicurabili come da Piano Assicurativo Nazionale e per tutelare, quindi, quelle aziende non assicurate, nel corso di un evento con carattere di assoluta eccezionalità».
Sono state maggiormente colpite le colture orticole, quelle dei carciofi, come anche il comparto zootecnico e le produzioni vivaistiche, specie nelle province di Foggia, Lecce e Taranto. In particolare nei territori brindisini i danni ammontano a 34.240.500 di euro; a Foggia sono pari a 48.000.000 di euro; a Lecce 29.830.000 e per quanto concerne la provincia di Taranto si tratta di 68.626.00 di euro.
Ma è su questo che scoppia la bagarre perchè secondo il consigliere regionale bitontino Domenico Damascelli (Forza Italia) sarebbero escluse le province di Bari e Barletta.
«Un'assurdità clamorosa considerando l'entità dei danni alle colture agricole, alle strutture aziendali e agli allevamenti di bestiame. Ci sono –prosegue- intere serre demolite dall'ondata di maltempo in questione e tutte le colture orticole del territorio hanno subito danni devastanti. Idem per le aziende zootecniche: quelle che producono latte, non potendo trasportalo a causa del maltempo, sono state costrette a buttarlo perdendo parecchi soldi. Oltre ai numerosi capi di bestiame deceduti per le intemperie e gli allevatori hanno dovuto sostenere anche i costi di smaltimento. Danni anche agli uliveti, con il disseccamento di numerose piante e con il gelo che ha compromesso la vegetazione e i germogli. Insomma, una situazione drammatica per l'agricoltura pugliese. Ed oggi, come una beffa, vediamo escludere il territorio dal provvedimento del governo regionale per i contributi al settore in ginocchio», afferma.