Nel chiostro di San Domenico si balla con le danze popolari
Damadaka’ a Molfetta. Iniziativa di Fabulanova e Carovana Folk Art
mercoledì 30 luglio 2014
8.18
Il Chiostro di San Domenico per una sera si è animato di musica e danze popolari; numerosi ballerini si sono fatti travolgere da accattivanti sonorità che inducono al ballo e ad antiche movenze. L'iniziativa curata da Fabulanova e Carovana Folk Art si è articolata in vari momenti: nel pomeriggio si è infatti tenuto uno stage di Tammurriata giulianese a cui hanno partecipato una trentina di danzatori, seguito poi dal concerto dei Damadakà, affermato gruppo folk campano.
I musicisti svolgono attività di ricerca, valorizzazione e riproposizione di musiche, danze e canti della tradizione orale del Sud Italia ed in particolare della Campania. Il loro repertorio spazia dai canti d'amore e di lavoro ai i canti devozionali e di pellegrinaggio, dai repertori polivocali alle danze tradizionali dell'area campana, generi gesti tutti eseguiti nella serata molfettese alla presenza di un folto e appassionato pubblico.
Il concerto "Viaggio a Sud" ha compreso tutte le forme della tammurriata dell'area vesuviana e i canti devozionali legati alla religiosità popolare. Uno spettacolo che ha fatto rivivere la festa, la magia del cerchio della danza, la ritualità e la devozione popolare.
Lo stage pomeridiano ha introdotto i partecipanti a questo stile peculiare del vasto repertorio delle tammurriate. Tipico della giuglianese è l'utilizzo, insieme alla tammorra del sisco, un flauto di canna, che detta il ritmo a tutta la danza. Lo stage ha previsto una serie di fasi che, partendo dagli esercizi di riscaldamento e dalla dimostrazione tecniche dei passi base, avvia nel ballo alle diverse figure nelle "votate" ed al significato simbolico del linguaggio corporeo (sguardi, gesti, movimenti, corpi). L'evento è stato arricchito da un inserto di danze internazional a cura di Francesco Marino prima del concerto del gruppo campano.
Questo appuntamento fa parte dell'iniziativa Zingaria Folk Movid, manifestazione che promuove le musiche e le danze folk di tutto il mondo con la partecipazione di gruppi danza e artisti vari. Il gruppo dei Damadakà si forma direttamente alla scuola degli anziani, autentici portatori della tradizione, in anni di frequentazione di feste e rituali legati al mondo contadino. Numerosi le partecipazioni a festival nazionali e internazionali e i riconoscimenti per l'attività di ricerca sul campo e di diffusione e salvaguardia della musica tradizionale come patrimonio culturale immateriale presso le comunità italiane e gli istituti di cultura all'estero.
I Damadakà sono inoltre testimonial del comune di Napoli per la promozione della musica e della cultura tradizionale campana. Il risultato è stato una nuova interpretazione di quest'antica musica senza tradirne l'essenza, riaffermando la fondamentale importanza della parola cantata. Di grande impatto evocativo, coreografico e musicale questo viaggio tra le emozioni del Sud.
I musicisti svolgono attività di ricerca, valorizzazione e riproposizione di musiche, danze e canti della tradizione orale del Sud Italia ed in particolare della Campania. Il loro repertorio spazia dai canti d'amore e di lavoro ai i canti devozionali e di pellegrinaggio, dai repertori polivocali alle danze tradizionali dell'area campana, generi gesti tutti eseguiti nella serata molfettese alla presenza di un folto e appassionato pubblico.
Il concerto "Viaggio a Sud" ha compreso tutte le forme della tammurriata dell'area vesuviana e i canti devozionali legati alla religiosità popolare. Uno spettacolo che ha fatto rivivere la festa, la magia del cerchio della danza, la ritualità e la devozione popolare.
Lo stage pomeridiano ha introdotto i partecipanti a questo stile peculiare del vasto repertorio delle tammurriate. Tipico della giuglianese è l'utilizzo, insieme alla tammorra del sisco, un flauto di canna, che detta il ritmo a tutta la danza. Lo stage ha previsto una serie di fasi che, partendo dagli esercizi di riscaldamento e dalla dimostrazione tecniche dei passi base, avvia nel ballo alle diverse figure nelle "votate" ed al significato simbolico del linguaggio corporeo (sguardi, gesti, movimenti, corpi). L'evento è stato arricchito da un inserto di danze internazional a cura di Francesco Marino prima del concerto del gruppo campano.
Questo appuntamento fa parte dell'iniziativa Zingaria Folk Movid, manifestazione che promuove le musiche e le danze folk di tutto il mondo con la partecipazione di gruppi danza e artisti vari. Il gruppo dei Damadakà si forma direttamente alla scuola degli anziani, autentici portatori della tradizione, in anni di frequentazione di feste e rituali legati al mondo contadino. Numerosi le partecipazioni a festival nazionali e internazionali e i riconoscimenti per l'attività di ricerca sul campo e di diffusione e salvaguardia della musica tradizionale come patrimonio culturale immateriale presso le comunità italiane e gli istituti di cultura all'estero.
I Damadakà sono inoltre testimonial del comune di Napoli per la promozione della musica e della cultura tradizionale campana. Il risultato è stato una nuova interpretazione di quest'antica musica senza tradirne l'essenza, riaffermando la fondamentale importanza della parola cantata. Di grande impatto evocativo, coreografico e musicale questo viaggio tra le emozioni del Sud.