Navi da crociera a Molfetta? PD: «Solo propaganda dell'amministrazione Minervini»
Il Partito Democratico: «Porto non attrezzato per tali ormeggi»
giovedì 13 luglio 2023
8.33
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato a cura del Partito Democratico di Molfetta.
"Proporre il nuovo porto commerciale di Molfetta, ancora in via di realizzazione, come scalo croceristico, aprendolo a un settore dinamico e in continua evoluzione, rappresenterebbe certamente un passo importante per lo sviluppo marittimo della nostra città.
Proporre ciò quando non c'è ancora chiarezza sui tempi di effettiva conclusione dei lavori che interessano il nuovo porto può rappresentare addirittura un danno alla stessa opera portuaria, visto lo stallo in cui versa.
Occorre precisare, a tal proposito, come il progetto porto non sia al momento attrezzato nè finalizzato all'ormeggio di navi da crociera, essendo, sotto il profilo finalistico-funzionale, a vocazione meramente commerciale.
Come noto, è di questi giorni la notizia dell'interesse pervenuto all'amministrazione di questa città, da parte di un operatore crocieristico statunitense, il quale avrebbe manifestato la volontà di inviare le sue navi nel nostro porto. A quanto risulta al Partito Democratico di Molfetta, la notizia è incompleta e farraginosa, in quanto, l'ipotetica richiesta non arriverebbe dai canali ufficiali della compagnia crocieristica, la quale si guarderebbe bene a pubblicizzare l'invio di una sua nave in un porto totalmente incapace di ospitarla, poiché neppure la più piccola unità della flotta della suddetta compagnia riuscirebbe ad accedervi per l'insufficiente profondità dei fondali.
A tal proposito, occorre ulteriore puntualizzare come, stando a quanto ci risulta, la dibattuta richiesta sarebbe un informale interessamento rispetto alle potenziali e future opportunità offerte dal porto di Molfetta, per altro pervenuta da canali di secondo rilievo.
Ancora una volta, quindi, registriamo l'irrispettosa attitudine di questa amministrazione di diffondere notizie ingannevoli e fuorvianti, a soli scopi propagandistici, con l'obiettivo di creare solo polveroni mediatici e distogliere l'attenzione dei cittadini dagli enormi problemi che attanagliano la città (sporcizia, degrado, insicurezza, traffico, mancate manutenzioni...).
Non sarebbe per altro la prima volta che la città è costretta a registrare altisonanti dichiarazioni da parte di esponenti istituzionali molfettesi, i quali sono soliti annunciare in pompa magna l'arrivo di ingenti investimenti da parte di autorevoli operatori economici internazionali, rivelandosi, nei fatti, operazioni economiche impraticabili e fuori parametro rispetto al contesto socioeconomico della nostra città (qualcuno potrebbe dirci che fine hanno fatto gli investimenti cinesi promessi qualche anno fa o la produzione di elicotteri in zona industriale, annunciata in pompa magna nel 2020?).
Il PD di Molfetta, seppur consapevole delle forti limitazioni tecniche in cui versa il nuovo porto commerciale, auspica una immediata risoluzione delle problematiche tecniche ma soprattutto di indirizzo funzionale dell'opera, e si dichiara disponibile ad avviare sin da subito una interlocuzione con tutti i soggetti politici e istituzionali, purché si rispetti un solo principio: la serietà. Di "ballon d'essai" non siamo interessati a parlare".
"Proporre il nuovo porto commerciale di Molfetta, ancora in via di realizzazione, come scalo croceristico, aprendolo a un settore dinamico e in continua evoluzione, rappresenterebbe certamente un passo importante per lo sviluppo marittimo della nostra città.
Proporre ciò quando non c'è ancora chiarezza sui tempi di effettiva conclusione dei lavori che interessano il nuovo porto può rappresentare addirittura un danno alla stessa opera portuaria, visto lo stallo in cui versa.
Occorre precisare, a tal proposito, come il progetto porto non sia al momento attrezzato nè finalizzato all'ormeggio di navi da crociera, essendo, sotto il profilo finalistico-funzionale, a vocazione meramente commerciale.
Come noto, è di questi giorni la notizia dell'interesse pervenuto all'amministrazione di questa città, da parte di un operatore crocieristico statunitense, il quale avrebbe manifestato la volontà di inviare le sue navi nel nostro porto. A quanto risulta al Partito Democratico di Molfetta, la notizia è incompleta e farraginosa, in quanto, l'ipotetica richiesta non arriverebbe dai canali ufficiali della compagnia crocieristica, la quale si guarderebbe bene a pubblicizzare l'invio di una sua nave in un porto totalmente incapace di ospitarla, poiché neppure la più piccola unità della flotta della suddetta compagnia riuscirebbe ad accedervi per l'insufficiente profondità dei fondali.
A tal proposito, occorre ulteriore puntualizzare come, stando a quanto ci risulta, la dibattuta richiesta sarebbe un informale interessamento rispetto alle potenziali e future opportunità offerte dal porto di Molfetta, per altro pervenuta da canali di secondo rilievo.
Ancora una volta, quindi, registriamo l'irrispettosa attitudine di questa amministrazione di diffondere notizie ingannevoli e fuorvianti, a soli scopi propagandistici, con l'obiettivo di creare solo polveroni mediatici e distogliere l'attenzione dei cittadini dagli enormi problemi che attanagliano la città (sporcizia, degrado, insicurezza, traffico, mancate manutenzioni...).
Non sarebbe per altro la prima volta che la città è costretta a registrare altisonanti dichiarazioni da parte di esponenti istituzionali molfettesi, i quali sono soliti annunciare in pompa magna l'arrivo di ingenti investimenti da parte di autorevoli operatori economici internazionali, rivelandosi, nei fatti, operazioni economiche impraticabili e fuori parametro rispetto al contesto socioeconomico della nostra città (qualcuno potrebbe dirci che fine hanno fatto gli investimenti cinesi promessi qualche anno fa o la produzione di elicotteri in zona industriale, annunciata in pompa magna nel 2020?).
Il PD di Molfetta, seppur consapevole delle forti limitazioni tecniche in cui versa il nuovo porto commerciale, auspica una immediata risoluzione delle problematiche tecniche ma soprattutto di indirizzo funzionale dell'opera, e si dichiara disponibile ad avviare sin da subito una interlocuzione con tutti i soggetti politici e istituzionali, purché si rispetti un solo principio: la serietà. Di "ballon d'essai" non siamo interessati a parlare".