Natalicchio, rimpasto per sopravvivere alle grane?

Il Pd pronto a votare il bilancio in consiglio, forse

mercoledì 29 luglio 2015 10.59
A cura di Andrea Teofrasto
Il Sindaco di Molfetta Paola Natalicchio, non ha ancora sciolto la riserva sulla sua permanenza a Palazzo Città. L'enigma è se "tirare avanti" o "staccare la spina".

Dalle conferenze stampa ai comunicati. Dalle dimissioni agli ultimatum del Partito democratico. Paola Natalicchio sembra un sindaco accerchiato per cui l'opzione di un rimpasto nella giunta è un sentiero che pare ormai obbligato. Forse.
Il tutto in attesa di un segnale dal Pd per capire se ci sono le condizioni per proseguire o se è invece necessario staccare la spina. E domani si vota il bilancio in Consiglio comunale.. Un intervento delicatissimo reso ancor più urgente dagli ultimi addii e sul quale pesano i gravi problemi che fanno di Molfetta un malato tutt'altro che immaginario.

Ma al di là delle indiscrezioni dell'ultim'ora il lifting alla giunta sacrificando l'assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Abbattista che già nella tarda serata di ieri davano già per dimissionario non è cosa certa. E la conferma di ciò è arriva con un post su Facebook proprio dall'interessato, Giovanni Abbattista: «su un quotidiano on line molfettese – scrive l'assessore ai lavori pubblici - è stata data la notizia di mie dimissioni dalla carica di assessore legate alla vicenda della crisi amministrativa. Al fine di evitare confusioni di cui nessuno ha bisogno in un momento così delicato, smentisco la notizia».

Dall'altro dal quartier generale del Pd ribadiscono di non essere interessati alle poltrone o meglio alla poltrona ai Lavori Pubblici. Fatto sta che domani in aula non ci sarà alcuno "sciopero bianco" con il Pd forse pronto a votare il bilancio.

Inoltre nell'ultimo vertice di maggioranza di due giorni fa, quello di lunedì 27 luglio, in merito al bilancio si è parlato di tutto e niente. Nessuna notte dei lunghi coltelli è andata in scena, anzi l'argomento dimissioni del sindaco, secondo i ben informati, non è stato minimamente sfiorato. Insomma ore frenetiche, ore di trattative con il sindaco che si ritrova con una bella gatta da pelare.