Multiservizi, fuori il socio privato. Capitale solo pubblico
Il Comune predispone le misure per la revisione organizzativa e gestionale
venerdì 13 maggio 2016
Il Comune di Molfetta ha predisposto le misure propedeutiche alla revisione organizzativa e gestionale della Multiservizi, all'indomani dell'uscita dalla società del socio privato e a fronte dell'esistenza attuale di solo capitale pubblico.
Negli ultimi tempi si è dovuto fronteggiare una situazione parecchio difficile. Un contenzioso era sorto con l'ultimo socio privato il quale riteneva illegittimo l'operato dell'amministrazione vista la mancanza nell'accordo della clasuola "way out" in virtù della quale vanno definite per statuto, già dall'avvio del rapporto societario, le modalità di cessazione dello stesso. Di qui una fase articolata, fatta anche di incontri in Prefettura a Bari e conclusasi con una transazione.
Vista la situazione attuale, allora, la Giunta comunale ha incaricato i Dirigenti dei Settori Lavori Pubblici e Territorio nonchè l' AA.GG - Settore Autonomo Corpo di Polizia Locale, "di eseguire con urgenza una verifica di economicità dei rispettivi contratti di servizio stipulati con Molfetta Multiservizi Spa". Inoltre essi dovranno "dare indicazione al Cda di Molfetta Multiservizi Spa di predisporre un piano industriale relativo alla gestione quinquennale, che tenga conto della redditività dei servizi erogati" tenendo in considerazione "la sostenibilità della gestione societaria con risorse umane e strumentali proprie, senza l'apporto di capitale e di know-how a cura di un partner operativo", dunque "di sottoporre all'esame del Consiglio comunale uno schema di delibera per uniformare Molfetta Multiservizi al modello di una società in house (azienda pubblica costituita in forma societaria, ndr)".
Il provvedimento della massima assise cittadina sarà poi inoltrato "alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Puglia, in quanto volta a modificare il vigente piano di razionalizzazione sulle partecipate adottato" dal Comune.
Negli ultimi tempi si è dovuto fronteggiare una situazione parecchio difficile. Un contenzioso era sorto con l'ultimo socio privato il quale riteneva illegittimo l'operato dell'amministrazione vista la mancanza nell'accordo della clasuola "way out" in virtù della quale vanno definite per statuto, già dall'avvio del rapporto societario, le modalità di cessazione dello stesso. Di qui una fase articolata, fatta anche di incontri in Prefettura a Bari e conclusasi con una transazione.
Vista la situazione attuale, allora, la Giunta comunale ha incaricato i Dirigenti dei Settori Lavori Pubblici e Territorio nonchè l' AA.GG - Settore Autonomo Corpo di Polizia Locale, "di eseguire con urgenza una verifica di economicità dei rispettivi contratti di servizio stipulati con Molfetta Multiservizi Spa". Inoltre essi dovranno "dare indicazione al Cda di Molfetta Multiservizi Spa di predisporre un piano industriale relativo alla gestione quinquennale, che tenga conto della redditività dei servizi erogati" tenendo in considerazione "la sostenibilità della gestione societaria con risorse umane e strumentali proprie, senza l'apporto di capitale e di know-how a cura di un partner operativo", dunque "di sottoporre all'esame del Consiglio comunale uno schema di delibera per uniformare Molfetta Multiservizi al modello di una società in house (azienda pubblica costituita in forma societaria, ndr)".
Il provvedimento della massima assise cittadina sarà poi inoltrato "alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Puglia, in quanto volta a modificare il vigente piano di razionalizzazione sulle partecipate adottato" dal Comune.