Movimento 5 stelle, una vittoria annunciata
I dati definitivi li attestano a Molfetta al 41,84% alla Camera e al 42,53% al Senato
martedì 6 marzo 2018
Uragano a 5 stelle anche a Molfetta. Voto di protesta? Potrebbe essere, ma il 41,84% alla Camera e il 42,53% del Senato, dicono altro: voglia di cambiamento.
Voglia di facce nuove, voglia di vedere alla prova dei fatti chi dice che non farà alleanze con nessuno per formare il Governo, di chi sembra abbia le idee chiare di cosa voglia fare della nostra Italia.
Oramai i pentastellati sono un treno in corsa, il loro programma elettorale è costituito da 20 punti, che, a detta dei candidati durante la campagna elettorale, hanno tutti una copertura finanziaria.
In fondo, la loro è la storia di una vittoria annunciata, si sapeva già alla vigilia delle elezioni. C'è da rilevare dati alla mano che nella nostra città fanno un balzo clamoroso rispetto alle politiche del 2013, quando il Movimento si attestò al 18,4% al Senato e al 19,8% alla Camera. Cosa è cambiato in questi 5 anni?
Tanto. La voglia di cambiamento, il vento della novità ha soffiato sempre più forte sino a giungere ai risultati di oggi. E' una disamina veloce, che non entra nel merito di quanto fatto in città dal Movimento 5 stelle, che ad oggi non ha una sua propria costituzione, anzi sembra che abbia più anime, che forse in questa occasione si sono riunite.
Quindi questo la dice lunga anche sull'organizzazione del Movimento stesso, non inteso con le vecchie logiche, ma un tam tam attraverso i social.
Nessun comizio per far conoscere le candidate, ma continuare con il loro gazebo ad essere fra la gente, nessuna distanza, far capire semplicemente che "noi ci siamo se ci siete voi, persone".
E i nomi non contano, o meglio contano, nella misura in cui hanno una storia, non politica, ma di lotte fatte sul campo nei vari settori di appartenenza, E' quello che hanno dimostrato le due neoelette: Angela Piarulli con 11.097 voti al Senato e Francesca Galizia con 11.661 voti alla Camera.
Nessuna delle due è molfettese, eppure sono riuscite a travolgere tutti i partiti e i candati, potremmo dire che è la vittoria della gente, di chi non si sente più rappresentato ne dal centrodestra ne dal centrosinistra, che vuole veder sorgere quella che in molti definiscono "Terza Repubblica", dove i parlamentari si dimezzano lo stipendio, dove l'attenzione per il lavoro e le aziende è al centro dello sviluppo economico della nazione, dove la famiglia e la sanità tornano in primo piano.
Si potrebbe continuare, ma ora che le urne hanno parlato e dato il loro responso, sarà compito degli eletti passare dalle parole ai fatti.
Voglia di facce nuove, voglia di vedere alla prova dei fatti chi dice che non farà alleanze con nessuno per formare il Governo, di chi sembra abbia le idee chiare di cosa voglia fare della nostra Italia.
Oramai i pentastellati sono un treno in corsa, il loro programma elettorale è costituito da 20 punti, che, a detta dei candidati durante la campagna elettorale, hanno tutti una copertura finanziaria.
In fondo, la loro è la storia di una vittoria annunciata, si sapeva già alla vigilia delle elezioni. C'è da rilevare dati alla mano che nella nostra città fanno un balzo clamoroso rispetto alle politiche del 2013, quando il Movimento si attestò al 18,4% al Senato e al 19,8% alla Camera. Cosa è cambiato in questi 5 anni?
Tanto. La voglia di cambiamento, il vento della novità ha soffiato sempre più forte sino a giungere ai risultati di oggi. E' una disamina veloce, che non entra nel merito di quanto fatto in città dal Movimento 5 stelle, che ad oggi non ha una sua propria costituzione, anzi sembra che abbia più anime, che forse in questa occasione si sono riunite.
Quindi questo la dice lunga anche sull'organizzazione del Movimento stesso, non inteso con le vecchie logiche, ma un tam tam attraverso i social.
Nessun comizio per far conoscere le candidate, ma continuare con il loro gazebo ad essere fra la gente, nessuna distanza, far capire semplicemente che "noi ci siamo se ci siete voi, persone".
E i nomi non contano, o meglio contano, nella misura in cui hanno una storia, non politica, ma di lotte fatte sul campo nei vari settori di appartenenza, E' quello che hanno dimostrato le due neoelette: Angela Piarulli con 11.097 voti al Senato e Francesca Galizia con 11.661 voti alla Camera.
Nessuna delle due è molfettese, eppure sono riuscite a travolgere tutti i partiti e i candati, potremmo dire che è la vittoria della gente, di chi non si sente più rappresentato ne dal centrodestra ne dal centrosinistra, che vuole veder sorgere quella che in molti definiscono "Terza Repubblica", dove i parlamentari si dimezzano lo stipendio, dove l'attenzione per il lavoro e le aziende è al centro dello sviluppo economico della nazione, dove la famiglia e la sanità tornano in primo piano.
Si potrebbe continuare, ma ora che le urne hanno parlato e dato il loro responso, sarà compito degli eletti passare dalle parole ai fatti.