Movimento 5 Stelle: «Cerchiamo il riscatto per questo Paese»

La nota dopo l'inaugurazione del comitato elettorale a Molfetta

domenica 25 febbraio 2018
La prima cosa che colpisce sono i passeggini, i passeggini ed i cani. All'inaugurazione della sede del Movimento 5 stelle a Molfetta sono venute le famiglie, come fossero uscite per la passeggiata o la visita alla nonna, con i bambini e gli animali di casa al seguito.

Un gruppo che si è formato a poco a poco e per caso, agli attivisti della prima ora se ne sono aggiunti altri, non si conoscevano, non fanno parte di comitive, élite, non hanno pacchetti di voti, né gruppi alle spalle, solo la capacità, rara ormai, di crederci ancora: alla politica, alla possibilità del cambiamento, se parte dal popolo.

Perché se cercate il popolo in queste elezioni politiche, è qui che potete trovarlo, con tutte le sue sfaccettature. Lo studente superiore che vota per la prima volta e ci mette il suo ardore intatto; quelli che arrivano stanchi la sera dopo il lavoro e non parlano molto, se non per impedire che si scelga per la pizza di autofinanziamento il locale dove il padrone non tratta bene i dipendenti; l'informatico, ce ne sono molti, che si riconoscono nell'uso nuovo degli algoritmi, lo studente come il professore universitario; il pensionato, quello che nel paese conosce tutti ; l'avvocato e quelli che fanno fatica a sostituire il dialetto con l'italiano.
Nessuno cerca lavoro, ma il riscatto per questo paese sì. Con le loro fissazioni, la trasparenza nella gestione dei soldi, la consultazione all'eccesso, l'ingenuità di chi non le conosce le alchimie della politica e non vuole conoscerle.

Vien da chiedersi: ma chi sono, da dove sono usciti. Di fatto ci sono sempre stati, i più vecchi avranno votato a sinistra, quando ancora questo voleva dire qualcosa, ora escono di casa o dal posto di lavoro per stare nelle strade e puntare a governare, perché o si da una spallata ora oppure il potere rimarrà nelle mani di chi, a maggioranza o opposizione, ha ridotto l'Italia così.

A Molfetta un gruppo folto, eterogeneo, popolare, che rispecchia le dinamiche su tutto il territorio, e se possono apparire un po' naif, nei fatti hanno scelto i due migliori candidati nel collegio, per storia e formazione.
Angela Piarulli, candidata al Senato, dirige il carcere di Trani, di esperienza ne ha quindi da vendere;
Francesca Galizia, candidata alla Camera, ha un dottorato di ricerca in Demografia delle grandi aree geografiche, porta le conoscenze teoriche.

Due donne capaci, quindi, in settori diversi e difficili, la faccia e la voce di quella Italia semplice, che spingendo il passeggino, prova a cambiare il paese.