Mons. Luigi Martella, Vescovo nel cuore della storia

I pensieri di don Francesco Gadaleta e don Massimiliano Fasciano.

mercoledì 8 luglio 2015 7.27
A cura di Andrea Teofrasto
Quel 7 luglio 2015 è ormai entrato nella storia. Quella con la "S" maiuscola, che registra in quel momento la morte di Mons. Luigi Martella, così come le storie di tante persone che attendevano e vegliavano in preghiera.

don Francesco Gadaleta, definito dallo stesso Vescovo "la quercia della nostra diocesi", è stato testimone diretto del suo esercizio episcopale. «La morte improvvisa del pastore della nostra Chiesa, Mons. Luigi Martella – racconta don Francesco – ha suscitato in tutti sgomento e costernazione. È ancora nei nostri occhi, la gioia che traspariva sul suo volto, quando sabato sera, 4 luglio, ha consacrato presbitero il giovane don Ignazio Gadaleta. Lo ha esternato lui stesso, a conclusione della solenne liturgia, affermando che, per un Vescovo, conferire l'ordine sacerdotale, è un vero atto generativo, la sua paternità si manifesta più chiaramente».

«In quattordici anni di esercizio episcopale, – continua – abbiamo sperimentato le sue attenzioni e preoccupazioni per la vita pastorale della nostra Chiesa diocesana. In questo momento, unirci nella preghiera, è un bisogno di riconoscenza e di affetto».

«Era una persona discreta, silenziosa e attenta a tutto – ricorda don Massimiliano Fasciano – In punta di piedi entrava in nella vita delle persone e in ogni comunità. Da Pastore buono, riservava sempre molto tempo all'ascolto di tutti, non disprezzava nessuno».

Ha sempre sposato la causa di una pastorale d'insieme, che fosse snella e portatrice di Gesù risorto», dice don Massimiliano. «Metteva -aggiunge - armonia e dava fiducia. Con grande fede accompagnava i sacerdoti a non staccarsi dal Maestro eterno e nelle sue omelie, ai laici, indicava sempre la via che conduce a Lui».

Si terranno oggi, mercoledì 8 luglio 2015, ore 16,30 nella Cattedrale di Molfetta, i funerali di monsignor Luigi Martella.