Molfetta piange la scomparsa della prof.ssa Anna Visentini

Docente di lettere e volto storico del Liceo classico alla fine del secolo scorso

martedì 15 novembre 2022 19.15
Molfetta perde un pilastro dell'istituzione scolastica: ci ha lasciato la professoressa Anna Visentini, volto storico del Liceo classico dove ha insegnato per tantissimi anni come docente di lettere. Sui social si sono espressi con commozione tanti adulti di oggi che in passato sono stati suoi alunni e che ne hanno sempre apprezzato le doti umane nonché la sua grande cultura.

Per ricordarla, riportiamo lo stralcio di una lettera da lei scritta e letta pubblicamente proprio in quel Liceo dove ha trascorso gran parte della sua carriera nel 2018, alla cerimonia di consegna della borsa di studio intitolata "Corrado Poli per i giovani":

«Secondo il matematico Rovelli il tempo siamo noi, il tempo talvolta è un dolore, talvolta è un canto. Perciò nel recuperare il tempo recuperiamo noi e quindi anche momenti bui, i dubbi dell'età, le delusioni, i pomeriggi sui libri, il lavoro quotidiano, le versioni di latino e greco, ma tutto questo viene sublimato dalla Aura numinosa del mondo Greco, dalle armonie sublimi dei templi e delle sculture, dalla poesia dei classici, dalla razionalità severa della lingua e del mondo romano, tout court dalla Bellezza».

«Questo patrimonio comune vi rende stasera tutti presenti; la classe è intera, Corrado è come tutti un ex alunno. Le vite ci hanno allontanati, condotti in sentieri certamente diversi, ma il recupero della stagione liceale vi accomuna ora come allora. La classe come identità, i primi amori, le attese, vi vedono spalancati alla vita, ai sogni, alle aspettative. In questo spirito mi inserisco con gli auguri, per ciascuno i più belli, per i vostri cari, per i nipotini. Alle studentesse destinatarie della borsa di studio, auguri per un fecondo cammino».

«Da professoressa, vi lascio con questi versi di Salvatore Garau:
Se apri la porta
E per pochi secondi guardi fuori
Non richiudere velocemente
Con lo sguardo spaventato
E il fiato in gola:
quella che hai visto
era proprio una poesia».