Molfetta perde la vocazione marinara: i dati della Capitaneria
Indagine su un fenomeno sempre più triste.
mercoledì 24 febbraio 2016
Il mestiere del pescatore è caratterizzato da sacrifici, lavoro duro, levatacce, lunghe assenze da casa, intemperie e sole cocente, pericoli costituiti dal mare in tempesta e una vita non semplice. Un quadro così non attrae più i giovani, che prima erano costretti a fare i pescatori spesso come ultima spiaggia, per mancanza di titoli di studio, perché spinti da tradizione familiare o, pochi, spinti da passione.
Attualmente il Compartimento marittimo di Molfetta, formato dalle marinerie di Molfetta e Giovinazzo, può contare su 72 unità da pesca di cui 8 motobarche da pesca, 3 unità a remi e 61 pescherecci. Alcuni di questi pescherecci sono impegnati come base logistica ed operativa nelle zone del medio Adriatico fino al Canale di Sicilia, proprio per questo spesso il nostro porto risulta sguarnito di unità.
Alcuni armatori hanno preferito iscrivere le loro imbarcazioni ad altri compartimenti marittimi penalizzando l'indotto e l'immagine della locale marineria che si è ulteriormente assottigliata.
I natanti non vengono rinnovati, molti risentono degli "acciacchi" dell' età e le costruzioni in ferro non hanno avuto lo sviluppo sperato; non si sono infatti sostituite a quelle ormai usurate.
Dal 2010 ad oggi, secondo i dati fornitici in Capitaneria, sono stati rottamati 15 natanti per arresto definitivo dell' attività di pesca. Molfetta quindi sempre meno città a vocazione marinaresca.
Dai dati resi dalla Capitaneria di Porto di Molfetta, emerge, infatti, anche che diminuiscono notevolmente le richieste da parte dei giovani ad iscriversi fra il personale della gente di mare.
La vocazione quindi per il mare, ora viene vista come ultima spiaggia. Non c'è ricambio generazionale, infatti, a bordo sono rimasti gli anziani e alcuni extracomunitari, disposti a dure condizioni di vita.
I giovani, quelli che ancora prendono il libretto di mare lo fanno con una unica aspirazione: imbarcarsi sulle navi da crociera per il buon trattamento economico, il prestigio che se ne consegue a lavorare per importanti compagnie di navigazione.
La lontananza da casa viene alleviata dalle condizioni confortevoli sulle navi da crociera che assicurano turni e svaghi a bordo.
Si sta cercando di riavvicinare i giovani molfettesi al mare attraverso corsi di canoa e vela proposti da Lega Navale, Circolo della Vela e Istituto Nautico di Molfetta proprio per non tranciare quel legame indissolubile.
Attualmente il Compartimento marittimo di Molfetta, formato dalle marinerie di Molfetta e Giovinazzo, può contare su 72 unità da pesca di cui 8 motobarche da pesca, 3 unità a remi e 61 pescherecci. Alcuni di questi pescherecci sono impegnati come base logistica ed operativa nelle zone del medio Adriatico fino al Canale di Sicilia, proprio per questo spesso il nostro porto risulta sguarnito di unità.
Alcuni armatori hanno preferito iscrivere le loro imbarcazioni ad altri compartimenti marittimi penalizzando l'indotto e l'immagine della locale marineria che si è ulteriormente assottigliata.
I natanti non vengono rinnovati, molti risentono degli "acciacchi" dell' età e le costruzioni in ferro non hanno avuto lo sviluppo sperato; non si sono infatti sostituite a quelle ormai usurate.
Dal 2010 ad oggi, secondo i dati fornitici in Capitaneria, sono stati rottamati 15 natanti per arresto definitivo dell' attività di pesca. Molfetta quindi sempre meno città a vocazione marinaresca.
Dai dati resi dalla Capitaneria di Porto di Molfetta, emerge, infatti, anche che diminuiscono notevolmente le richieste da parte dei giovani ad iscriversi fra il personale della gente di mare.
La vocazione quindi per il mare, ora viene vista come ultima spiaggia. Non c'è ricambio generazionale, infatti, a bordo sono rimasti gli anziani e alcuni extracomunitari, disposti a dure condizioni di vita.
I giovani, quelli che ancora prendono il libretto di mare lo fanno con una unica aspirazione: imbarcarsi sulle navi da crociera per il buon trattamento economico, il prestigio che se ne consegue a lavorare per importanti compagnie di navigazione.
La lontananza da casa viene alleviata dalle condizioni confortevoli sulle navi da crociera che assicurano turni e svaghi a bordo.
Si sta cercando di riavvicinare i giovani molfettesi al mare attraverso corsi di canoa e vela proposti da Lega Navale, Circolo della Vela e Istituto Nautico di Molfetta proprio per non tranciare quel legame indissolubile.