Molfetta nella Zes Adriatica: in cosa consiste e quali vantaggi porterà?

Presentato il piano di sviluppo di 128 ettari complessivi. Tammacco: "Una svolta epocale"

mercoledì 3 luglio 2019 13.10
A cura di Isabel Romano
Si legge semplicemente Zes – zona economica speciale, ma costituisce una significativa possibilità per il comparto economico e produttivo molfettese di crescere ed espandersi.
È questo in sostanza quanto emerso dall'incontro di presentazione della nuova zona Zes tenuto ieri nel cuore della zona industriale di Molfetta – a ospitare è stata infatti la Omat, ormai storica azienda molfettese – alla presenza del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, del sindaco Tommaso Minervini, del consigliere molfettese di Puglia Sviluppo SpA Saverio Tammacco; a porgere i saluti altresì l'assessore alle attività produttive Gabriella Azzollini mentre la relazione tecnica è stata affidata all'ingegner Aldo Creanza in sostituzione del direttore del dipartimento Sviluppo economico della Regione Domenico Laforgia.

Proprio Creanza ha con la sua relazione ha dato risposta ai molti presenti alla domanda cardine: cosa è la Zes?
"Per Zes si intende una zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello stato, costituita da aree anche non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale e che comprenda almeno un'area portuale con le caratteristiche stabilite dal regolamento (UE) n. 1315/2013." Questa la definizione tecnica di una zona che è di norma composta anche da strutture quali porti, aree retroportuali, di carattere produttivo e aeroportuali, oltre alla presenza di snodi, interporti e piattaforme logistiche che ne costituiscono le maggiori vie di collegamento. Questo quanto previsto dal Decreto Sud recentemente entrato in vigore e dedicato a un nuovo piano per favorire la crescita economica nelle aree del Mezzogiorno.

Ma quali sono i vantaggi? Innanzitutto agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti, sia per le nuove imprese che per quelle già esistenti nella ZES; è prevista l'applicazione, in relazione agli investimenti effettuati nella ZES, del credito d'imposta nel limite massimo per ciascun progetto d'investimento di 50 milioni di euro. Inoltre semplificazione amministrativa e burocratica, responsabile unico del procedimento (RUP) e naturalmente grande apertura agli investimenti.

È soprattutto il doppio e parallelo binario degli investimenti e sostegno alle nuove e vecchie imprese che il consigliere di Puglia Sviluppo, Tammacco, ha fortemente sottolineato: non solo un invito e un aiuto all'esterno a venire a investire "nella nostra casa", ma soprattutto un aiuto verso chi quella casa l'ha da sempre abitata, l'ha costruita tra sacrifici e lavoro rendendola un territorio sano che tale vuole rimanere, come ha confermato Maddalena Pisani, presidente dell'Associazione Imprenditori di Molfetta. E gli investitori esteri di certo non si stanno facendo desiderare, anzi sembrerebbero loro stessi desiderosi di approdare e navigare le tranquille e feconde acque molfettesi, come dimostrato dalla presenza all'incontro del delegato del colosso russo Rostec e di quelli di realtà come Microsoft e Amazon.

"Una svolta epocale", come la definisce Tammacco, ma che inizialmente aveva visto proprio l'esclusione della città di Molfetta dalla Zes Adriatica in via di costituzione. Un'esclusione dalla delibera di Giunta Regionale del 2 agosto 2018 che non è certo passata in silenzio e che ha suscitato la reazione del consigliere molfettese che ha prontamente ottenuto una modifica in corso d'opera - come testimonia il documento scritto a mano che Tammacco ha mostrato in pubblico orgogliosamente. Risultato ottenuto 20 ettari assegnati a Molfetta nella sola zona Asi, un numero destinato poi a crescere a 128 tra vecchi e nuovi e in una zona estesa tanto da comprendere i due porti con rispettive zone retroportuali e snodi di collegamento, compresa la rotonda di imminente realizzazione.

In cosa di traduce l'ambizioso progetto della Zes Adriatica - che potrebbe vedere l'approvazione e la firma ministeriale già il prossimo settembre? Sviluppo, crescita, investimenti e soprattutto più lavoro, questi gli obiettivi da raggiungere per il sindaco Minervini che sottolinea la fattibilità del progetto grazie alla solidità della maggioranza amministrativa e allo stretto legame di cooperazione con la Regione e nello specifico con Emiliano. Un appunto che non poteva non tornare sulla recente nomina di Tammacco come esponente politico di "Noi - Nuove officine delle idee", nuovo gruppo consiliare di maggioranza.

Come in tutte o quasi migliori "storie d'amore", alla fine di una costante e consolidata relazione, giunge inevitabile il passo decisivo, il coronamento del sogno con tanto di proposta di matrimonio. E quello politico, naturalmente, tra Emiliano e Tammacco, si è concretizzato proprio a fine incontro con la pubblica richiesta rivolta al molfettese di correre al fianco dell'uscente governatore nella prossima tornata elettorale che rinnoverà il governo della regione.

A dispetto della tradizione letteraria di manzoniana memoria, questo matrimonio - con la benedizione della Zes - s'ha da fare.