Molfetta e Taranto in processione: iniziano i riti pasquali
I Confratelli del Sacco Nero con l'Arciconfraternita del Carmine tarantina in processione nel pomeriggio.
giovedì 17 marzo 2016
21.23
Alle 18 in punto in un giovedi' sera freddo e piovoso, i confratelli dell' Arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero e l' Arciconfraternita del Carmine di Taranto hanno dato inizio ai riti della Settimana Santa a Molfetta con un forte spirito di devozione, di riflessione, di preghiera e di unione. I confratelli hanno iniziato la processione dalla storica Chiesa della Morte e hanno percorso le vie del Centro Storico per poi concludere il cammino di fede e di penitenza alla Chiesa del Purgatorio.
La processione è stata preceduta dal suono del titè del "témmurre", il quintetto di musicisti della bassa banda. Poi, i tre confratelli dell' Arciconfraternita della Morte hanno aperto la processione, la Croce è stata affidata ad un confratello ed ai lati due portatori hanno sostenuto ciascuno un' asta con alla sommità un lume acceso. A seguire, le donnevestite di nero, i confratelli dell' Arciconfraternita del Carmine hanno camminato a piedi nudi per le strade in segno di penitenza, di astinenza e di riconversione a Cristo,lunghe catene di rosari hanno adornato gli abiti, passi lenti e silenziosi hanno commosso i fedeli.
Infine, i confratelli dell' Arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero hanno concluso la processione. Alcuni incappucciati, altri avvolti dalla devozione per i dolori della Beata Vergine Maria , altri ancora intenti nelle preghiere, hanno dato inizio al periodo più emozionante dell' anno, la Settimana Santa, i giorni più intensi e più toccanti che appassionano da sempre milioni di molfettesi.
Il cammino di fede è terminato nella Chiesa del Purgatorio in un momento di raccoglimento per meditare la Passione e trarre note di spiritualità dal dolore sofferto di Cristo.
Il fascino suggestivo e singolare della processione denota l' attaccamento dei fedeli non solo molfettesi ma anche tarantini ai valori religiosi, ancora prima che tradizionali, ed esprime la capacità di saper ritrovare nelle diverse occasioni il ricordo fondamentale dei valori religiosi da cui il popolo cristiano trae conforto ed ausilio per superare le quotidiane, immancabili avversità.
La processione è stata preceduta dal suono del titè del "témmurre", il quintetto di musicisti della bassa banda. Poi, i tre confratelli dell' Arciconfraternita della Morte hanno aperto la processione, la Croce è stata affidata ad un confratello ed ai lati due portatori hanno sostenuto ciascuno un' asta con alla sommità un lume acceso. A seguire, le donnevestite di nero, i confratelli dell' Arciconfraternita del Carmine hanno camminato a piedi nudi per le strade in segno di penitenza, di astinenza e di riconversione a Cristo,lunghe catene di rosari hanno adornato gli abiti, passi lenti e silenziosi hanno commosso i fedeli.
Infine, i confratelli dell' Arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero hanno concluso la processione. Alcuni incappucciati, altri avvolti dalla devozione per i dolori della Beata Vergine Maria , altri ancora intenti nelle preghiere, hanno dato inizio al periodo più emozionante dell' anno, la Settimana Santa, i giorni più intensi e più toccanti che appassionano da sempre milioni di molfettesi.
Il cammino di fede è terminato nella Chiesa del Purgatorio in un momento di raccoglimento per meditare la Passione e trarre note di spiritualità dal dolore sofferto di Cristo.
Il fascino suggestivo e singolare della processione denota l' attaccamento dei fedeli non solo molfettesi ma anche tarantini ai valori religiosi, ancora prima che tradizionali, ed esprime la capacità di saper ritrovare nelle diverse occasioni il ricordo fondamentale dei valori religiosi da cui il popolo cristiano trae conforto ed ausilio per superare le quotidiane, immancabili avversità.